venerdì 26 dicembre 2008

Unknow...

Ci sono letture che ti cambiano la vita, anche se magari te ne rendi conto solo a posteriori: la saga dello "Sconosciuto" di Magnus è una di queste.
La prima parte della vicenda, uscita fra il 1975 e il 1976 in 6 albi di piccolo formato editi dalle edizioni "Il Vascello" di Renzo Barbieri (a sua volta scrittore, nonchè editore di molti fumetti sexy-porno che in quel periodo furoreggiavano), rappresenta il primo lavoro del disegnatore Roberto Raviola, in arte Magnus, dopo la dissoluzione del sodalizio più che decennale con lo scrittore/sceneggiatore/editore Luciano Secchi, meglio noto come Max Bunker.
I due avevano creato molti personaggi più o meno duraturi negli anni '60, quali Kriminal, Satanik, Dennis Cobb, Gesebel, inserendosi di prepotenza in quel filone più tardi denominato dei "fumetti neri" inaugurato dal Diabolik di Angela e Luciana Giussani, prima di fare "il botto" nel 1969 con il satirico "Alan Ford" che dopo Tex e Zagor è probabilmente il più longevo fumetto italiano essendo pubblicato ininterrottamente ancora oggi.
Con le prime storie dello Sconosciuto, Magnus ritorna al fumetto realistico sia nel disegno (che però contiene ancora alcuni elementi grotteschi tipici di Alan Ford) che, soprattutto, nel testo.
Unknow ("Lo Sconosciuto", ma anche "Colui che non sa") è un mercenario, ex della legione straniera, ha combattuto in Indocina e Algeria, ha fatto cose orribili, di cui si vergogna e che cerca di dimenticare, ma non ha altro modo di guadagnarsi da vivere che sfruttare la propria terribile "professionalità".
Nonostante la prima avventura "Poche ore all'alba" sia quella forse più interlocutoria, dovendo presentare al pubblico un personaggio totalmente nuovo, già si notano importanti elementi di novità e rottura con gli stilemi tipici del fumetto "avventuroso" o "nero" tipico del tempo: la vicenda è ambientata in una Marrakech ritratta con rispetto (pur con i limiti delle tavole di piccolo formato degli albi originali) se non graficamente, almeno culturalmente, denotando un amore marcato dell'autore per l'Arabia e per la parte più povera e sfortunata della sua popolazione; Unknow naviga a vista all'interno di una vicenda che più che coinvolgerlo, lo travolge suo malgrado, e sarà costretto a scappare ferito, senza capire bene che cosa gli sia realmente successo.
L'altra novità eclatante è la rappresentazione della violenza: mai prima di quel momento (neanche in Diabolik e Kriminal, che quindici anni prima rischiavano querele e sequestri un numero sì e l'altro no) la realtà orribile degli atti violenti era stata rappresentata in maniera talmente minuziosa e pertanto terrificante.
Ed è proprio la violenza, realistica, mai sublimata, mai idealizzata, mai purificatrice, la vera protagonista della prima serie dello Sconosciuto.
Magnus aveva scelto di parlare al proprio pubblico della realtà, denunciando la retorica imperante, spesso di matrice destrorsa: nell'avventura successiva, che si dipana lungo i due albi "Largo delle tre api" e "Morte a Roma", lo Sconosciuto si trova invischiato in una spirale tra vescovi in odore di eresia, sicari fascisti centramericani, la nobiltà nera romana finanziatrice delle trame eversive che avevano portato alle stragi di Piazza della Loggia, di Piazza Fontana e, pochi anni dopo, avrebbero trovato il proprio culmine nella Bomba alla stazione di Bologna. Ai tempi questa vicenda fece scalpore perchè fu il primo fumetto italiano in cui venne rappresentato esplicitamente il pene maschile, ma la vera scena sconvolgente, è lo stupro della moglie di un nobile fascista romano, offerta alla propria truppa (due borgatari che tanto ricordano i protagonisti del massacro del Circeo) per vendetta. Magnus rappresenta l'atto senza alcun compiacimento e, cosa ancora oggi disturbante, disegna il volto tumefatto della donna dopo che si è liberata dai propri aguzzini. Non c'è lieto fine alla vicenda, quasi tutti muoiono, qualcuno ucciso da Unknow, che poi scappa.
Nell'albo successivo, "I cinque gioiellieri", ambientato "strategicamente" in Francia, Magnus racconta una vicenda nera della guerra di liberazione partigiana.
Poi Unknow vola prima ad Haiti e poi in Libano dove apparentemente muore ucciso da un attentatore suicida (non prima che il suo autore, sempre dalla parte degli ultimi e degli indifesi, abbia presentato il suo punto di vista sulle vicende del Medio Oriente).

Cinque anni dopo, Magnus riprende il personaggio di Unknow per la rivista Orient Express, sottoponendolo a un'ulteriore rivoluzione, sia dal punto di vista grafico (non più legato alle tavole da due vignette tipiche degli albi di piccolo formato, Raviola costruisce disegni ariosi, pieni di particolari minuziosamente rappresentati, ma sempre con grande attenzione alla scansione dei riquadri) sia dal punto di vista narrativo: infatti il protagonista non è più un personaggio, ma piuttosto il dipanarsi del racconto.
Racconto che è sempre realistico, crudo, senza compiacimenti, con un occhio di riguardo alla Storia e, particolarmente nella penultima avventura "L'uomo che uccise Ernesto Che Guevara" agli ultimi, che da Essa sono costantemente travolti.
Unknow è un particolare nella vicenda, mai determinante, quasi sempre travolto dal dipanarsi degli eventi che lo segnano nello spirito e nel corpo: alla fine del "Che Guevara", Unknow si allontana in aereo, col volto tumefatto e i denti spaccati dalle torture subite.
La storia dello Sconosciuto si conclude sulla rivista Comix, nel 1996, dove Magnus, pochi mesi prima della propria morte, dopo aver concluso le trame in sospeso, regala al proprio personaggio una dentatura nuova e lo rappresenta nell'ultima vignetta mentre si allontana ridendo, sotto una nevicata di una notte di quasi Natale.

In Italia le vicende di Unknow sono state ristampate molte volte: è in corso di edizione una ristampa lussuosa, di gran formato e cartonata da parte delle edizioni Il Grifo, arrivata al IV o al V numero della prima serie, che è disponibile anche in piccolo formato e in volume unico per i tipi di Einaudi nella serie Stile Libero.
Le storie successive hanno visto nuova edizione nella prima serie dei Fumetti di Repubblica (nel n. 41) che dovrebbe essere ancora mediamente disponibile nel mercato dell'usato. Diversamente, si può aspettare la ristampa cartonata.

mercoledì 24 dicembre 2008

Nonostante tutto...

Il 2008, è stato un anno faticoso, foriero di tante brutte notizie.
Nonostante questo, passatevi un Buon Natale, possa portarvi un po' di serenità.

A proposito della questione morale.

Una notizia dal manifesto di ieri da cui si capisce che Veltroni e compagnia brutta, di questione morale non capiscono alcunchè.
Da leggere e meditare bene.

Veltroni e Pio Laghi. Dimmi con chi vai... (di Claudio Tognonato)
È bene che il Pd insista sulla questione morale, ma la sua attenzione non dovrebbe riguardare solo le amministrazioni locali. Anche i diritti umani sono importanti. Ieri Walter Veltroni ha partecipato ad un incontro della rivista Limes per discutere con il cardinale Pio Laghi sull'arrivo alla Casa bianca di Barack Obama. Sì, Pio Laghi, proprio lui, l'ex Nunzio apostolico, amico dei dittatori argentini, poi trasferitosi a Washington per curare i rapporti tra Santa Sede e amministrazione Bush.
Dal 1974 al 1980 Laghi è stato ambasciatore del Vaticano in Argentina, rappresentando la Santa Sede nel periodo più sanguinario della dittatura militare (1976-83). Con il risultato che per oltre vent'anni Giovanni Paolo II non ha mai ricevuto le Madri di Piazza di Maggio che si sono recate più volte in Vaticano perché intercedesse per salvare i loro figli. Allora molti di loro erano ancora vivi. Ma la chiesa, in silenzio, ha assecondato il genocidio. Nel 1997, in Italia, le Madri hanno presentato una denuncia alla magistratura per processare Pio Laghi per le sue responsabilità. E, consapevoli della sua immunità in virtù del Concordato, le Madri, con una denuncia alla Commissione pontificia Iustitia e pax, ne hanno chiesto la sospensione. Nulla di fatto. Infine nel 1999 la pazienza delle Madri è finita e con una lettera a Wojtyla hanno accusato la gerarchia della Chiesa cattolica di connivenza con la sistematica violazione dei diritti umani, la tortura e la desaparicion di 30.000 persone. La Chiesa, diceva la lettera «non si oppose al massacro, non alzò la voce a favore delle migliaia di nostri figli negli anni dell'orrore».
Durante la dittatura il cardinale Pio Laghi, prefetto emerito della Congregazione per l'educazione cattolica del Vaticano, è stato più volte interpellato dai familiari delle vittime ma non ha fatto nulla. «Se sono stati molto torturati, i militari non li lasceranno in libertà» disse nel 1979 a Lita Boitano che, disperata, voleva conoscere la sorte dei suoi due figli. Nulla. Ancora oggi sono desaparecidos.
Non è possibile che Walter Veltroni non ricordi nemmeno le famose partite a tennis tra Pio Laghi e l'ammiraglio Emilio Massera, capo della giunta militare, oltre che membro della P2 di Licio Gelli. Laghi era al corrente di quanto stava accadendo in Argentina, testimoni del principale campo di concentramento di Buenos Aires, la famigerata Esma, hanno dichiarato di aver visto entrare varie volte al campo una macchina con i vetri oscurati e la targa diplomatica del Vaticano. Era lui. Proprio da quel campo partivano i «voli della morte» che una o due volte alla settimana caricavano i camion con detenuti che erano poi portati su aeri e gettati vivi in mezzo al mare. Questa è la testimonianza del capitano Adolfo Scilingo che per aver partecipato a questi voli sconta in Spagna una pena di 640 anni. Scilingo ha pure raccontato che dopo i «voli» un cappellano consolava i militari sostenendo che si trattava «di una morte cristiana» e che «perfino nella Bibbia era previsto l'eliminazione dell'erba cattiva dai campi di grano».
Walter Veltroni si è seduto accanto a Pio Laghi, gli ha stretto la mano e ha discusso sul futuro dell'America di Obama. E la questione morale?
 


