lunedì 31 dicembre 2007

Ultima sera dell'anno

Questa sera di fine anno nasce sotto un buon auspicio, dato che, mentre scrivo, sto assistendo a un bel programma su Fabrizio De André su uno dei migliori canali TV esistenti, RAINews24.
Ora è il caso di fare un attimo di mente locale:

- dolce per la cena: comprato
- capelli: lavati
- gatti: nutriti
- genitori: al cinema
- sorella: con amici

Fino a qui tutto a posto, posso uscire tranquillo.

Grazie a chi mi ha sopportato in questo 2007, grazie a chi mi ha dato buoni consigli, grazie a chi mi ha convinto a prendere Iside per far compagnia a Teo, grazie a chi mi ha fatto compagnia fino ad ora, a chi me ne fa, a chi me ne farà.
Grazie anche a chi mi ha rotto le palle, gli chiedo cortesemente di evitare repliche con l'anno nuovo :-D
A tutti, comunque e perunque, buon anno 2008.

Ci si risente l'anno prossimo...

domenica 30 dicembre 2007

Penultima sera dell'anno

In questi giorni grigiastri, il silenzio è un po' più pesante da tollerare.
Forse perchè i pensieri corrono un po' a caso e a volte rievocano problemi che vorresti lasciar fuori dalla testa fino al giorno dopo, rovinandoti l'umore.
Per fortuna il tutto dura poco, per fortuna negli anni hai sviluppato la capacità di creare una rete di legami a cui appoggiarti quando c'è bisogno di rompere il silenzio con qualche parola in libertà.
Per fortuna bastano poche parole, mezzo sorriso, un saluto, per lasciarsi alle spalle il rumore dei pensieri molesti.

venerdì 28 dicembre 2007

Una strana mattina

Stanotte ho l'impressione di aver dormito male, mi sono svegliato con una lieve sensazione di disagio a livello dello stomaco, ma mi sento più riposato di ieri mattina.
Forse ieri avevo ancora i postumi della lieve influenza fatta tra lunedì sera e martedì. In più la visita alla nonna e agli altri parenti a Santo Stefano è sempre molto piacevole dal punto di vista umano ma molto stancante dal punto di vista fisico: sarà che non sono a casa mia per cui mi è difficile rilassarmi, sarà che i cuginetti sono belli e simpatici ma sono vivaci come tutti i bambini (grazie a Dio, Alessandra era in "zia Ale mood" per cui se li è sciroppati lei), sarà che farsi 240 Km andata e ritorno in poco più di 11 ore è faticoso di per sè, anche se non guidi.
Sia come sia, oggi sto meglio di ieri, mi sento perfino il naso libero per la prima volta da più di un anno ed è una bella sensazione.
Mi pareva perfino che facesse meno freddo stamattina.
Adesso chiudo gli occhi e mi godo questo momento, prima che passi del tutto.

giovedì 27 dicembre 2007

Auguri a tutti...

...pur se in ritardo.
La stanchezza perdura, nonostante l'abbondante numero di ore dormite durante le feste.
Stamattina la sveglia ha fatto l'effetto di un blocco di ghiaccio che è precipitato direttamente sul sacco scrotale.
Ma fa lo stesso, verranno tempi migliori, passerà 'sto freddo e le giornate torneranno ad allungarsi.
La cosa bella dell'inverno è che quando arriva sai che dopo pochi mesi tornano la primavera e l'ora legale.
Oggi devo preparare la reflex.

sabato 22 dicembre 2007

Il bicchiere mezzo pieno...

Il periodo difficoltoso perdura, ma, per fortuna, questo fine settimana ce l'ho tutto per me.
Cene, pranzi, molto sonno, qualche lettura, i miei gatti.
E se domani non fa tanto freddo vado anche a correre....

giovedì 20 dicembre 2007

TIME

Time di questa settimana mette in copertina Putin come uomo dell'anno.
Considerato che predecessori del bel Vladimir sono stati anche Hitler e Bush, direi che è il caso di fare gli scongiuri...

