domenica 30 marzo 2008

Ogni medaglia ha il suo rovescio

Ho una pasticceria sotto casa, piccolina, gestita da una famiglia di persone gentili, Marito e Moglie, Figlio, Cognata e Nipote (figlia della cognata).
È un negozio piccolo, che ospita la pasticceria e un bancone da bar, dove Cristina, Teresa e Rita fanno uno dei caffè più buoni di Torino, che servono accompagnato sempre da qualche parola cordiale e da bei sorrisi, Pippo e Bruno nel laboratorio del retrobottega fanno dei croissant (peste, diarrea e sfiga a chi li chiama "cornetti") che neanche nei migliori bar del centro se ne trovano di così gustosi.
E tutto il resto della produzione, dal cioccolato alle torte e ai pasticcini è in linea.
Negli anni di frequentazione quotidiana ho cominciato a considerarli amici.
L'unico svantaggio è che così, non posso incazzarmi più di tanto, quando la domenica una ciurma di sfaccendati coglioni over 50 si ferma sotto le mie finestre discutendo animatamente di calcio, perchè sono clienti dei miei amici e contribuiscono a permettere loro di tenere aperto questo piccolo luogo di delizie e di gentilezza.
Così, quando stanco come un morto mi ritrovo sta banda di deficenti che sbraita sotto le finestre, non posso neanche prendere una bacinella d'acqua e rovesciargliela sulla testa, anche se ne avrei tantissima voglia, porc.....

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