NOTA: Il Copyright © 2008 dell'articolo (che viene qui riportato interamente per citazione e senza scopo di lucro alcuno) è del giornale "Il Manifesto"

domenica 21 dicembre 2008

Dicembre, domenica pomeriggio

Natale si avvicina.
E' sempre uno strano periodo dell'anno questo, un momento in cui chiunque riflette sulla propria vita, si guarda dentro e, spesso, non capisce bene che cosa vede.
Da bravo metereopatico, quale sono, per me la seconda parte dell'autunno e l'inverno si traducono in un lungo periodo di attesa per il ritorno del caldo e della luce: io inizio a "rinascere" quando ritorna l'ora legale.
E mentre attendo, penso, medito su ciò che mi capita, su come si evolve la mia vita.
Come tante volte è già capitato, mi sento un "outsider", uno che osserva il mondo dalla finestra, che vede passare vite altrui e persone come la corrente di un fiume, sentendosi al contrario non immobile, ma una pozza di acqua lenta, il cui deflusso procede inesorabile ma nel contempo impercettibile.
C'è una differenza col passato, però: una volta soffrivo per questa sensazione, perchè non ne conoscevo la causa, ora invece non mi importa.
La mia sensazione nasce dalla mia incapacità di fare compromessi, di affrontare le possibile situazioni di conflitto con animo sereno e dall'assoluta gelosia per la mia libertà.
Allora ho scelto di vivere (e invecchiare) senza cercare altro che non sia godere di ogni momento il più possibile, di navigare a vista seguendo il flusso della vita, senza progetti a lungo termine, cercando di far attenzione a ciò che ho (che è molto) e non al poco che mi manca, e che probabilmente non saprei gestire.
I dubbi ci sono, è umano che esistano, mi chiedo se è lecito essere così ombroso, così burbero, così chiuso in me stesso, così restio ai rapporti personali: probabilmente non lo è, ma ho sofferto molto in passato cercando di venire a capo di queste cose, e quella di ascoltarmi è l'unica maniera che ho trovato per riuscire a vivere nella maniera più serena possibile.
Per cui ora smetto di pensare se passare capodanno da solo, smetto di ascoltare quella piccola angoscia dovuta al ritorno al lavoro domani (è stato un anno faticoso), mi siedo sulla poltrona e leggo un poco, smetto di chiedermi se incontrerò mai una donna che capisca come mi sento e, soprattutto, lo condivida.
Tutto sommato, ho scritto qualcosa sul blog, e di questo sono felice.

sabato 20 dicembre 2008

Un gran bel numero

L'altro giorno il tachimetro della mia auto segnava "55555": una delle poche nevrosi che mi coltivo è quella di fare attenzione alla comparsa di numeri palindromi, facendo finta che siano forieri di buona fortuna.
Ma 55555 è un numero particolare, perchè non solo è palindromo, ma è anche autoreferenziale, dato che è composto da... 5 numeri 5.

sabato 13 dicembre 2008

Ritornare per una sera più giovani di vent'anni.

In una sera fredda di autunno un gruppo di ex allievi della sezione E del Liceo Massimo D'Azeglio di Torino si è riunito al suo professore di lettere Giuseppe Caldi Scalcini per festeggiare con lui l'inizio della sua nuova vita di pensionato.
Dopo qualche chiacchiera preliminare, utile per rompere il ghiaccio accumulato in 4 lustri, passato forse lo stupore di vedere in forma di adulti coloro che ricordava come ragazzetti poco più che adolescenti, il Professore ha aperto i cancelli della memoria e ci ha riportati indietro nel tempo, alle aule del liceo (che a volte avevamo noi stessi ritinteggiato), quando con la sua voce gentile e il suo entusiasmo mai domo ci portava a passeggio tra le rime degli stilnovisti, le ire di Leopardi, la metrica di Orazio, il Tasso e l'Ariosto, Catullo e Cicerone, Gozzano e la poesia ermetica.
Abbiamo ascoltato in silenzio e sempre attenti i racconti di una esistenza passata al servizio del prossimo, senza l'ombra di rimpianti, se non quello di aver ormai concluso  quella fase della propria vita.
Ringrazio il Professore, per aver dedicato il proprio tempo e le proprie energie a diffondere il sapere e a formare menti immature.
Ringrazio tutti i partecipanti alla serata, la maggior parte dei quali ho visto per la prima volta, e che si sono rivelati in tutti i casi una compagnia assai piacevole.
Infine voglio particolarmente ringraziare, ultime per ordine ma non per importanza, Elena Masuelli, padrona di casa sorridente, sollecita e accogliente, ed Alessandra Beccaria, organizzatrice gentile, infaticabile ed intraprendente: senza di loro nulla di quanto è successo ieri sera avrebbe potuto aver luogo.

lunedì 8 dicembre 2008

Un altro video della guitar queen

Per concludere in bellezza il week-end lungo, un altro video della grande Jennifer Batten insieme al chitarrista fusion Dave Martone, a cui tiene testa con classe ed eleganza.
Enjoy!!! :-D

Ma chi se ne frega!!!!

Crisi alle porte, amici preoccupati per il rischio di una drastica riduzione delle entrate familiari, i direttori del mio ospedale che continuano a dire "sono finiti i tempi delle vacche grasse bisognerà lavorare di più guadagnando lo stesso"; in questo bel contesto passi il premier che dice alla gente "dovete aver fiducia, consumate", dato che si tratta della testa di ponte della lobby liberista che, avendo iniziato a perdere gli Stati Uniti, vuole rifarsi a spese degli Europei, ma che il giornale di riferimento dell'opposizione "moderata", ovvero Repubblica, faccia due pagine in cronaca nazionale sui fischi alla prima della Scala con annesso articolo sulle madame impellicciate, è veramente scandaloso.
Signori di Repubblica, sappiate che siete corresponsabili del danno morale che affligge l'Italia, perchè siete solo degli spacciatori di gossip con una pennellata di belletto!!!!

venerdì 5 dicembre 2008

Praise to the guitar queen....

Per festeggiare degnamente il fine settimana lungo che si profila all'orizzonte, ecco un video della favolosa Jennifer Batten, ripresa in una "clinic" in cui sciorina tutto il suo repertorio di tecniche chitarristiche su una base blues minimale.
E sono fuochi artificiali!!!
Keep on rockin' for us, Jennifer!!!!

lunedì 1 dicembre 2008

Ecco perchè non voto PD

Massimo D'Alema ieri sera da Crozza: "Guardi che non c'è niente da vergognarsi [nel volere una banca][...] La politica è fatta di lotta per il potere, non c'è scandalo, come certa sinistra si ostina a pensare".
E allora in base a questo principio si giustificano gli inciuci con Berlusca, le vendite del posteriore (altrui) a Confindustria, ecc. ecc. ecc.
Non mi sono mai sentito così fiero di non essere rappresentato in parlamento.
E ancora più fiero sono di essere talmente fuori moda da pensare la politica come servizio, non come accumulo.
Come dice Pino Scotto: "Datevi fuoco!!!"

martedì 25 novembre 2008

Finalmente una bufala senza senso ha trovato la sua degna conclusione.

Dopo anni di tempo perso e carta sprecata la SCO ha perso definitivamente la causa contro la Novell.
Adesso dovranno togliersi anche la pelle dal fondoschiena per risarcire e gli sta bene.
Auguro a tutti gli alfieri del liberismo rampante di casa nostra e del mondo di fare presto e dolorosamente la stessa fine.

lunedì 24 novembre 2008

Giorgia 2

Giusto un annetto fa scrivevo un post sulla cantante Giorgia, dichiarando pubblicamente al mondo tutta la simpatia che provo nei suoi confronti.
Sabato sulla Repubblica ho letto che va poco volentieri in tournée perchè questo la costringe a stare lontana dai suoi gatti.
Come è facile immaginare, la notizia le ha fatto acquistare qualche milione di punti simpatia in più nella mia personale classifica. :)

Primi freddi...

L'inverno è arrivato con un mesetto abbondante di anticipo.
Se capitasse anche con la primavera e l'estate non sarebbe malaccio....
Esenterei dall'anticipo solo l'autunno ;)

martedì 18 novembre 2008

Sul divano, davanti alla televisione...

E' da un po' di tempo che mi prende la "sindrome del foglio bianco" ogni volta che cerco di scrivere sul blog.
E pensare che in testa in genere ho tante cose, ma ultimamente le ciò che mi si forma in mente con più facilità è una serie di invettive contro coloro che vogliono prolungare l'agonia della povera Eluana Englaro; che provassero 3 giorni a stare come lei è stata 17 anni: siamo arrivati all'idiozia di dire che non ha senso parlare di "irreversibilità dello stato vegetativo", come se un cervello ormai morto potesse rigenerarsi da solo. Questa è la conseguenza dello stato di ignoranza cronica e presuntuosa riguardo agli argomenti scientifici: la religione (che rispetto in quanto fatto privato), il sentimento, il gossip hanno più peso per l'opinione pubblica rispetto agli argomenti dell'unica branca del sapere che si basa sulla verifica costante e non sul sentito dire o sulle rivelazioni che arrivano all'uomo da oltre questa realtà.
Forse è per questo che non riesco a scrivere, sono disgustato, sono stufo di essere sempre così perennemente schifato da quel che succede, dalla maleducazione e dalla prevaricazione di quelli che credono di essere "quelli che contano".
Mi piacerebbe scrivere di cose diverse, scrivere un racconto in cui riesco a parlare sinceramente della mia visione della vita, di quel che penso dei rapporti umani, del mio amore per gli animali.
Mi piacerebbe avere la fantasia del mio amico Maurizio Cometto, che la sera si mette al computer e scrive racconti e romanzi: Maurizio è bravo ed ha già pubblicato alcuni libri di racconti fantastici, è stimato da Valerio Evangelisti, ed è una delle persone più modeste e alla mano che conosco. Una delle poche cose che invidio nella vita è la capacità di scrivere di Maurizio, la sua fantasia nell'intessere trame senza sentirsi plagiario di alcuno.
Io sono capace solo di raccontare ciò che mi passa per la testa, che sono sempre le stesse cose; a volte mi annoiano, ma l'ho fatto anche stasera...

mercoledì 12 novembre 2008

Pensiero

Berlusconi dice, come al solito, che la causa della propria impopolarità sta nel dileggio continuo a cui è sottoposto da parte di giornali e telegiornali legati all'opposizione.
Ma possibile che nel PDL non ci sia proprio nessuno con coraggio a sufficienza da potergli rimarcare che nessuno sul Manifesto, sull'Unità e nemmeno sulla moderatissima Repubblica ha ancora pagato personaggi di dubbia moralità per inventarsi storie inverosimili e affibbiargli nomi tipo "Mortadella" o "Cicogna"?
Nessuno che gli possa far notare che se perfino Paolo Guzzanti (mr. "Commissione Mithrokin") si ribella, allora c'è qualcosa che non va?
Nessuno che sia così corretto nei suoi confronti da dirgli che lo sputtanamento se lo sta procurando da solo (nella brava tradizione dei "cumenda": "sun chi mi")?
Comunque Berlusconi si consoli, con i quarti di figura che ci sono nell'opposizione gli Italiani continueranno a premiarlo, dato che l'Italiano è becero e prono al potere e di fronte ai potenti è sempre pronto a calare le braghe.

martedì 4 novembre 2008

Pochi ingredienti per una bella serata.

  • Una sudata in palestra seguita da una doccia calda;
  • Una cena semplice ma golosa (omelette, patate al forno, un frutto);
  • Un divano comodo da condividere con due gatti;
  • Un film degli anni '70 con Alberto Sordi e Cochi Ponzoni, in TV;
  • Il rumore delle auto che passano rapide sotto la pioggia.

venerdì 31 ottobre 2008

E' proprio vero...

Il Software Libero è una cosa da menti indipendenti, la foto sotto lo dimostra:





Grazie a: l3on.netsons.org

Un po' di aria fresca ogni tanto...

Al corteo anti-Gelmini di Bologna di ieri, Beppe Grillo è stato contestato al grido di "Non vogliamo prime donne..."
Metti mai che qualcuno stia cominciando a pensare con la propria testa?
In ogni caso: chapeau!!

domenica 26 ottobre 2008

Resoconto di una domenica di ottobre.