mercoledì 19 dicembre 2007

Qualcosa su cui riflettere

Lo speciale Nathan Never in edicola in questi giorni per i tipi di Sergio Bonelli Editore contiene una classica storia del personaggio, una sorta di poliziotto privato del futuro: una apparente casuale sequenza di avvenimenti che lo porta a scoperchiare un vaso di Pandora fatto di malattie indotte, collusioni tra scienza e industria, mancanza di etica e preponderanza assoluta del profitto.
La cosa interessante, almeno per me, è che il tutto riguarda l'ambito medico.
Certo, è facile scorgere nella trama alcune teorie complottiste che poco riscontro hanno nella pratica clinica quotidiana, ma lo sfondo ideologico è assolutamente condivisibile, con la sua denuncia dello strapotere delle multinazionali del farmaco che strangolano i sistemi sanitari del mondo intero (quelle stesse multinazionali che si rifiutano di vendere farmaci salvavita al terzo mondo a prezzi differenti di quelli del primo mondo, invocando la sacralità del "mercato", e che strepitano come delle suore alla visione del primo film porno della loro vita, quando i governi di alcuni paesi autorizzano la violazione dei brevetti per non farsi strangolare e per consentire alla propria popolazione di sopravvivere).
So bene che a buona parte dei miei colleghi, imbevuti nel mito della "libera professione", queste cose non interessano o anzi, condividono il punto di vista delle multinazionali, ma i fantaccini che, come me, credono ancora che la Sanità debba essere un servizio creatore di salute e non un'azienda che sforna prestazioni, dovrebbero leggersi questa storia, dato che darebbe loro modo di riflettere su come la merda attuale del sistema, lo strapotere dei "contabili" negli ospedali, la privatizzazione progressiva in nome della cosiddetta "efficienza aziendale", la sempre minore possibilità di lavorare serenamente guadagnando il giusto, noi medici ce la siamo voluta e ce la vogliamo ancora facendo coltivare il nostro ego ipertrofico dalle lusinghe, ovviamente interessate, dei rappresentanti.

lunedì 17 dicembre 2007

Dirty love

La musica della seconda metà del ventesimo secolo ha avuto tanti buoni interpreti e creativi, ma un solo genio: Frank Zappa.
Ottantuno album in poco più di vent'anni di carriera, talent scout di musicisti allucinanti quali Terry Bozzio, Warren Cuccurullo, Steve Vai, Mike Keneally, libero pensatore, ostile a qualsiasi forma di censura (ha fatto perfino un album con un suo intervento contro la censura al Congresso degli Stati Uniti: Frank Zappa meets the mothers of prevention) ha scritto musica che ancora oggi suona avanti, modernissima, scritta "domani".
Girando per la rete ho trovato un video di un suo pezzo (tratto dal primo concerto in memoria, quello che si può trovare nell'album Zappa's Universe) suonato e cantato da Mike Keneally, Steve Vai e Dweezil Zappa, figlio di Frank e valentissimo chitarrista.


Nota: il copyright © del video è degli aventi diritto.

domenica 16 dicembre 2007

Dicono che stanotte nevicherà...

Giornata polare, temperatura intorno a zero gradi, che contrasta col cielo terso e il sole dorato che c'è stato tutto il giorno.
Quando sono uscito di casa per andare a lavorare il cielo si stava rannuvolando ed è prevista la neve per domani.
Basta che mi faccia arrivare a casa dall'ospedale, poi faccia il tempo che vuole: ho messo il piumone nel letto e le lenzuola pulite.
Uno dei (pochi) vantaggi del lavorare di notte è il fatto che il mattino dopo si dorme mentre gli altri lavorano.
E se nevica, si dormirà ancora meglio.
Non vedo l'ora....

venerdì 14 dicembre 2007

SINGLE

"Nell'esistenza da single il desiderio dell'altro (o dell'altra) cresce tanto quanto l'impossibilità di integrare queste persone nell'architettura di una vita che ora è davvero "la propria vita". La vita era riempita dalla non-presenza dell'altro. Ora non è più rimasto alcuno spazio per lui (lei). Tutto respira la resistenza alla solitudine: la pluralità delle relazioni, i diritti che vengono loro garantiti, le abitudini domestiche, l'organizzazione del proprio tempo, il modo di ritirarsi di fronte alle sofferenze dalle quali si è afflitti dietro la facciata. L'equilibrio delicato e attentamente bilanciato di tutti questi elementi è messo in pericolo dal desiderio di coltivare un rapporto a due. Le costruzioni dell'autonomia diventano sbarre che imprigionano nella solitudine. La "propria vita" deve essere meglio protetta, i muri che aiutano a proteggerla dalle lesioni devono essere innalzati." - Ulrich Beck

Mi riconosco totalmente in questo articoletto, tratto dalla Repubblica del 14/12/2007. Le ultime frasi sono malinconiche, ma a me la solitudine piace, la considero un valore aggiunto dell'essere single, perchè ti abitua a fare i conti con te stesso e ad andare sempre avanti. Nella vita, tutto sommato, si è soli sempre, anche in mezzo a una folla.

