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sabato 27 maggio 2017

Ketty Passa - Era ora

Il 10 marzo è uscito in tutta Italia il primo album solista di Ketty Passa, cantante milanese già attiva da anni sulla scena musicale, che alterna l'attività sul palco a quella di music selecter per la trasmissione Nemo, di deejay e che in passato è stata speaker radiofonica su Radio Popolare.
Ho aspettato tempo per presentare qui sopra ai miei quattro lettori questo album per essere certo di averlo ben ascoltato e metabolizzato; dal punto di vista vocale Ketty è una certezza, la sua voce calda e piena di armoniche, riesce ad essere corposa senza essere aggressiva e contemporaneamente delicata senza essere piatta. Chi già ha apprezzato le sue notevoli doti nell'album dei Toxic Tuna "Cantakettypassa" si renderà comunque conto che Ketty non si è seduta sugli allori ma ha continuato a studiare, migliorando ulteriormente le sue già grandi capacità vocali.
Dal punto di vista musicale è difficile far rientrare il disco in un genere ben definito e trovo che questo sia un bene: gli arrangiamenti sono moderni, i suoni puliti e pieni grazie alla produzione impeccabile di Max Zanotti.
I testi raccontano storie, sempre compiute, forse autobiografiche (Ketty usa sempre come narratore la prima persona singolare) o forse no, ma non è importante: la cosa certa, comunque, è che arrivano con facilità all'ascoltatore, e sono strutturati per parlare al maggior numero di persone possibili invece che rivolgersi a un pubblico di settore.
Scelgo come mio preferito il penultimo pezzo della raccolta "Il sole tramonta": un brano che parla di chi non c'è più, di come veniamo a patti con l'assenza e con i nostri ricordi, di come perpetuiamo la presenza nella ripetizione di piccoli gesti , di come la memoria nonostante susciti malinconia, ci sostiene e ci spinge ad andare avanti, sempre.

Ketty Passa: Era Ora - Edizioni Musicali 22R

sabato 28 gennaio 2017

Notte tra il 27 e il 28 gennaio 2017

Rientro a casa, dopo una serata fuori, il cielo è coperto, scende nevischio molto umido.
Accarezzo i gatti e mi metto a letto, d'un tratto un canto dal cortile: tre ragazzi si sono rifugiati sotto la tettoia del supermercato con una chitarra, suonano e cantano.
Nonostante l'ora nessuno protesta.
Strano inizio d'anno, di musica inconsueta in un luogo inaspettato.

martedì 22 giugno 2010

22 giugno 2010

Quasi un mese che non scrivo nulla qui sopra.
Ma stasera serata in casa, tranquilla, e forse è l'occasione buona.
Cosa è successo durante questo mese?
Tante cose, la maggior parte delle quali non vale la pena di nominare.
Forse l'unica cosa "importante" è che ho compiuto 42 anni.
42..... La Risposta.... mah.....
E se non hai letto "Guida galattica per autostoppisti" di Douglas Adams, rimedia così capirai di cosa sto parlando.
L'estate, dopo un succoso anticipo, ha tirato i remi in barca e tarda a ripresentarsi: dopo tanta, troppa pioggia, dopo giornate color dell'asfalto, da 2 giorni riabbiamo il cielo azzurro, ma la temperatura è fresca, speriamo che si riprenda.
Questa sarà l'estate della musica: ho appena rivisto gli Alice in Chains, domenica prossima toccherà a Devin Townsend, Saxon e Motorhead (Gods of metal rules!!!), il 6 luglio ai Pearl Jam all'Heineken, poi il 23 a Elio e le Storie Tese qui a Collegno, e se tutto va bene il 25 ai Disco Inferno sempre a Collegno.
E poi speriamo nel meritato riposo ad Agosto, stessa spiaggia, stesso mare.
Ok, ho delirato fin troppo a lungo, sarà forse colpa delle buonissima uova con prosciutto che mi sono fatto per cena?
Boh.... un dito di whisky single malt invecchiato 12 anni potrebbe mettere a posto tutto.
Vado a prendere la bottiglia, alla prossima....

martedì 8 luglio 2008

Ma quanto fiato sprecato...