E' da un po' che non ho una grossa ispirazione per scrivere sul blog e questo mi dispiace, perchè amo scrivere e raccontare le cose.
In passato ho scritto poesie, poi racconti, mentre ora, con la mia ritrovata serenità mentale (che speriamo che duri il più possibile), la mia vena si è esaurita o forse mi sono stufato di raccontare in giro come vorrei che fosse la vita, in un periodo in cui l'andamento delle cose è ben lontano da ciò che considero una situazione ideale.
E così, come esercizio, ho deciso di raccontare la mia giornata di oggi: mi sono svegliato stamattina verso le 6 e mezza, o meglio, sono stato svegliato dai miei gatti, che sono abituati a mangiare verso quell'ora (che è quella in cui mi alzo quando debbo andare a lavorare).
Nonostante ripetute sollecitazioni (miagolii più o meno sommessi, passeggiatine intorno e sopra di me), sono riuscito a resistere nel letto fin verso le 7 e 10, poi finalmente mi sono alzato e ho preparato da mangiare per le mie bestiolacce.
Mentre loro consumavano il pasto con la consueta frenesia, ho preso la prima delle mie pastiglie per la pressione, poi mi sono rimesso a letto dove sono rimasto fin verso le 10.
Alzatomi di nuovo ho indossato la roba da corsa, ho cambiato la lettiera dei gatti e sono uscito.
Mi sono recato in automobile al parco delle Vallere, dove mi ha raggiunto mia sorella e abbiamo corso per poco meno di un'ora, fino al ponte Balbis e ritorno (oggi non ero in forma, non riuscivo a spezzare il fiato e avevo problemi di pancia, per cui ho fatto molta fatica).
Tornati indietro a casa mia, ci siamo fatti la doccia, poi ho cucinato un piattone di spaghetti integrali alla carbonara (e devo dire che mi sono riusciti proprio bene).
Concluso il pranzo con un caco a testa, ho riassettato la cucina, poi siamo scesi per un caffè e infine Alessandra è andata a casa.
Io sono tornato su, e ho atteso che la lavatrice finisse il proprio ciclo rileggendo gli ultimi volumi di "Transmetropolitan" , fumetto di Warren Ellis e Darick Robertson.
Finito il lavaggio ho steso e sono tornato a leggere riflettendo come queli libri contenessero più di uno spunto interessante di riflessione (mi ripropongo di riparlarne anche qui sopra, quando riuscirò ad elaborare una recensione che non suoni banale).
Ho preparato poi il pasto della sera per i miei gatti e ora sono qui che scrivo, ascoltando i video di Rock TV (ora ci sono gli orridi Evanescence, ma prima mi sono deliziato con gli Slipknot di "Psychosocial"), in attesa di prendere la seconda pastiglia per la pressione; quindi uscirò per andare a messa e poi a trovare la mia figlioccia.
Qualcuno dei pochi che leggono questa pagina potrebbe chiedersi che senso abbia questo scritto simile a un tema delle scuole elementari: ci ho pensato su, e serve a togliermi il dispiacere di una domenica che sta finendo al ritmo di un treno in corsa, prodromo a una settimana in cui non ci sarà riposo, a causa di 72 ore di reperibilità prossime venture.
Siate pazienti e statemi bene.
 

mercoledì 15 ottobre 2008

L'ipotesi di Calamandrei

Discorso pronunciato da Piero Calamandrei al III Congresso dell’Associazione a difesa della scuola nazionale (Adsn), a Roma l’11 febbraio 1950

Facciamo l’ipotesi, così astrattamente, che ci sia un partito al potere, un partito dominante, il quale però formalmente vuole rispettare la costituzione, non la vuole violare in sostanza. Non vuoi fare la marcia su Roma e trasformare l’aula in alloggiamento per i manipoli; ma vuoi istituire, senza parere, una larvata dittatura.
Allora, che cosa fare per impadronirsi delle scuole e per trasformare le scuole di stato in scuole di partito? Si accorge che le scuole di stato hanno il difetto di essere imparziali. C’è una certa resistenza; in quelle scuole c’è sempre, perfino sotto il fascismo c’è stata. Allora, il partito dominante segue un'altra strada (è tutta un’ipotesi teorica, intendiamoci). Comincia a trascurare le scuole pubbliche, a screditarle, ad impoverirle. Lascia che si anemizzino e comincia a favorire le scuole private. Non tutte le scuole private. Le scuole del suo partito, di quel partito. Ed allora tutte le cure cominciano ad andare a queste scuole private. Cure di denaro e di privilegi. Si comincia persino a consigliare i ragazzi ad andare a queste scuole, perché in fondo sono migliori si dice di quelle di stato. E magari si danno dei premi, come ora vi dirò, o si propone di dare dei premi a quei cittadini che saranno disposti a mandare i loro figlioli invece che alle scuole pubbliche alle scuole private. A “quelle” scuole private. Gli esami sono più facili, si studia meno e si riesce meglio. Così la scuola privata diventa una scuola privilegiata. Il partito dominante, non potendo trasformare apertamente le scuole di stato in scuole di partito, manda in malora le scuole di stato per dare la prevalenza alle sue scuole private. Attenzione, amici, in questo convegno questo è il punto che bisogna discutere.
Attenzione, questa è la ricetta. Bisogna tener d’occhio i cuochi di questa bassa cucina. L’operazione si fa in tre modi: ve l’ho già detto: rovinare le scuole di stato. Lasciare che vadano in malora. Impoverire i loro bilanci. Ignorare i loro bisogni. Attenuare la sorveglianza e il controllo sulle scuole private. Non controllarne la serietà. Lasciare che vi insegnino insegnanti che non hanno i titoli minimi per insegnare. Lasciare che gli esami siano burlette. Dare alle scuole private denaro pubblico. Questo è il punto. Dare alle scuole private denaro pubblico.

Pubblicato nella rivista Scuola Democratica, 20 marzo 1950.

Vi ricorda qualcosa?
Spero che ricordi anche alle anime belle Democratiche che lo smontaggio della scuola pubblica è cominciato sotto di loro, e che al loro interno ci sono delle quinte colonne clericali che non esiterebbero a consegnare la pubblica istruzione in mani pretesche.
Scuola laica e di Stato!!! E niente soldi pubblici ai privati, specie nelle scuole confessionali!!!!

martedì 14 ottobre 2008

ElleKappa di oggi

- Imbarazzante incontro tra Bush e Berlusconi.
- Patetico vedere la farsa che elogia la tragedia...

NOTA: il © 2008 è di ElleKappa e del quotidiano Repubblica. Il contenuto viene pubblicato qui per solo scopo di citazione e senza fini di lucro.

venerdì 10 ottobre 2008

La vera tossicomania...

Tu prendi in casa un micino, tempo zero te ne innamori.
Ti rendi conto dopo un po' che soffre di solitudine, ne prendi un altro perchè si facciano compagnia quando tu non sei in casa, e ti innamori all'istante anche di lui.
Poi vai in giro, vedi un gatto qualsiasi e perdi dei quarti d'ora ad accarezzarlo e a fargli le coccole godendo come un riccio delle sue fusa.
Se poi ti capita di vedere un cucciolo ti devono portare via di forza per impedirti di portartelo a casa.
E intanto fraternizzi coi cani, trovi simpatici canarini e cocorite, parli ai criceti e ti da persino fastidio schiacciare le mosche.
Beh, se non è tossicodipendenza questa....

mercoledì 8 ottobre 2008

Libera informazione?

Girando a caso per la rete ho trovato questa notizia:
http://archiviostorico.corriere.it/2008/ottobre/03/nozze_nel_castello_Elisa_Rivombrosa_co_9_081003036.shtml.
Ora, la notizia in sè non stupisce un gran che, è semplicemente il segno che da una parte o dall'altra ci sono figure che come minimo ti fanno vergognare di essere Italiano.
Quello che veramente mi ha incuriosito è che questa notizia, almeno in rete, non risulta nei motori di ricerca dei due giornali che coprono la cronaca di Torino e provincia.
Ci si lamenta spesso e a ragione dell'informazione pilotata, portando ad esempio (giustamente) testate come Libero o il Giornale, ma tutto considerato, se Atene piange, Sparta non ride.
Che schifezza, e che tristezza....

lunedì 6 ottobre 2008

Altre foto di Lisbona


lisb-02-06, inserito originariamente da giovanni_bonenti.

Piano piano, compatibilmente alla mia pigrizia, aggiungo foto al mio account flickr.
Ci sono nuove immagini del viaggio a Lisbona di Capodanno, cliccate sulla foto (che rappresenta il Tago dal miradouro de Santa Lucia) se le volete vedere.

sabato 4 ottobre 2008

Quando ti regalano un libro

Un libro, qualunque esso sia, è sempre un bel regalo.
Poco importa che magari non sia nuovo di zecca, che la sua copertina mostri platealmente i segni di numerose letture, che qualche pagina abbia un angolo macchiato di caffè.
E nemmeno è importante che l'autore tu non lo gradisca.
Chi te lo ha donato dimostra di apprezzare la tua passione per la lettura, anche se magari non la condivide.
E per questo, merita a sua volta il tuo apprezzamento e il tuo rispetto; e con lui, il libro che ti è stato regalato.

venerdì 3 ottobre 2008

Guarda come ci si sbaglia sulle persone certe volte...

Come ci si sbaglia a giudicare le persone dalla loro immagine pubblica: uno crede per tutta la vita che Sharon Stone sia un'attrice la cui (notevole) bellezza sia supportata da pari intelligenza, considerato che non è mai stata al centro di pettegolezzi stile Paris Hilton, e invece viene fuori che è una isterica a cui non è stato affidato il figlio dato che pretendeva di sottoporlo a iniezioni di tossina botulinica già in età infantile perchè sudava e gli puzzavano i piedi (ma lavarlo sembra brutto?).
Poi, invece, ti cade l'occhio su una frase sul Manifesto riguardante l'attuale presidente degli USA: "Una figura triste, ignorante, che sta portando il paese verso il fascismo. Anzi, nemmeno sa cosa significa la parola fascismo" e chi è che scrive questa cosa totalmente condivisibile e sottoscrivibile? Larry Hagman, l'attore protagonista di quella rovina per la cultura e l'intelligenza che è la soap-opera Dallas (di cui peraltro lo stesso Hagman diceva: "Non capisco come mai la televisione russa non abbia comprato questa serie: E' tutta propaganda a suo vantaggio").
Chi l'avrebbe mai detto? Chapeau!!!

martedì 30 settembre 2008

Uno scritto rivoluzionario, nella sua semplicità

Ci sono persone, come me, che aprono un blog per avere la scusa di scrivere qualche cosa, fossero pure cazzate.
Ce ne sono altre invece che aprono un blog per scrivere delle cose importanti, quasi rivoluzionarie.
E' il caso del mio amico (nonchè presidente di ASSOLI) Marco Ciurcina, che in questo post, sintetizza e dimostra in poche righe come e perchè converrebbe a tutti che il peer to peer fosse libero (SIAE compresa).
Da leggere assolutamente.