Nota: il copyright © dell'articolo è degli aventi diritto.

giovedì 13 dicembre 2007

Flashback

Stasera sono stanco come non mi sentivo da tanto tempo.
Speriamo che 'sto periodo di merda passi in fretta: non temo i cambiamenti, ma comincio a essere troppo vecchio e troppo poco paziente per affrontare le transizioni.
Oggi niente corsa, stasera DVD, gatti e divano.
Speriamo che il tutto vada meglio domani.

mercoledì 12 dicembre 2007

Le fate le abbiamo anche noi.

Dopo Alicia Keys, ieri i benemeriti Linus e Nicola Savino hanno ospitato nel loro programma mattutino "Deejay chiama Italia" su Radio Deejay una delle tre-quattro voci femminili più belle della musica italiana: Giorgia.
Donna, almeno apparentemente, semplice, si presenta alla gente per quello che è, con i propri difetti, un trucco molto leggero e soprattutto una spontaneità naturale, una forte autoironia che, ai miei occhi, la rendono particolarmente affascinante.
Ho molto apprezzato poi, in quest'era in cui si tende a coprire i propri difetti sotto strati di silicone e tossina botulinica, il suo ultimo video "parlo con te", dove la regia inquadra particolari del suo viso e del suo corpo (un occhio con un capillare in evidenza, le labbra con le prime rughe intorno, le mani lievemente ossute con le vene turgide) in maniera impietosa, a sottolineare che Giorgia è una persona vera, che invecchia come tutti e come tale è ormai una donna di più di trent'anni, fiera di esserlo.
Per la mia visione delle cose questa mancanza di mediazione, questa volontà di non nascondere la propria fragilità e la propria caducità, è un grandissimo pregio, dato che dimostra un'attenzione all'essere piuttosto che non all'apparire.
Giorgia, se mai leggerai queste righe, sappi che ti apprezzo anche per le tue rughine intorno alla bocca, anzi mi piaci ancora di più ora che le hai mostrate; la cosa non ti cambierà la vita, ma spero ti faccia piacere.

Nota: la foto di Giorgia è Copyright © 1999-2007 Elemedia S.p.A. Tutti i diritti riservati Radio Deejay

martedì 11 dicembre 2007

Universal Century, anno 79

La settimana scorsa è uscito il primo cofanetto della mitica serie animata Mobile Suit Gundam.
La serie era stata trasmessa da Tele Montecarlo tanti anni fa (quasi trenta credo) e non era mai stata portata a conclusione dato che i buontemponi che ne avevano commissionato la versione Italiana avevano ben pensato di non pagare i diritti alla casa madre giapponese.
Famosissimo per il mecha design che ha cambiato l'animazione giapponese e ha influenzato la grafica di mezzo mondo, la serie comunque ha il suo punto di forza nelle trame mature e adulte.
Nonostante Gundam sia dal punto di vista grafico in tutto e per tutto un'armatura da Samurai esattamente come i progenitori Mazinger Z, Great Mazinger, Goldrake e c., la trama non parla della lotta dei buoni contro le forze del male (siano esse mostri meccanici preistorici, demoni dell'inferno, o alieni sanguinari) ma parla di esseri umani in guerra. I robottoni non sono più supereroi giganti, ma macchine da guerra al pari dei caccia e dei carri armati.
E la guerra viene presentata per quello che è, una cosa sporca e sanguinaria che travolge come pedine gli esseri umani da una parte e dall'altra del fronte.
Imperdibile.

domenica 9 dicembre 2007

Al peggio non c'è limite

Solidarietà a Daniele Luttazzi.
Quel che gli è successo l'altra sera sfata il mito che nel mondo lercio delle grandi televisioni ci sia ancora qualcuno con la schiena dritta che non ha paura di prendersi qualche grana pur di difendere la libertà di espressione.
Spero solo che gli avvocati di Daniele facciano un mazzo così al padrone di La7 e ai suoi galoppini.

sabato 8 dicembre 2007

Imperdonabile dimenticanza

Nel post sui Queensryche di qualche giorno fa ho dimenticato di includere nell'elenco dei miei album "perfetti" l'eccezionale "Hysteria" dei Def Leppard.
Uscito nel 1987 con quattro anni di ritardo rispetto al precedente "Pyromania", anche a causa di un terribile incidente che aveva coinvolto il batterista Rick Allen, questo album coniuga potenza, song-writing sopraffino, suoni di una pulizia cristallina.
Ogni traccia di questo disco è un "hit-single", dai riff indimenticabili.

A dimostrazione ecco il video di uno dei pezzi strappamutande supremi, "Love bites" (da non confondere col pezzo omonimo e quasi contemporaneo dei Judas Priest), il cui riff di chitarra durante il chorus frantumerebbe anche della biancheria intima in maglia di acciaio:




Un album da (ri)scoprire.