La serata prometteva bene: temperatura calda ma non afosa, venticello, la sdraio in veranda, quale cornice migliore per ascoltarsi il concerto di Pino Daniele con la band di Nero a Metà e di Vai Mò?
Tutto gira bene fino all'inizio dove arriva la prima nota stonata: a presentare è Milly Carlucci, famosa per parlare troppo specie quando non sarebbe il caso.
La band gira bene, Pino ogni tanto stona ma gli anni passano per tutti, gli altri vanno divinamente, e, soprattutto, il repertorio è quello degli anni buoni della produzione, niente cacate tipo "Che Dio ti benedica... che fica" o "my name your name" o le decine di canzoni "cuore/amore" venute fuori in questi ultimi anni.
Ma le vere note stonate sono i commenti nel retropalco: la più accettabile è Irene Grandi che fa il classico compitino da cantante itaGliana che difende la musica itaGliana (esaltando ovviamente la musica di Napoli, per dovere di ospitalità), peccato che, come ben dimostra il suo contributo all'ultimo album di Elio e le Storie Tese, la bella (perchè è bella, non ci sono storie nè dubbi) Irene dia il meglio di sè in veste di cantante rock, il quale rock non c'entra niente con le porcherie melodiche in stile italico che lei canta abitualmente nei suoi album; poi abbiamo una qualche stracazzo di attrice della soap-opera "Un posto al sole" che provocata dall'acuta Carlucci ("Allora, Napoli è una carta sporca come dice Pino?") sciorina le sue retoriche cretinate sul fatto che per Napoli bisogna fare qualche cosa e che lei in quanto "gggiovane" ci ha tanta voglia di fare qualcosa; l'apice della schifezza lo si raggiunge quando la Milly si sovrappone a "Yes I know my way" per leggere un messaggio di circostanza dell'inclito premier Silvio Berlusconi, scritto con la mano sinistra da qualche scribacchino, probabilmente in una pausa del processo di redazione della legge salva-premier (magari mentre Veltroni stava rivedendo le bozze, e spostando le virgole).
Insomma, nonostante Pino e gli altri, la solita schifezza, che ti lascia il dubbio, per non dire il sospetto, che domani in piazza Plebiscito non tireranno su le cartacce perchè non sanno dove metterle, e nessuno dirà nulla a riguardo, perchè la musica è finita, la band è andata via e le luci è meglio tenerle spente per non vedere lo squallore e l'inciviltà che avanzano.

mercoledì 4 giugno 2008

Quando uno è Nerd...

E' noto che l'IPod è un pacco: tecnologia chiusissima, formati proprietari, ogni release è un tentativo di impedire all'utente di utilizzarlo come meglio crede.
Grazie a Dio esistono i nerd, esiste il software libero ed esiste Rockbox, un firmware libero che permette all'IPod di leggere anche i file .ogg. e .flac, aggiunge funzionalità, insomma, "libera" l'utente dell'IPod.
Io, comunque, al momento di considerare l'acquisto di un mediaplayer portatile avevo scelto l'iAudio X5 della Cowon, che già nativamente permette di leggere quasi tutti i formati audio più diffusi (mp3, ogg, flac, wav) e i video avi in formato xvid.
Ma anche l'iAudio ha qualche limitazione, prima tra tutte il fatto che, con il firmware nativo si deve utilizzare una piccola espansione hardware per trasferire i file audio e farli vedere al database interno dell'apparecchio, mentre la porta usb "embedded" permette il trasferimento file ma non l'aggiornamento del database.
Anche in questo caso rockbox viene in aiuto e con un'operazione di aggiornamento della durata di 20 secondi, ora il mio player può utilizzare qualsiasi porta usb indifferentemente, può aggiornare il database on-the-fly oltre ad avere tutta una serie di gadget (giochini, orologi, ecc..) completamente inutili :-D
Devo solo cercare una skin migliore, ma non credo sarà un grosso problema.

mercoledì 9 aprile 2008

Yeah Boy!!!!

Il blog di Christian Surchi è sempre un'ottima fonte di ispirazione; questo post, in particolare, mi ha indotto ad andare a recuperare il primo vero pezzo di "nu metal" della storia della musica: "Bring the noise" fatta dai Public Enemy (gli autori del pezzo) e dagli Anthrax, il più intelligente gruppo della scena Thrash Metal (e peraltro l'unico gruppo che ancora oggi è in grado di sfornare buoni album).

Signori e signore, sciogliete i capelli, sfoderate l'air-guitar, mettete le casse al massimo e attenti alla botta che si va a cominciare....

BASS!!!







Nota: il copyright © del video è degli aventi diritto.