sabato 27 settembre 2008

eeepc 901 + eeebuntu, quasi un gioco da ragazzi

Tornato al lavoro, ho iniziato subito a patire lo stress; il repentinissimo cambio di stagione ha fatto il resto, e ho passato qualche giorno con un discreto malumore addosso.
Pertanto ho deciso di concedermi un capriccio e mi sono comprato un eeepc 901 per rimettermi di buon umore.
Ovviamente, non ho mantenuto il sistema operativo originale, ma ho preferito mettergli su una ubuntu dedicata la eeebuntu.
La procedura di installazione è abbastanza semplice: innanzitutto scaricare la iso della distribuzione (presente sia in versione standard, che con interfaccia ottimizzata per schermi di piccole dimensioni; io ho scelto la prima per motivi di abitudine) e copiarla su una chiavina usb che renderemo poi installabile con syslinux (per tutte le istruzioni rimando alle guide sul sito di eeebuntu).
Poi si fa il boot dalla chiavina premendo "ESC" all'accensione dell'eeepc e si installa dall'immagine live nè più e nè meno che con una ubuntu normale.
Durante l'intallazione, intanto, conviene scaricare da un altro computer il kernel aggiornato per l'eeepc 901 (il kernel standard non riconosce la scheda di rete e la scheda bluetooth) seguendo i link alla pagina: http://www.array.org/ubuntu/setup901.html, e copiarli su una chiavina usb.
Dopo aver riavviato l'eeepc inserire la chiavina ed entrare da linea di comando nella directory dove è montata la chiavina (in genere sotto /media) e installare i pacchetti scaricati con il comando: sudo dpkg -i *.deb.
Dopo di ciò si può riavviare l'eeepc con il nuovo kernel e successivamente configurare la rete.
L'ultima cosa da fare è scaricare gli script per il corretto funzionamento dell'ACPI mediante il comando:
wget http://www.informatik.uni-bremen.de/~elmurato/EeePC/Ubuntu_ACPI_scripts-EeePC_901_1000.tar.gz;
quindi scompattarli, renderli eseguibili e installarli con i seguenti comandi:
tar -xfvz Ubuntu_ACPI_scripts-EeePC_901_1000.tar.gz
cd Ubuntu_ACPI_scripts-EeePC_901_1000/
chmod +x install.sh
sudo ./install.sh
Al prossimo riavvio tutto funzionerà perfettamente.

venerdì 12 settembre 2008

Ultima notte dell'estate

Un post per celebrare l'ultima notte dell'estate.
Domani una perturbazione fredda porterà via questo bel tepore, residuo di un'estate forse non lunghissima ma molto bella (nonostante la fatica accumulata da novembre a giugno).
Vorrei ringraziare chi di dovere per il parco dietro casa, per i grilli e le cicale che hanno fatto da colonna sonora alle mie corse, per il profumo di erba, per i coniglietti e per quella sera che ne ho visti 5 mentre mi allenavo.
Inoltre ringrazio per un agosto caldo, con il cielo azzurro e il mare tiepido, per il sole che mi ha fatto compagnia per 4 settimane di fila.
Grazie perchè abbiamo fatto qualche giorno di vacanza tutti insieme, Ale compresa, cosa che non accadeva da una quindicina di anni.
E infine una richiesta sommessa e sottovoce: mi dai una mano a stare tranquillo e sereno in attesa che le giornate tornino ad allungarsi?
Grazie di tutto.

giovedì 11 settembre 2008

Teo e Iside sul letto 02


Teo e Iside sul letto 02, inserito originariamente da giovanni_bonenti.

E' un periodo che ho poca fantasia e poca voglia di scrivere, per cui beccatevi una foto dei miei ragazzacci pelosi preferiti.

venerdì 5 settembre 2008

Geni in collaborazione:

Elio e le Storie Tese + Maccio Capatonda e la sua geniale troupe di collaboratori = Due dei più divertenti video musicali dell'ultimo anno.





Peraltro, "Ignudi tra i nudisti" è "Suspicious Mind" di Elvis Presley girata al contrario: i pazzoidi Elii riescono anche a inserire nel testo alcune parole che si "sentono" nell'originale, come si dimostra nel video sotto (ma che fusi ci sono che postano video su youtube?).

mercoledì 27 agosto 2008

Il "mio" mare...

Il "mio" mare si affaccia su una spiaggia libera bruttarella della Liguria, in un paese nè troppo grande nè troppo piccolo, ed è abbracciato da un grosso golfo che va da Capo Noli all'isola Gallinara.
Lo chiamo "mio" perchè l'ho visto e mi ci sono bagnato tante di quelle volte che lo sento parte di me.
E' da quando avevo 5 anni che mi immergo in questo in questo mare, da quando la mia sorellina aveva un anno e continuava a pulirsi i piedi dalla sabbia, in un pagliaccetto a righine orizzontali bianche e rosse.
Questo tratto di mare ha condiviso con me tanti momenti di gioia (l'esame di terza media, la maturità, la laurea) e mi ha consolato nel momento del bisogno (quando non riuscivo a dare un esame all'università ed ero andato in depressione, quando una fidanzata mi aveva lasciato).
Non ho mai condiviso il "mio" mare con una donna, non ne ho mai avuto l'occasione, e probabilmente lei non capirebbe cosa significa per me.
Non riesco a staccarmi da questo tratto di mare, dal profilo delle nuvole che si stagliano nel cielo superando le piccole montagne alle spalle della piana, dal sole che sorge appena accanto a capo Noli e che tante volte mi ha salutato quest'anno.
Domani andrò via, le ferie sono finite e mi rimane il rimpianto che dovrà passare un'altro anno prima che possa rivedere il "mio" mare.

sabato 23 agosto 2008

Utilizzare signify con Thunderbird/Icedove

Una delle caratteristiche più tipiche del nerd è dotare il proprio account e-mail con cui si gestiscono le attività "nerdose" di un sistema di firme composto da una parte fissa e da una variabile: quest'ultima è costituita da citazioni buffe o profonde che si prendono da archivi pubblici o il cui archivio viene costruito dal nerd stesso progressivamente nel tempo.
Siccome anch'io mi onoro di far parte della categoria dei nerd, non ho potuto esimermi; per costruire la firma la mia scelta è caduta sul programma "signify", in Debian, che ho integrato con un file di citazioni autocostruito.
Il file di citazioni, che chiameremo frasi.txt è costruito nel seguente modo:

% { weight = x
"frase 1"
% | weight = x
"frase 2"
% | weight = x
"frase 3"
% }

Dove la x è un valore numerico intero o con virgola a seconda della frequenza con cui vogliamo che le frasi siano visualizzate nella nostra firma (nel mio file di frasi, ad esempio, x equivale a 1 per tutte le frasi che così hanno pari probabilità di far parte della firma).
Ora bisogna costruire il file con la parte fissa che chiameremo miapartefissa.txt e che va strutturato nel seguente modo:

Pinco Pallino
% include /home/mioutente/frasi.txt

Ora possiamo verificare che tutto sia a posto aprendo un terminale e digitando più volte il comando:

signify --input=/home/mioutente/miapartefissa.txt

Se il comando restituisce a monitor una firma, con la parte variabile ogni volta diversa, siamo a posto.
Se si usano mailer come Sylpheed o Claws-Mail basta impostare nell'apposito campo di firma del nostro account il comando di cui sopra senza bisogno di altri passaggi.
Per Thunderbird/Icedove le cose sono lievemente più complicate, dato che non è possibile assegnare un comando come fosse un file di firma.
Ci viene in aiuto un'estensione di thunderbird chiamata Signature Switch che si può scaricare da qui.
Dopo averla installata ci troveremo nella finestra di composizione del messaggio un menu in "opzioni->signature switch->options": nella finestra che si apre troviamo varie linguette per configurare la firma.
Per poter avere la nostra firma personalizzata con signify è necessario costruire un file bash (che io ho chiamato autofirma.sh) con queste istruzioni:

#!/bin/sh
signify --input=/home/mioutente/miapartefissa.txt > /home/mioutente/firmalinux1

Dopo averlo salvato rendiamolo eseguibile con il comando:

chmod a+x autofirma.sh

Ora, nella finestra di configurazione di Signature Switch apriamo la linguetta contrassegnata con la dicitura "Advanced"; qui nella voce "Pre load executable" spuntiamo la voce "Use this executable" e segnamo come eseguibile da utilizzare il nostro file bash autofirma.sh.
Adesso, aprendo la finestra "Main" facciamo clik su "new" a destra: nella finestra che si aprirà selezioniamo nella riga "path" il file firmalinux1 che viene prodotto dal nostro file bash, poi salviamo e chiudiamo.
Ora, tutti i nostri account in cui non sarà stato selezionato un file di firma "statico" nella finestra di impostazione degli account utilizzeranno la nostra firma prodotta da signify.

La scrittura di questo how-to non sarebbe mai stata possibile senza l'aiuto di Federico di Gregorio che mi ha spiegato come utilizzare signify e come costruire i file di citazione.


domenica 17 agosto 2008

A metà delle ferie

Mancano 2 settimane alla fine delle ferie.
L'aria è diventata pungente al mattino, come sempre dopo ferragosto, ma per fortuna il bel tempo tiene: speriamo che sia di buon auspicio per l'anno che viene.
Buoni propositi per l'autunno-inverno?
  • continuare a correre 3 volte alla settimana
  • continuare a usare la bici tutte le volte che posso
  • cercare di stare sereno il più possibile in attesa del ritorno della bella stagione
  • cercare di essere un po' meno pigro
  • suonare di più
Se ne realizzo la metà, posso considerarmi contento.

giovedì 7 agosto 2008

Come quando leggevo Sandokan

Una delle cose irrinunciabili che faccio quando sono in ferie è seguire la cronaca dei viaggi di Paolo Rumiz su Repubblica.
Ho iniziato ad essere suo appassionato lettore nel 2004, la prima estate dopo un periodo complicato e difficile: Rumiz mi aiutò a riconciliarmi col mondo raccontando del suo viaggio lungo l'Italia in treno, sulle linee secondarie della ferrovia, i cosiddetti "rami secchi" che la nostra azienda "Trenitalia" ha deciso di tagliare, poco importa se in questo modo si incrementa il traffico su gomma.
L'anno successivo, strano ma più tranquillo, Rumiz mi portò a scoprire le rive dell'Adriatico, inseguendo in barca a vela le rotte di Veneziani e Turchi fino alla fatale Lepanto, raccontando gli stati Slavi, l'Albania, la Romania, la Grecia e le isole dello Ionio, la vita, i pensieri, i paesaggi e gli orizzonti di quel mare con le sue spiagge tanto lunghe da sembrare infinite.
Nel 2006, Rumiz viaggiò con una vecchia 500 raccontandoci la colonna vertebrale d'Italia, l'Appennino, percorso lungo tutte le strade più piccole e tortuose, narrando storie di paesaggi e persone fuori dalle grandi vie del traffico, sempre più rari.
L'anno scorso, l'idea geniale, ripercorrere il cammino che portò Annibale coi suoi elefanti da Tunisi alla conquista dell'Italia, scoprendo quanto ancora vivo in certe zone è il ricordo di quell'impresa che oggi pare incredibile.
Quest'anno è iniziata la narrazione di un viaggio lungo il confine orientale dell'Europa, dalle terre del sole a mezzanotte e dei resti del socialismo reale, fino a Istanbul.
Rumiz ha una scrittura, attenta, pulita, grammaticalmente impeccabile, ma al contempo, vivace, partecipata, autentica.
Leggendo i suoi articoli viaggio lungo le vie di questo Salgari al contrario che visita ogni singolo luogo che racconta e ce ne trasmette voci, musiche, orizzonti e sensazioni.
E ora, se mai qualcuno di importante di Repubblica leggesse per ventura queste righe: a quando la pubblicazione in volume dei suoi viaggi precedenti?

domenica 3 agosto 2008

In ferie...

Dopo un'ultima settimana di lavoro che definire infuocata è un eufemismo, finalmente sono in ferie.
Ho già letto due quotidiani in spiaggia, fatto due cruciverba, salutato gli amici.
Il cielo è azzurro, il mare è piatto.
Buone vacanze :)

lunedì 28 luglio 2008

Qualche riflessione notturna

Tra 5 giorni, una settimana lavorativa, sarò in ferie.
In questo periodo ho ripetuto tante volte che è la prima volta da anni (precisamente da quando sono tornato a lavorare a Torino, il 16 marzo 2001) che arrivo alle ferie estive stanco in maniera così devastante.
Tanto stanco da non avere avuto ancora neanche la forza di programmare cosa mettere nella valigia, di scegliere se andare al mare un giorno piuttosto che non l'altro ecc.
So solo che, nei limiti del possibile, non voglio sentire parlare di lavoro per 4 settimane, devo staccare la spina, chiudere tutto e ricaricare le batterie.
Ad agosto voglio solo pensare a leggere, a prendere il sole e a curare i miei gatti.
Se poi avrò voglia farò qualche bagno.

