giovedì 7 agosto 2008

Come quando leggevo Sandokan

Una delle cose irrinunciabili che faccio quando sono in ferie è seguire la cronaca dei viaggi di Paolo Rumiz su Repubblica.
Ho iniziato ad essere suo appassionato lettore nel 2004, la prima estate dopo un periodo complicato e difficile: Rumiz mi aiutò a riconciliarmi col mondo raccontando del suo viaggio lungo l'Italia in treno, sulle linee secondarie della ferrovia, i cosiddetti "rami secchi" che la nostra azienda "Trenitalia" ha deciso di tagliare, poco importa se in questo modo si incrementa il traffico su gomma.
L'anno successivo, strano ma più tranquillo, Rumiz mi portò a scoprire le rive dell'Adriatico, inseguendo in barca a vela le rotte di Veneziani e Turchi fino alla fatale Lepanto, raccontando gli stati Slavi, l'Albania, la Romania, la Grecia e le isole dello Ionio, la vita, i pensieri, i paesaggi e gli orizzonti di quel mare con le sue spiagge tanto lunghe da sembrare infinite.
Nel 2006, Rumiz viaggiò con una vecchia 500 raccontandoci la colonna vertebrale d'Italia, l'Appennino, percorso lungo tutte le strade più piccole e tortuose, narrando storie di paesaggi e persone fuori dalle grandi vie del traffico, sempre più rari.
L'anno scorso, l'idea geniale, ripercorrere il cammino che portò Annibale coi suoi elefanti da Tunisi alla conquista dell'Italia, scoprendo quanto ancora vivo in certe zone è il ricordo di quell'impresa che oggi pare incredibile.
Quest'anno è iniziata la narrazione di un viaggio lungo il confine orientale dell'Europa, dalle terre del sole a mezzanotte e dei resti del socialismo reale, fino a Istanbul.
Rumiz ha una scrittura, attenta, pulita, grammaticalmente impeccabile, ma al contempo, vivace, partecipata, autentica.
Leggendo i suoi articoli viaggio lungo le vie di questo Salgari al contrario che visita ogni singolo luogo che racconta e ce ne trasmette voci, musiche, orizzonti e sensazioni.
E ora, se mai qualcuno di importante di Repubblica leggesse per ventura queste righe: a quando la pubblicazione in volume dei suoi viaggi precedenti?

1 commento:

  1. Non conoscevo bene Rumiz, ma da quando ho iniziato a leggere la sua nuova avventura domenica scorsa mi sono appassionato moltissimo.

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