mercoledì 28 maggio 2008

Di nuovo a casa....

Quattro giorni di congresso a Roma.
Albergo a Fiumicino, sede congressuale ultra moderna e hi-tech ma scomoda per chiunque (nuova fiera di Roma): non ho sentito una singola persona che non si lamentasse della distanza, del traffico e, soprattutto, dei prezzi esorbitanti per gli spostamenti in Taxi (la prima sera, Fiumicino-Roma e ritorno: 65 € a viaggio; grazie a Dio, il giorno dopo ho scoperto un servizio di navette a prezzi decisamente più popolari, da un terzo a un quarto della tariffa media dei taxi).
Eppure sono contento: la temperatura media era il mio ideale, 32 gradi, il cielo era azzurro, l'aria intorno al mio albergo profumava di mare e la sera mentre cenavo nelle trattorie sentivo schiamazzare il gabbiani sul Tevere.
E poi il centro di Roma è bellissimo, passeggiare riempie gli occhi, le rovine dell'impero mi mozzano il fiato, sono stato dei minuti interi a guardare il Pantheon, il Colosseo, i Fori a bocca aperta, senza parlare, drogandomi del senso di vertigine che mi davano.
E chi se ne importa se al ritorno l'aereo ha accumulato un'ora e mezza di ritardo e siamo rimasti chiusi sulla pista caldissima con l'aria condizionata che non funzionava: a Roma ci tornerei a passeggiare, a riempirmi gli occhi; magari come unica variante cercherei di portarmi la mia unica droga, i miei gatti. Allora il tutto sarebbe veramente molto vicino alla perfezione.

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