Però la borsa dei libri l'ho già preparata.... :-D

venerdì 18 luglio 2008

In memoriam...

Un'altra persona se ne va, portando con sè un pezzetto corto ma bello della mia vita.
Ti saluto e ti abbraccio, Raffa, non ho mai smesso di pensare a te.

giovedì 10 luglio 2008

Eyecandy con gusto


Debian + XFCE4 con il composite abilitato + Avant Window Navigator: bello da vedersi, leggero da sopportare da parte della CPU, e chi se ne frega se non c'è il cubo :)

martedì 8 luglio 2008

Ma quanto fiato sprecato...

La serata prometteva bene: temperatura calda ma non afosa, venticello, la sdraio in veranda, quale cornice migliore per ascoltarsi il concerto di Pino Daniele con la band di Nero a Metà e di Vai Mò?
Tutto gira bene fino all'inizio dove arriva la prima nota stonata: a presentare è Milly Carlucci, famosa per parlare troppo specie quando non sarebbe il caso.
La band gira bene, Pino ogni tanto stona ma gli anni passano per tutti, gli altri vanno divinamente, e, soprattutto, il repertorio è quello degli anni buoni della produzione, niente cacate tipo "Che Dio ti benedica... che fica" o "my name your name" o le decine di canzoni "cuore/amore" venute fuori in questi ultimi anni.
Ma le vere note stonate sono i commenti nel retropalco: la più accettabile è Irene Grandi che fa il classico compitino da cantante itaGliana che difende la musica itaGliana (esaltando ovviamente la musica di Napoli, per dovere di ospitalità), peccato che, come ben dimostra il suo contributo all'ultimo album di Elio e le Storie Tese, la bella (perchè è bella, non ci sono storie nè dubbi) Irene dia il meglio di sè in veste di cantante rock, il quale rock non c'entra niente con le porcherie melodiche in stile italico che lei canta abitualmente nei suoi album; poi abbiamo una qualche stracazzo di attrice della soap-opera "Un posto al sole" che provocata dall'acuta Carlucci ("Allora, Napoli è una carta sporca come dice Pino?") sciorina le sue retoriche cretinate sul fatto che per Napoli bisogna fare qualche cosa e che lei in quanto "gggiovane" ci ha tanta voglia di fare qualcosa; l'apice della schifezza lo si raggiunge quando la Milly si sovrappone a "Yes I know my way" per leggere un messaggio di circostanza dell'inclito premier Silvio Berlusconi, scritto con la mano sinistra da qualche scribacchino, probabilmente in una pausa del processo di redazione della legge salva-premier (magari mentre Veltroni stava rivedendo le bozze, e spostando le virgole).
Insomma, nonostante Pino e gli altri, la solita schifezza, che ti lascia il dubbio, per non dire il sospetto, che domani in piazza Plebiscito non tireranno su le cartacce perchè non sanno dove metterle, e nessuno dirà nulla a riguardo, perchè la musica è finita, la band è andata via e le luci è meglio tenerle spente per non vedere lo squallore e l'inciviltà che avanzano.

lunedì 7 luglio 2008

Serata a casa...

Quando arriva la bella stagione ho poca voglia di stare chiuso tra quattro mura, specie la sera.
Così ogni scusa è buona per uscire: un amico che telefona per una birra, una cena in giardino dalla sorella, l'amico che suona in un locale all'aperto.
E poi ci sono sere come questa, in cui non hai voglia di fare nulla, allora scopri che tutto sommato la tua veranda di sera è fresca, che la sdraio che hai comprato due anni fa è ancora abbastanza comoda, che ti senti troppo pigro anche solo per portare la TV in balcone.
E allora fai silenzio dentro di te: basta un gioco di parole crociate, un libro, e l'ora di andare a dormire arriva svelta e ben accetta.

venerdì 4 luglio 2008

Scarsa ispirazione...

Non credo sia per il caldo, piuttosto per la stanchezza (erano anni che non arrivavo alle ferie così sfatto, come se camminassi a quattro mani raschiando il terreno con le unghie) e per la sfiducia nel genere umano.
Comunque sia, è un po' che non ho tanta voglia di scrivere...
Speriamo che con l'arrivo dell'estate il tutto passi.


venerdì 27 giugno 2008

Fuga da Los Angeles

Ieri sera, complice la serata calda, ho messo il TV in balcone e con l'aiuto della mia sdraio e del ventilatore mi sono goduto il DVD di "Fuga da Los Angeles" di John Carpenter.
Considerato a torto un film minore, esso va considerato più un remake che un seguito di "1997: fuga da New York".
Certo non possiede la suggestione da incubo dell'originale, ma ha un sottotesto "politico" molto più marcato, e fortemente critico verso gli Stati Uniti e l'"american way of life".
L'azione finale di Jena Pliskeen che spegne la tecnologia del mondo per dare una speranza all'umanità, è uno dei gesti più nihilisti che si trovino nella storia del cinema e un vero pugno in faccia a tutta la retorica "americanofila" che ancora oggi impera.
La visione di Carpenter è lucida, la sua soluzione radicale: perchè l'umanità abbia una speranza di sopravvivere l'impero americano deve scomparire, essere distrutto fino alle fondamenta.
Confesso poi che il Presidente Americano cristiano-fascista non mi ha fatto più ridere come la prima volta che ho visto il film, dato che, considerato come si sono svolti i fatti dall'uscita del film a oggi, non mi pareva più una caricatura, ma un ritratto fedele di persone veramente esistenti.
Da rivedere e da meditare.

martedì 24 giugno 2008

San Giovanni

Sveglia alle 8, pappa ai gatti, colazione in pasticceria, supermarket, IKEA, montaggio del tavolo nuovo per il terrazzo e pranzo.
Ora finalmente, posso godermi la sedia a sdraio e con l'aiuto del ventilatore e dei cruciverba, fare finta per un giorno che Torino abbia il mare...

venerdì 20 giugno 2008

Finalmente è arrivata

Oggi sono salito in macchina alle 2 e il termometro segnava 35 gradi.
Ci ha fatto penare tanto, ma finalmente l'estate è arrivata.
Dalla settimana prossima si va a lavorare con la bicicletta. :)

sabato 14 giugno 2008

Quel che giusto è giusto!!!

Di fronte all'assordante silenzio di tutti che segue il roboante annuncio del Ministro della Difesa ex-fascista Ignazio La Russa per cui si pensa di usare l'esercito (!!!!!!!!!) per garantire la sicurezza nelle città (che so, contro i pericolosi terroristi zingari rapitori di bambini) l'unica voce istituzionale che si è levata forte e chiara a contestare è quella di Sergio Chiamparino, il sindaco della mia città.
Non provo particolare simpatia per lui (anzi...) ma vedere che ogni tanto qualche PiDdino (oltretutto di corrente veltroniana) si ricorda di essere stato una volta socialista (e magari pure antifascista) è consolante.
Grazie, signor Sindaco, per quel che vale, sono fiero di lei. Si potrebbe ricordare del suo passato anche quando c'è da trattare con i maggiorenti locali e dargli qualche sana mazzata in viso ogni tanto invece di fare tutto ciò che vogliono loro?

sabato 7 giugno 2008

Here comes the sun...

Decidere di andare a visitare la galleria d'arte Moderna e poi farsi tentare da un tavolino da bar al sole.
Il giornale, un gelato e un po' di luce rendono piacevole anche un controviale in cui le auto rombano e rumoreggiano.

mercoledì 4 giugno 2008

Quando uno è Nerd...

E' noto che l'IPod è un pacco: tecnologia chiusissima, formati proprietari, ogni release è un tentativo di impedire all'utente di utilizzarlo come meglio crede.
Grazie a Dio esistono i nerd, esiste il software libero ed esiste Rockbox, un firmware libero che permette all'IPod di leggere anche i file .ogg. e .flac, aggiunge funzionalità, insomma, "libera" l'utente dell'IPod.
Io, comunque, al momento di considerare l'acquisto di un mediaplayer portatile avevo scelto l'iAudio X5 della Cowon, che già nativamente permette di leggere quasi tutti i formati audio più diffusi (mp3, ogg, flac, wav) e i video avi in formato xvid.
Ma anche l'iAudio ha qualche limitazione, prima tra tutte il fatto che, con il firmware nativo si deve utilizzare una piccola espansione hardware per trasferire i file audio e farli vedere al database interno dell'apparecchio, mentre la porta usb "embedded" permette il trasferimento file ma non l'aggiornamento del database.
Anche in questo caso rockbox viene in aiuto e con un'operazione di aggiornamento della durata di 20 secondi, ora il mio player può utilizzare qualsiasi porta usb indifferentemente, può aggiornare il database on-the-fly oltre ad avere tutta una serie di gadget (giochini, orologi, ecc..) completamente inutili :-D
Devo solo cercare una skin migliore, ma non credo sarà un grosso problema.

domenica 1 giugno 2008

Può darsi che io sia un po' stanco?

Ieri sera, dopo il matrimonio di Stefano mi sono messo davanti alla TV pensando: "ora mi guardo un film".
Mi sono addormentato immediatamente (erano le 8 e mezza di sera), e sono andato avanti con qualche interruzione (passare dal divano al letto, dare il cibo ai gatti), fino a stamattina alle 9.
Poi sono andato a correre ed ho mangiato pranzo.
Nel bene o nel male stanotte ho dormito 12 ore piene, come diavolo è che ho di nuovo sonno?
Sarà mica che ho un tanto di stanchezza accumulata? ;)

mercoledì 28 maggio 2008

Di nuovo a casa....

Quattro giorni di congresso a Roma.
Albergo a Fiumicino, sede congressuale ultra moderna e hi-tech ma scomoda per chiunque (nuova fiera di Roma): non ho sentito una singola persona che non si lamentasse della distanza, del traffico e, soprattutto, dei prezzi esorbitanti per gli spostamenti in Taxi (la prima sera, Fiumicino-Roma e ritorno: 65 € a viaggio; grazie a Dio, il giorno dopo ho scoperto un servizio di navette a prezzi decisamente più popolari, da un terzo a un quarto della tariffa media dei taxi).
Eppure sono contento: la temperatura media era il mio ideale, 32 gradi, il cielo era azzurro, l'aria intorno al mio albergo profumava di mare e la sera mentre cenavo nelle trattorie sentivo schiamazzare il gabbiani sul Tevere.
E poi il centro di Roma è bellissimo, passeggiare riempie gli occhi, le rovine dell'impero mi mozzano il fiato, sono stato dei minuti interi a guardare il Pantheon, il Colosseo, i Fori a bocca aperta, senza parlare, drogandomi del senso di vertigine che mi davano.
E chi se ne importa se al ritorno l'aereo ha accumulato un'ora e mezza di ritardo e siamo rimasti chiusi sulla pista caldissima con l'aria condizionata che non funzionava: a Roma ci tornerei a passeggiare, a riempirmi gli occhi; magari come unica variante cercherei di portarmi la mia unica droga, i miei gatti. Allora il tutto sarebbe veramente molto vicino alla perfezione.

