giovedì 3 aprile 2008

L'ipocrisia non ha confini

Su Repubblica di oggi le lamentazioni del sindaco di Bologna Sergio "law and order and PD" Cofferati, riguardo alle proteste al comizio di Giuliano Ferrara che sono degenerate in violenza.
Miriam Mafai gli fa eco in un editoriale, dicendo che non si può impedire alla gente di esprimere il proprio pensiero.
Ma signori miei, nella vostra sublime "political correctness" non vi rendete conto che Giuliano Ferrara viene contestato proprio perchè tutti conoscono le cazzate ributtanti che afferma sull'aborto, dato che il discutibile personaggio in questione ha a disposizione come cassa di risonanza delle sue sopravvalutate opinioni e della sua niente più che ordinaria intelligenza addirittura sette reti televisive?
Che su queste suddette reti il Ferrara in questione non lo si può contestare pena la censura (vedi Luttazzi)?
E che la "povera vittima dei cattivi contestatori che vogliono male ai bambini non nati" ha a disposizione da quasi vent'anni questi canali televisivi, dai quali ci ha guastato il pranzo più volte ricordando con orgoglio il suo ruolo di saltatore della quaglia all'inseguimento del più bieco potere?
Signori, Ferrara, per far parlare di sè (dato che evidentemente è nato geneticamente sprovvisto di Super Ego) ha buttato un masso da venti tonnellate in una pozza piena di letame, ora non ha alcun diritto di lamentarsi se gli schizzi di ritorno lo sporcano; si prenda una buona volta la responsabilità di tutto lo schifo e il veleno con cui ha ammorbato le case italiane negli ultimi quattro lustri.

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