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sabato 23 agosto 2008

Utilizzare signify con Thunderbird/Icedove

Una delle caratteristiche più tipiche del nerd è dotare il proprio account e-mail con cui si gestiscono le attività "nerdose" di un sistema di firme composto da una parte fissa e da una variabile: quest'ultima è costituita da citazioni buffe o profonde che si prendono da archivi pubblici o il cui archivio viene costruito dal nerd stesso progressivamente nel tempo.
Siccome anch'io mi onoro di far parte della categoria dei nerd, non ho potuto esimermi; per costruire la firma la mia scelta è caduta sul programma "signify", in Debian, che ho integrato con un file di citazioni autocostruito.
Il file di citazioni, che chiameremo frasi.txt è costruito nel seguente modo:

% { weight = x
"frase 1"
% | weight = x
"frase 2"
% | weight = x
"frase 3"
% }

Dove la x è un valore numerico intero o con virgola a seconda della frequenza con cui vogliamo che le frasi siano visualizzate nella nostra firma (nel mio file di frasi, ad esempio, x equivale a 1 per tutte le frasi che così hanno pari probabilità di far parte della firma).
Ora bisogna costruire il file con la parte fissa che chiameremo miapartefissa.txt e che va strutturato nel seguente modo:

Pinco Pallino
% include /home/mioutente/frasi.txt

Ora possiamo verificare che tutto sia a posto aprendo un terminale e digitando più volte il comando:

signify --input=/home/mioutente/miapartefissa.txt

Se il comando restituisce a monitor una firma, con la parte variabile ogni volta diversa, siamo a posto.
Se si usano mailer come Sylpheed o Claws-Mail basta impostare nell'apposito campo di firma del nostro account il comando di cui sopra senza bisogno di altri passaggi.
Per Thunderbird/Icedove le cose sono lievemente più complicate, dato che non è possibile assegnare un comando come fosse un file di firma.
Ci viene in aiuto un'estensione di thunderbird chiamata Signature Switch che si può scaricare da qui.
Dopo averla installata ci troveremo nella finestra di composizione del messaggio un menu in "opzioni->signature switch->options": nella finestra che si apre troviamo varie linguette per configurare la firma.
Per poter avere la nostra firma personalizzata con signify è necessario costruire un file bash (che io ho chiamato autofirma.sh) con queste istruzioni:

#!/bin/sh
signify --input=/home/mioutente/miapartefissa.txt > /home/mioutente/firmalinux1

Dopo averlo salvato rendiamolo eseguibile con il comando:

chmod a+x autofirma.sh

Ora, nella finestra di configurazione di Signature Switch apriamo la linguetta contrassegnata con la dicitura "Advanced"; qui nella voce "Pre load executable" spuntiamo la voce "Use this executable" e segnamo come eseguibile da utilizzare il nostro file bash autofirma.sh.
Adesso, aprendo la finestra "Main" facciamo clik su "new" a destra: nella finestra che si aprirà selezioniamo nella riga "path" il file firmalinux1 che viene prodotto dal nostro file bash, poi salviamo e chiudiamo.
Ora, tutti i nostri account in cui non sarà stato selezionato un file di firma "statico" nella finestra di impostazione degli account utilizzeranno la nostra firma prodotta da signify.

La scrittura di questo how-to non sarebbe mai stata possibile senza l'aiuto di Federico di Gregorio che mi ha spiegato come utilizzare signify e come costruire i file di citazione.


giovedì 10 luglio 2008

Eyecandy con gusto


Debian + XFCE4 con il composite abilitato + Avant Window Navigator: bello da vedersi, leggero da sopportare da parte della CPU, e chi se ne frega se non c'è il cubo :)

domenica 4 maggio 2008

Back home



Ieri mattina mi alzo, e mentre cambio le lenzuola decido di ascoltare un po' di musica, accendo il computer e metto su l'ultimo album di Richie Kozen: "The return of the mother head family reunion".
Dopo aver messo su la mio lussuosissima parure di lenzuola, federe e copriletto granata, mi appresto a uscire, vado a spegnere il computer e mi accorgo che la Ubuntu Hardy nuova di zecca mi chiede di essere aggiornata: do l'ok, tanto più che tra i vari aggiornamenti c'è il pacchetto del kernel; come d'abitudine apro un terminale per guardare i messaggi durante l'aggiornamento e inorridisco quando proprio mentre si riaggiorna il kernel compare un bel (si fa per dire) "segmentation fault".
Al riavvio il bootloader non vedeva più il kernel (ovviamente).
E allora prendo il DVD della Debian Etch, installo il sistema base (senza alcun problema di riconoscimento e attivazione della partizione LVM direttamente dal debian installer, cosa che mi permette di ricostruire la tabella delle partizioni senza rischiare perdita di dati), risolvo con l'aiuto di Fog (collegato in chat) e di un live cd un piccolo problema di configurazione errata di GRUB, riavvio, aggiorno a testing e siamo a posto.
E con quest'ultimo scherzo il mio "rapporto" con la Ubuntu si esaurisce: a me che non sono l'ultimo degli sprovveduti in fatto di Desktop Linux lo scherzino del "segmentation fault" sull'aggiornamento del kernel è costato un pomeriggio di lavoro, ma un utente "normale" si sarebbe trovato perso, senza possibilità di capire cosa era successo; a rendere ancora più grave la cosa è il fatto che la Ubuntu Hardy è una versione "Long Time Support" e pertanto dovrebbe essere particolarmente curata e ottimizzata per favorire chi usa il computer per la produttività individuale.
Da oggi in poi a chi mi chiede una distribuzione Linux per iniziare consiglierò l'inossidabile Mandriva, o, meglio ancora, la PCLinuxOS (così prende confidenza con apt e poi può passare senza problemi a Debian).

sabato 26 aprile 2008

Come usare Postfix con un server SMTP esterno

L'altro giorno il passaggio a Debian Unstable, praticamente indolore, ha avuto come conseguenza la "rottura" di exim, che a causa di un bug non funzionava più.
Allora ho installato postfix.
Per utilizzarlo in modo che usasse l'smtp di Tin, che mi fornisce la connessione, come relay host ho proceduto come segue:
  1. Mi sono loggato come root
  2. Sono entrato nella directory /etc/postfix: cd /etc/postfix
  3. Ho creato il file sasl_passwd: touch sasl_passwd
  4. Ci ho scritto dentro la seguente riga: nome_smtp_esterno miologin:miapassword
  5. Ho salvato
  6. Ho aperto il file main.cf
  7. ci ho scritto dentro le seguenti righe
relayhost = mail.tin.it
smtp_use_tls = yes
smtp_sasl_auth_enable = yes
smtp_sasl_password_maps = hash:/etc/postfix/sasl_passwd
smtp_sasl_type = cyrus
smtp_sasl_security_options = noanonymous
smtp_sasl_mechanism_filter = plain, login

Alla fine ho riavviato postfix e tutto funzionava.

Grazie a Fog e a Cgabriel per il loro aiuto.