venerdì 16 maggio 2008

Nuova vittima

Altra vittima dell'ignoranza, questa volta di 6 anni.
Morire di fibrosi cistica è una cosa che mi fa venire i brividi dall'orrore.
Sarà il caso che riflettiamo tutti: chi segue i programmi scolastici per smetterla con la "dittatura umanista" (che non diventi però una scusa per smettere di scrivere in italiano); noi medici che ci rifacciamo ai principi della scienza per capire perchè le persone hanno perso fiducia nella categoria (avrei qualche idea che coinvolge troppa attenzione ai portafogli dei pazienti e troppe anime vendute alla case farmaceutiche); la "gggente" che capisca che se uno si spacca il mazzo per 15-20 anni fino a raggiungere una laurea e una specialità, può essere antipatico, può dirti cose spiacevoli, può essere avido, ma ne sa più di te e forse è meglio che tu segua i suoi consigli; la categoria degli avvocati che si mettano a perseguire questi maledetti ciarlatani, ignoranti e pericolosi e non cerchino di spremere dai tanti medici che fanno onestamente e umilmente il proprio lavoro ogni minima goccia di sangue quando succedono cose spiacevoli (dato che la fortuna è cieca, ma la sfiga ci vede benissimo).

giovedì 15 maggio 2008

mercoledì 14 maggio 2008

Siamo un paese del Terzo Mondo

Siamo un paese di santi, di navigatori, di poeti ma di sicuro non di scienziati, dato che in Italia si considera "cultura" solo l'umanesimo e non la scienza.
Non a caso poi mediconi, iridologi, cartomanti, chiromanti, astrologi, santoni proliferano (facendo girare l'economia cosa tanto cara ai Veltrusconiani che stanno in queste ore consolidando la loro presa del potere).
Non a caso poi succedono cose come questa.

lunedì 12 maggio 2008

Zucchine ripiene come mi ha detto Ale

Ingredienti:
  • 3 zucchine tonde
  • 500 grammi di carne macinata di vitello magra
  • 2 cipolle bianche medie
  • parmigiano grattuggiato in abbondanza
  • pan grattato
  • sale
  • pepe

Tagliate le zucchine a metà, disponetele su un piatto piano, mettete un po' di sale su ogni mezza zucchina e fatele andare nel microonde al massimo per 6-7 minuti.
Mentre le zucchine si scottano affettate le cipolle e disponetele in una padella con olio e cominciate a imbiondirle.
Tirate poi fuori le zucchine dal microonde, svuotatele in modo da ricavare 6 scodelline.
Schiacciate la polpa svuotata con la forchetta e mettetela a soffriggere insieme alle cipolle, a fuoco medio.
Disponete in una insalatiera la carne macinata, salatela, pepatela, aggiungete i 2/3 del formaggio grattuggiato e il soffritto di cipolle e zucchine.
Rimescolate il tutto in modo da amalgamare il più possibile tutti gli ingredienti; con l'impasto riempite le scodelline di zucchina che avrete disposto su una teglia o sulla leccarda del forno, dopo aver praticato un forellino sul fondo di ognuna di esse.
Poi sopra ogni zucchina ripiena mettete un po' del parmigiano avanzato e una spolverata di pan grattato; infilate nel forno che avrete fatto scaldare a 180° e lasciate cuocere mezz'ora.
Risultato da leccarsi i baffi, di cui ringrazio la mia indispensabile sorella.
Come consiglio finale esorto a friggere le cipolle e la polpa di zucchina in olio d'oliva, così la frittura risulterà più profumata.

Salvi anche quest'anno....

E per il terzo anno di fila Gianni De Biasi ha salvato il Torino.
Le lenzuola granata nuove hanno portato bene, dato che ci siamo salvati addirittura con una settimana di anticipo.
Adesso però, caro presidente Cairo, un poco di umiltà in più e lasci lavorare chi sa.

martedì 6 maggio 2008

Felicità...

Una gatta che dorme in braccio tra me e il portatile, l'altro gatto sdraiato vicino a me che ronfa quando lo accarezzo.
La gastrite che stasera si comporta bene e non si fa sentire.
Aveva ragione Trilussa, a volte la felicità è una piccola cosa...

domenica 4 maggio 2008

Back home



Ieri mattina mi alzo, e mentre cambio le lenzuola decido di ascoltare un po' di musica, accendo il computer e metto su l'ultimo album di Richie Kozen: "The return of the mother head family reunion".
Dopo aver messo su la mio lussuosissima parure di lenzuola, federe e copriletto granata, mi appresto a uscire, vado a spegnere il computer e mi accorgo che la Ubuntu Hardy nuova di zecca mi chiede di essere aggiornata: do l'ok, tanto più che tra i vari aggiornamenti c'è il pacchetto del kernel; come d'abitudine apro un terminale per guardare i messaggi durante l'aggiornamento e inorridisco quando proprio mentre si riaggiorna il kernel compare un bel (si fa per dire) "segmentation fault".
Al riavvio il bootloader non vedeva più il kernel (ovviamente).
E allora prendo il DVD della Debian Etch, installo il sistema base (senza alcun problema di riconoscimento e attivazione della partizione LVM direttamente dal debian installer, cosa che mi permette di ricostruire la tabella delle partizioni senza rischiare perdita di dati), risolvo con l'aiuto di Fog (collegato in chat) e di un live cd un piccolo problema di configurazione errata di GRUB, riavvio, aggiorno a testing e siamo a posto.
E con quest'ultimo scherzo il mio "rapporto" con la Ubuntu si esaurisce: a me che non sono l'ultimo degli sprovveduti in fatto di Desktop Linux lo scherzino del "segmentation fault" sull'aggiornamento del kernel è costato un pomeriggio di lavoro, ma un utente "normale" si sarebbe trovato perso, senza possibilità di capire cosa era successo; a rendere ancora più grave la cosa è il fatto che la Ubuntu Hardy è una versione "Long Time Support" e pertanto dovrebbe essere particolarmente curata e ottimizzata per favorire chi usa il computer per la produttività individuale.
Da oggi in poi a chi mi chiede una distribuzione Linux per iniziare consiglierò l'inossidabile Mandriva, o, meglio ancora, la PCLinuxOS (così prende confidenza con apt e poi può passare senza problemi a Debian).

mercoledì 30 aprile 2008

Certi giorni....

A volte una giornata può iniziare in maniera veramente merdosa, ma per fortuna poi può prendere delle pieghe inaspettate che rimettono in quadro tutto.
Ben arrivata Beatrice!!!!! :-D

sabato 26 aprile 2008

Come usare Postfix con un server SMTP esterno

L'altro giorno il passaggio a Debian Unstable, praticamente indolore, ha avuto come conseguenza la "rottura" di exim, che a causa di un bug non funzionava più.
Allora ho installato postfix.
Per utilizzarlo in modo che usasse l'smtp di Tin, che mi fornisce la connessione, come relay host ho proceduto come segue:
  1. Mi sono loggato come root
  2. Sono entrato nella directory /etc/postfix: cd /etc/postfix
  3. Ho creato il file sasl_passwd: touch sasl_passwd
  4. Ci ho scritto dentro la seguente riga: nome_smtp_esterno miologin:miapassword
  5. Ho salvato
  6. Ho aperto il file main.cf
  7. ci ho scritto dentro le seguenti righe
relayhost = mail.tin.it
smtp_use_tls = yes
smtp_sasl_auth_enable = yes
smtp_sasl_password_maps = hash:/etc/postfix/sasl_passwd
smtp_sasl_type = cyrus
smtp_sasl_security_options = noanonymous
smtp_sasl_mechanism_filter = plain, login

Alla fine ho riavviato postfix e tutto funzionava.

Grazie a Fog e a Cgabriel per il loro aiuto.

venerdì 25 aprile 2008

Green Jelly - Electric Harley House of Love

Tra le band da (ri)scoprire ci sono sicuramente i Green Jelly: un gruppo di artisti teatrali che una quindicina di anni fa ha realizzato un album, "Cereal Killer", in cui satireggiavano in maniera assolutamente caustica i luoghi comuni della scena Hard Rock / Heavy Metal statunitense.
Ce n'era per tutti, dai Kiss ai Motorhead, dai Red Hot Chili Peppers ai Queensryche, e ovviamente ce n'era anche per i Metallica: questi tristi figuri in preda a un delirio di onnipotenza che perdura tutt'ora impedendo loro di sfornare una qualsivoglia cosa che assomigli anche solo vagamente a buona musica, per vendicare la lesa maestà denunciarono i GJ per plagio dato che avevano inserito nel pezzo "Electric Harley House of Love" uno dei riff di "Enter Sandman" (la mossa successiva dei Metallica fu "sconfiggere Napster" provocando l'ascesa di Kazaa ed Emule, nonchè la trasformazione del peer-to-peer a fenomeno planetario grazie alla pubblicità fatta dalla loro azione legale, dei veri geni, non c'è che dire :-D).
E siccome ritengo i Green Jelly di varie spanne superiori ai Metallica (almeno dal "Black Album" in poi), beccatevi il video della suddetta "Electric Harley House of Love".







Green Jello - Electric Harley House Of Love

giovedì 24 aprile 2008

Così mi piace la primavera

Quella di quest'anno mi pare la primavera ideale: tanta pioggia che ripristina le riserve d'acqua e abbatte le polveri sottili, temperatura mite, giorni medio-grigi inframmezzati da 24-48 ore di caldo in cui il cielo è così terso e blu che ti viene voglia di gridare.
Speriamo che sia il preludio di una lunga estate calda, come in quella vecchia canzone dei Mau Mau.


mercoledì 16 aprile 2008

Un'analisi

Massimo Gramellini, come sempre, si distingue per l'acuzie della propria analisi.
Il commento sulla Stampa di oggi lo sottoscrivo in toto:

La sinistra del brillante

Come avrà reagito la casta intellettuale alla Waterloo, anzi alla Walterloo delle elezioni? In attesa che gli editorialisti girotondini, ieri stranamente silenti, lancino il consueto appello all’emigrazione di massa, un primo squarcio affiora in questo email inviato da una
professoressa della Capitale.
«Qui all’Università il lutto è strettissimo. Le colleghe più “disinistra” si stringono nel cashmere quattro fili (da noi non fa caldo) e i trilogy al loro anulare mandano bagliori sinistri di rabbia.
Ancora quell’orrido omino Playmobil con la capoccia dipinta di marrone!
Che caduta di stile imperdonabile! Meno male che il Direttore di Dipartimento, uomo di mondo e di umili origini, passa per tranquillizzare il gregge e pontifica filosoficamente: “Adesso vediamo che cacchio faranno questi qua… A parte che, per quello che hanno fatto gli altri, peggio non è possibile!”
Le “disinistra” alzano un sopracciglio, aspettano che il Direttore esca, consultano il Rolex e, vista l’ora, si preparano ad andare a far merenda in un elegante bar del centro. Fuori, i tamburi dei punkabbestia rimbombano cupi, in previsione di tempi difficili. E pensare che per la prima volta in vita mia avevo votato a sinistra».
La lettera si presta a un paio di considerazioni. 1. Nelle università italiane ci sono ancora «prof» capaci di scrivere in italiano e magari sguazzano nel girone dei precari perché non portano la borsa a qualche barone politicizzato. 2. A chiunque non ne faccia parte, la sinistra del brillante provoca ormai soltanto conati di nausea. Anche più dell’omino Playmobil.



Nota: Il copyright © 2008 dell'articolo è di LA STAMPA e Massimo Gramellini; l'articolo viene riportato qui sopra in toto, senza modifiche, a scopo di citazione e senza alcun fine di lucro.



martedì 15 aprile 2008

15 aprile 2008


Ora inizia il brutto periodo... speriamo che non rimangano troppe vittime sul terreno.

venerdì 11 aprile 2008

Look out!!! Silvalter Veltrusconi is coming!!!

Oggi finisce la campagna elettorale e grazie a Dio, perchè ci hanno veramente scassato i maroni.
Adesso vediamo il Veltrusconi quanto durerà: ogni giorno in più sarà una vaccinazione non solo verso fascisti e riccastri che chiamano eroi noti mafiosi, ma verso voltagabbana con il mito del PIL (il cui modello sta fallendo a livello mondiale, solo che loro poverini non se ne sono accorti), e amicucci di preti e confindustriali.
Speriamo che non rimangano troppe vittime innocenti sul terreno: se poi si ammazzano tra di loro (in senso metaforico, ovviamente) la gente non potrà che averne giovamento.
Godiamoci sto sabato, di pace, comunque, che già non va male.

mercoledì 9 aprile 2008

Yeah Boy!!!!

Il blog di Christian Surchi è sempre un'ottima fonte di ispirazione; questo post, in particolare, mi ha indotto ad andare a recuperare il primo vero pezzo di "nu metal" della storia della musica: "Bring the noise" fatta dai Public Enemy (gli autori del pezzo) e dagli Anthrax, il più intelligente gruppo della scena Thrash Metal (e peraltro l'unico gruppo che ancora oggi è in grado di sfornare buoni album).

Signori e signore, sciogliete i capelli, sfoderate l'air-guitar, mettete le casse al massimo e attenti alla botta che si va a cominciare....

BASS!!!







Nota: il copyright © del video è degli aventi diritto.

lunedì 7 aprile 2008

Piccolo racconto di primavera

L'uomo guardò attraverso il finestrino il profilo dei campi, un mosaico fatto di verdi scuri e teneri che, alternandosi all'ocra, decoravano le colline.
Accostò al ciglio della strada, nessuno in vista;
il sole era alto nel cielo, l'aria era fresca e profumava, i ciliegi biancheggiavano di fiori.
Scese dall'auto, chiudendo lo sportello con cautela per non fare rumore.
Inspirò profondamente e percorse con lo sguardo il profilo dell'orizzonte; il frinire delle cicale riempiva quella giornata di primavera insolitamente calda e terribilmente luminosa.
Il tepore nell'aria lo rassicurava, calmandolo: "Forse" - pensò - "non sarà così difficile affrontare il resto."
Guardò la sua auto piena di bolli, poi sedette sul ciglio della strada; rimase a lungo lì, cercando di gustare fino in fondo quelle sensazioni, prima che fuggissero anche loro.


Dedicato a tutti coloro che se ne sono andati e se ne andranno, lasciando un segno indelebile.

venerdì 4 aprile 2008

Una bella giornata...

Sole, cielo terso, di un azzurro disarmante, tutto il giro delle montagne all'orizzonte.
A pranzo con un'amica, non ci si vedeva da 7 anni, ma il tempo sembrava non fosse passato (se non per il fatto che io sembro più vecchio e lei è più bella).
Purtroppo ha potuto fermarsi poco, ma comunque è stato bello rivederla, anche se solo per 2 ore.
E poi sono sicuro che non passeranno altri 7 anni prima che si pranzi insieme di nuovo.

giovedì 3 aprile 2008

L'ipocrisia non ha confini

Su Repubblica di oggi le lamentazioni del sindaco di Bologna Sergio "law and order and PD" Cofferati, riguardo alle proteste al comizio di Giuliano Ferrara che sono degenerate in violenza.
Miriam Mafai gli fa eco in un editoriale, dicendo che non si può impedire alla gente di esprimere il proprio pensiero.
Ma signori miei, nella vostra sublime "political correctness" non vi rendete conto che Giuliano Ferrara viene contestato proprio perchè tutti conoscono le cazzate ributtanti che afferma sull'aborto, dato che il discutibile personaggio in questione ha a disposizione come cassa di risonanza delle sue sopravvalutate opinioni e della sua niente più che ordinaria intelligenza addirittura sette reti televisive?
Che su queste suddette reti il Ferrara in questione non lo si può contestare pena la censura (vedi Luttazzi)?
E che la "povera vittima dei cattivi contestatori che vogliono male ai bambini non nati" ha a disposizione da quasi vent'anni questi canali televisivi, dai quali ci ha guastato il pranzo più volte ricordando con orgoglio il suo ruolo di saltatore della quaglia all'inseguimento del più bieco potere?
Signori, Ferrara, per far parlare di sè (dato che evidentemente è nato geneticamente sprovvisto di Super Ego) ha buttato un masso da venti tonnellate in una pozza piena di letame, ora non ha alcun diritto di lamentarsi se gli schizzi di ritorno lo sporcano; si prenda una buona volta la responsabilità di tutto lo schifo e il veleno con cui ha ammorbato le case italiane negli ultimi quattro lustri.

mercoledì 2 aprile 2008

Il politometro




Thanks al blog della professoressa Flavia Marzano, sempre foriero di questi divertenti e interessanti giochetti.

martedì 1 aprile 2008

Io voto per il Software Libero

La nuova campagna di ASSOLI: raccogliere firme autografe di candidati alle prossime elezioni, con cui essi si impegnano a sostenere il Software Libero se eletti.
E state certi che ASSOLI andrà a esigere il rispetto degli impegni da coloro che entreranno in parlamento, in consiglio comunale, alle Regioni.
Qui sotto il banner grande, la versione piccola la trovate nello spazio "Firma anche tu", dato che contemporaneamente si può firmare una petizione con cui ci si impegna a votare per i partiti con candidati a favore del SL.

vota per il software libero! (banner)

domenica 30 marzo 2008

Ogni medaglia ha il suo rovescio

Ho una pasticceria sotto casa, piccolina, gestita da una famiglia di persone gentili, Marito e Moglie, Figlio, Cognata e Nipote (figlia della cognata).
È un negozio piccolo, che ospita la pasticceria e un bancone da bar, dove Cristina, Teresa e Rita fanno uno dei caffè più buoni di Torino, che servono accompagnato sempre da qualche parola cordiale e da bei sorrisi, Pippo e Bruno nel laboratorio del retrobottega fanno dei croissant (peste, diarrea e sfiga a chi li chiama "cornetti") che neanche nei migliori bar del centro se ne trovano di così gustosi.
E tutto il resto della produzione, dal cioccolato alle torte e ai pasticcini è in linea.
Negli anni di frequentazione quotidiana ho cominciato a considerarli amici.
L'unico svantaggio è che così, non posso incazzarmi più di tanto, quando la domenica una ciurma di sfaccendati coglioni over 50 si ferma sotto le mie finestre discutendo animatamente di calcio, perchè sono clienti dei miei amici e contribuiscono a permettere loro di tenere aperto questo piccolo luogo di delizie e di gentilezza.
Così, quando stanco come un morto mi ritrovo sta banda di deficenti che sbraita sotto le finestre, non posso neanche prendere una bacinella d'acqua e rovesciargliela sulla testa, anche se ne avrei tantissima voglia, porc.....

sabato 29 marzo 2008

Io sono qui

Elezioni 2008. Io sono qui. E tu dove sei?

Più distante dal PD che dal PS, sono piccole soddisfazioni ma servono :-D (se solo i socialisti la smettessero di fare le vedove di Craxi e facessero seriamente il loro mestiere di partito per la laicità e la giustizia sociale...)

giovedì 27 marzo 2008

Piaggeria e facce di bronzo

La cronaca cittadina di Repubblica di oggi riporta la notizia che oggi, venticinquennale della morte di Umberto II di Savoia, si terrà una messa in Duomo (e va bene, la religione è un fatto privato e chiunque può far dir messa per chiunque dove vuole) e una cena di beneficenza per le vittime del lavoro a Palazzo Madama.
Ovviamente questo evento piaggione e rivoltante vedrà la presenza degli eredi del "re di maggio" (mi fa rivoltare le budella, ma sono cittadini italiani e la cosa ci sta), ovviamente, però, alla cena pareteciperanno anche rappresentanti degli enti locali, della Regione, il tutto con il patrocinio del Comune di Torino.
Se fossimo uno Stato serio ci sarebbe da tagliare le teste con la ranza, dato che rappresentanti del suddetto stato partecipano a una cena in cui gli organizzatori usano come paravaento le tragedie personali di migliaia di lavoratori per celebrare in odore di revanchismo gli ultimi rappresentanti di una famiglia che nel '900 ha combinato solo danni (vogliamo parlare dei milioni di Italiani che l'ignavo padre del celebrato ha mandato a morire fra campagne di guerra e campi di concentramento, o dei lavoratori massacrati da Bava Beccaris su ordine di Umberto I?).
Mah... a ben vedere siamo in perfetto stile PD, celebriamo le vittime del lavoro MA ANCHE i discendenti dei macellai che ci hanno portati dritti dritti nelle mani del fascio.

lunedì 24 marzo 2008

Come se mi fosse passato sopra un carro armato...

Due chiamate durante la notte tra sabato e domenica, una alle 2 e l'altra alle 4 e 25....
Ieri poi 5 ore e mezza di lavoro.
Arrivo a casa, dopo essere stato tormentato da crampi all'addome tutto il giorno, e scopro di avere 38 di febbre.
Per fortuna, un grammo di tachipirina è stato in grado di mettermi in sesto per il pranzo di oggi.
Certo però, che non è stata una Pasqua di riposo...

giovedì 20 marzo 2008

Daniele Luttazzi è un genio...

...oltre che una persona dall'altissimo senso morale, questo articolo pubblicato sul "manifesto" di ieri lo dimostra.

L'orco
Daniele Luttazzi

Dalla premessa che l'embrione è vita umana, l'Orco inferisce che l'aborto è omicidio e quindi va sospeso in tutto il mondo. A nulla vale ricordargli che l'aborto è moralmente giustificato quando in gioco c'è la salute della madre o l'embrione è gravemente malato; e che comunque spetta alla madre decidere: l'Orco si dice d'accordo con la 194, ma insiste (ci sono le elezioni) con gli effetti truculenti di cui è maestro. Per persuadere il lettore che la guerra in Iraq era giusta non esitò a pubblicare sul suo Foglio quattro pagine a colori di foto di ostaggi decapitati dai terroristi di Al Qaeda, anche se Saddam e l'Iraq non c'entravano nulla con Al Qaeda, e i terroristi che tagliavano teste erano la conseguenza di quella guerra. Grand Guignol retorico: dice che le donne non sono assassine (e intanto lo implica); accosta la pena di morte all'aborto (un deja vu che ha una sua ironia tragica: all'Onu, questa strumentalizzazione fu usata da sei stati per opporsi alla moratoria della pena di morte. Erano Egitto, Libia, Iran, Sudan, Usa e Vaticano! ); si augura di avere la sindrome di Klinefelter (e chiede a sua moglie di pregare affinchè gli esami clinici lo confermino, una richiesta che è tutta una poetica); invoca che tale sindrome sia cancellata dalla lista delle malattie che giustificano l'aborto (non c'è mai stata nessuna lista del genere); vuole seppellire i feti abortiti (che però non sono persone, e infatti la Chiesa non li battezza); affigge in tutt'Italia manifesti con la scritta «Abortisce per un reality» (notizia falsa ); si atteggia a convertito (ma un convertito senza carità è solo un inquisitore che sorveglia e punisce); fa una similitudine impropria fra libertà delle donne e demografia coatta in Cina (in realtà questa è contro quella); si supera col paragone osceno fra aborto e Shoah. Insomma una provocazione continua, un insistente marchiare con infamia. Poi si offende se lo contestano ai comizi, che sono il suo piccolo teatro dell'atroce (l'obbrobrio come anatomia politica: frugare nel corpo delle donne, disarticolarlo, ricomporlo, è al contempo un rituale di supplizio e una tecnica di potere). Infine trabocca: «Sulle porte delle cliniche abortiste dovrebbe esserci lo slogan 'Abort macht frei' così come all'ingresso di Auschwitz c'era scritto 'Arbeit macht frei'». E qui un lettore gli dà del fesso: aborto in tedesco si dice abtreibung. «Abort macht frei» significa «La latrina rende liberi». Lo ritrovo dove l'avevo lasciato.


Nota: il copyright © dell'articolo è degli aventi diritto

martedì 18 marzo 2008

Povero il mio vecchio liceo...

Va bene, che, ahimè, l'altra squadra di Torino, quella che era in serie B l'anno scorso, è stata fondata da ex allievi del mio liceo il D'Azeglio.
Ma che dopo personaggi come Augusto Monti, Rita Levi Montalcini e i tanti ottimi professori che ci hanno formato negli anni (e un pensiero grato va al mio professore di Italiano e Latino del triennio, il prof. Giuseppe Caldi Scalcini) al D'Azeglio salga in cattedra Del Piero, è una cosa che trovo assolutamente insultante.
Fossi il provveditore agli studi, il preside del liceo si prenderebbe una bella pedata nel posteriore.
Ovviamente la pagina cittadina di Repubblica ha fatto un articolo osannante (evviva il PD!!!).

lunedì 17 marzo 2008

Sarò metereopatico...

Sarà che venerdì, esaltato dal sole e dalla corsa del giorno prima, sono andato a lavorare in bici.
Sarà che sabato doveva fare brutto e invece è anche uscito il sole (anche se un po' velato).
Sarà che ieri il colore del cielo ieri era uno di quegli azzurri che consola, e così la gita a Venarìa sembrava quasi una scampagnata in spiaggia.
Comunque sia, oggi non sono neanche stanco un quarto di quanto lo ero venerdì scorso.
Sarò metereopatico? ;)

venerdì 14 marzo 2008

Summer song

Ieri c'erano 25 gradi, il cielo era azzurro senza una nuvola, e mi sono fatto una bella corsa lunga in strada in maniche e calzoni corti.
Tirava una brezza tiepida e vagamente profumata.
Pertanto questo mi pare il video adatto per celebrare una giornata così.




Nota:Il copyright © del video è degli aventi diritto

giovedì 13 marzo 2008

Altre foto dal viaggio a Lisbona


lisb-01-22, inserito originariamente da giovanni_bonenti.

Se cliccate sulla foto ne troverete altre ancora.
Tenete d'occhio il link perchè ne arriveranno di nuove, devo solo finire di metterle in quadro.

domenica 9 marzo 2008

Lago di Laux


Laux-1, inserito originariamente da giovanni_bonenti.

A volte la montagna riserva piacevoli sorprese anche a chi, come me, non ci si trova a proprio agio.
Ma basta un'occasione in cui sei costretto a vincere la tua innata diffidenza per l'ambiente alpino, come ad esempio il pranzo per festeggiare il compleanno di mia madre, per assistere ad alcuni spettacoli inconsueti e suggestivi, come questo Lago ghiacciato a pochi Km dal forte di Fenestrelle, in val Chisone.
E in più si è magnato pure bene :-D

mercoledì 5 marzo 2008

Un genio...

Pochi comici sono in grado di farti ridere sempre e comunque qualsiasi cosa facciano.
Fabrizio Casalino è uno di questi, specialmente quando interpreta Giginho, sintesi suprema di omaggio e di presa per il culo degli stereotipi sul Brasile e i Brasiliani.
Guardate sotto la sua reinterpretazione di "Ah que serà, que serà":




Nota: Il Copyright © del video è degli aventi diritto.

martedì 4 marzo 2008

A volte ci vuol poco, per sentirsi meglio...

Una delle cose belle dell'essere diventato adulto, è l'aver imparato a prendermi cura di me stesso.
Oggi pomeriggio sono arrivato a casa molto molto stanco, vuoi per la corsa di 10 chilometri di domenica, vuoi per il lavoro di questi ultimi 2 giorni, vuoi per le 200 (più o meno :-D) cadute in avanti e cadute laterali fatte in palestra ieri sera.
Il sintomo principale è stato il rifiuto del mio corpo di fare qualsiasi gesto che lo portasse a preparare la borsa per andare in palestra a correre sul tapis roulant.
Allora, capito il messaggio, mi sono messo a preparare per cena una cosa golosa (polpettone), ho assemblato un condimento un po' diverso per l'insalata (una vinaigrette fatta con olio, pasta d'acciughe, aceto balsamico, un pizzico di aglio in polvere e un goccetto di maionese per stemperare un po' i sapori), ho chiacchierato in jabber con un paio di amici mentre il polpettone appena sfornato raggiungeva la temperatura giusta per essere mangiato.
Infine ho preparato la tavola ed ho cenato con calma: il polpettone era ottimo e l'insalata deliziosa.
Ora basta il divano, il dvd della terza serie di Babylon 5 e la presenza dei miei due gatti per farmi sentire quasi in vacanza per qualche ora.
Sì, a volte è proprio bello essere adulti.

domenica 2 marzo 2008

Primo sintomo di primavera in arrivo

Oggi la temperatura è sui 20 gradi, il cielo è azzurro intenso, terso e senza una nuvola.
Il vento, pur fresco, che scende dai monti ha un profumo come di acqua pulita.
Le rive del Po erano piene di gente che correva, che andava in bici, che passeggiava e che prendeva il sole.
I gabbiani galleggiavano placidi nell'acqua.
Sì, mi piacciono i giorni come questo.

giovedì 28 febbraio 2008

Last moments on the night shift

E anche questa notte è passata....
Ora a casa fino a lunedì.
Molte commissioni da fare, ma spero di riuscire a riposare un po'.

martedì 26 febbraio 2008

Prima foto del viaggio a Lisbona...


lisb-04-03, inserito originariamente da giovanni_bonenti.

Piaccc???? ;)

venerdì 22 febbraio 2008

Perle dalla campagna elettorale

L'ineffabile Walter Veltroni, fulgida speranza del luminoso Partito Democratico, risponde a chi lo critica per candidare contemporanenamente nelle sue liste operai e industriali: "Siamo nel 2008 o nel 1953?".
Gli rispondo, immodestamente, su questo blog che non leggerà: "Siamo nel 2008, datosi che nel 1953 nessuno si sarebbe sognato di vendere ai potenti il posteriore di coloro che ti hanno votato fino a ieri in maniera tanto plateale!"
Cosa sarà la sua prossima mossa? Fondare un'associazione per la tutela dei pollai mettendo nel consiglio di amministrazione tante galline *ma anche* un rappresentante delle volpi?
Santi numi del Cielo, questi terzi di figura ci fanno rimpiangere Craxi, che probabilmente rubava ma aveva una sua coerenza e non mescolava il diavolo e l'acqua santa.
Disgusto.....

martedì 19 febbraio 2008

Certe cose non cambiano...

E' destino di Torino non avere un giornale "indipendente": infatti, "La Stampa" essendo di proprietà della FIAT, è assolutamente allineata alle posizioni di Confindustria ("Montezemolo santo subito!", in sintesi) e di Intesa-San Paolo (con un occhio di riguardo anche a Unicredit, ovviamente); per contro, la pagina locale di "Repubblica" è da sempre fortemente diessina e quindi oggi, guarda alle magnifiche sorti progressive del neonato PD e dei suoi fulgidi esponenti cittadini, primo fra tutti il sindaco Sergio Chiamparino, e seconda di poco la Professoressa Mercedes Bresso.
Il che vuol dire che, considerata la sintonia, anzi l'armonia, di intenti ed emozioni che c'è fra il primo cittadino, la presidente della Regione e i soggetti più vivi e vitali della nostra città (la FIAT, Unicredit e Intesa-San Paolo, per l'appunto), a Torino i due giornali hanno lo stesso punto di vista.
Da tempo in città è sorta la polemica tra coloro che vogliono che vengano eretti due grattacieli (e poi 3, 4, 5 perchè mettere limiti alla divina provvidenza?) uno di Intesa-San Paolo e l'altro per la Regione, alti più di 150 metri, e altri che cominciano a sentirsi disturbati dal fatto che decisioni così importanti siano tirate sulla testa dei cittadini senza alcuna trasparenza dei criteri con cui vengono generate, e che pensano che non è il caso di violentare lo "skyline" torinese con 2 simboli fallici che celebrino la tracotanza delle banche e dei politicanti locali.
Se vi state chiedendo se io faccio parte della seconda schiera (quella che i nostri amministratori "riformisti" del put chiamano dei "conservatori" o dei "nemici dell'innovazione") ci avete preso: personalmente non capisco perchè si debba replicare l'obbrobrio del quartiere dei grattacieli che deturpa la città di Milano (non basta come schifezza la chiesa del Santo Volto, un aborto estetico, l'incubo di un geometra pluristangato all'esame di stato e fatto di LSD mal tagliato?).
Ma soprattutto, non concepisco la faccia di bronzo dei nostri amministratori, i quali nella loro arroganza, trattano la gente che magari ha un'opinione diversa dalla loro come poveri fessi (si vadano a rileggere le moltissime dichiarazioni del nostro illuminato primo cittadino riformista a riguardo).
Direte, e cosa c'entrano i giornali in questo?
C'entrano, perchè nell'ansito di compiacere super Sergio, fulgido punto di riferimento, oggi, martedì 19.02.2008, sulla prima pagina della cronaca cittadina di Repubblica compare questo trafiletto assolutamente non firmato:

IL CLIMA ELETTORALE E LA SERIETA' DELLE COSE

Ha ragione l'architetto Fuksas quando bolla l'ipotesi del referendum per i grattacieli come poco seria. E ha ragione il sindaco quando sostiene che non si possono mettere in discussione decisioni già prese. Perchè forse per effetto del clima elettorale, i promotori della consultazione dimenticano che il consiglio comunale ha già approvato una variante che consentirebbe a Intesa San Paolo, se volesse, di avviare domani il cantiere. Con un unico limite: non superare i 150 metri. Per la superbanca vorrebbe dire scendere da tremila a 2500 dipendenti, ma forse anche i torinesi perderebbero qualcosa: perchè nella torre che arriva a 167 metri l'ultimo piano ha una destinazione pubblica. Un giardino, una sala mostre e un ristorante dal quale ammirare la corona delle Alpi e, perchè no,? la Mole. Ne vale davvero la pena? Non ci sono temi di maggior sostanza su cui impostare una battaglia e sui quali magari imbarcare anche l'opposizione?

Avete capito? Non solo i VIP (l'Architetto Magno e il Super Sindaco) hanno ragione a prescindere, ma noi torinesi siamo pure fessi perchè nella loro bonomia i munifici banchieri ci concederebbero non solo un giardino, verosimilmente sotto vetro, ma addirittura un ristorante dal quale ammirare la corona delle Alpi.
Caro il mio anonimo estensore, 999 su 1000 che quel ristorante avrà un prezzo tale per cui la maggior parte dei torinesi non ci potrà neanche mettere piede per respirare l'aria: non è che forse il ristorantino con vista panoramica sarà per coloro che tanto difendono l'intoccabile grattacielo?
Io, se ho voglia di vedere la corona delle montagne, me ne salgo in collina al colle della Maddalena, così guardo le Alpi, la Mole, e anche il resto della città, e mi dispiacerebbe abbastanza vedere il panorama deturpato da 2 (o 3, 4, 5, perchè mettere limiti alla divina provvidenza?) supposte in vetro-cemento.
Caro il mio anonimo estensore, la mia impressione è che tu abbia scritto una marea di cretinate, e che tu ne sia consapevole, altrimenti ti saresti firmato.

Nota: Il copyright © 2008 dell'Articolo (che è stato riportato nella sua interezza, senza modificazioni, per citazione e senza fini di lucro alcuno) è del giornale "la Repubblica"