Nota: il copyright © del video è degli aventi diritto.

Nuovo meme, autoinflitto: penitenza

Prendo spunto da un post sul blog di Christian Surchi per autoinfliggermi un nuovo meme:

-Dire: vorrei dire che ne ho le palle piene della gente che prende in giro e ha pure la boria di trattarti da fesso, come se tu non fossi in grado di capire (assessori, politici, primari, direttori ecc.). Signori, purtroppo il potere non ve lo posso strappare di dosso lasciandovi sanguinanti come tanto mi piacerebbe, ma almeno abbiate la compiacenza di evitare le ipocrisie, non nascondetevi dietro paroloni, sarete meno fastidiosi.

-Fare: mi piacerebbe fare un bel 6 al Superenalotto, così potrei lavorare per puro piacere senza l'idea che se mi rompo le scatole non ho di che portare a casa la pagnotta a fine mese. Ma la vedo grigia, non fosse altro per il fatto che io al Superenalotto non ci gioco :-D.

-Baciare: troppe donne bacerei in questo momento, molte di queste con parecchia lingua (per citare Pieraccioni, nel suo film più divertente), ma siccome allo stato attuale si parla in tutti i casi di sogni, almeno sogno che valga la pena: bacerei Kylie Minogue vestita come nel video di "Can't get you out of my head" ;-).

-Lettera: caro Gesù Bambino, per Natale mi porti un altro anno sereno e mediamente privo di stress come quello appena passato? Ti ringrazio. Tuo sinceramente, Giovanni.

-Testamento: lascio i miei libri e i miei fumetti a chi li leggerà. Lascio i miei gatti a chi vorrà loro bene almeno la metà di quel che gli voglio io. Del resto fate cosa volete.

martedì 4 dicembre 2007

Dottor X, Nikki, Sister Mary

Ci sono dischi semplicemente perfetti.
Sono quelli che non ti stancheresti mai di riascoltare, che ricanti dalla prima all'ultima nota ogni volta che li metti su, e, soprattutto, che non invecchiano mai.
Ognuno ha i suoi, per me sono "Hot Rats" di Frank Zappa, "Heaven and Hell" dei Black Sabbath, "Passion and Warfare" di Steve Vai, "Surfin' with the Alien" di Joe Satriani, "Couldn't Stand the Weather" di Stevie Ray Vaughan, "Heavy Weather" dei Weather Report, "2020 Speedball" dei Timoria, "Mantra" dei Ritmo Tribale, "Mlah" dei Negresses Vertes e, ultimo per ordine ma non per importanza, "Operation Mindcrime" dei grandi Queensryche.
Originari di Seattle, grandi innovatori del Metal ben prima dell'arrivo dei concittadini Nirvana, Stone Temple Pilots e Alice in Chain (che si muovevano in direzioni antitetiche alla loro), questo quintetto, in tempi assolutamente non sospetti (nel 1988, ben prima della caduta del muro di Berlino e del crollo dell'URSS), sforna un disco dove parla di servizi segreti deviati, di animi corrotti, della morte dei sentimenti, del controllo dell'informazione e del pericolo del qualunquismo.
Suoni di una pulizia sopraffina, riff e soli mai banali ma che al contempo ti rimangono in testa fin dal primo ascolto (grazie all'abilità compositiva del grande chitarrista Chris De Garmo), testi profondi e impegnati scritti dal cantante Geoff Tate che poi li interpreta con perizia, forte di un'estensione vocale impressionante (la prima volta che ho sentito "Spreading the Desease" sono rimasto a bocca aperta dato che Geoff canta con toni che vanno dal baritono al controtenore), questo album ti trascina senza cadute di tono dal primo secondo all'ultimo, raccontandoti la storia di Nikki, qualunquista contestatore come tanti se ne incontrano che, corrotto dal malvagio Dottor X, si inabissa in una spirale di follia e omicidio fino alla catastrofe finale.
Non c'è dio, solo le cifre stampigliate sulla carta di credito, non c'è amore, solo violenza e possesso, anche Sister Mary, per cui Nikki pare provare qualche sentimento, è una spacciatrice di droga, alla fine nessuno si salverà e Nikki finirà pazzo intrappolato in una cella di manicomio, perseguitato per sempre dal ricordo degli orrori visti e commessi.
L'anno scorso i Queensryche hanno dato alle stampe "Operation Mindcrime II", che, pur essendo inferiore a livello compositivo, completa e aggiorna la storia, senza aggiungere alcun lieto fine: la situazione è cambiata, ma in peggio e la speranza è sempre assente.

"And I raise my head and stare
into the eyes of a stranger.
I always known
that the mirror never lies.
People always turn away
from the eyes of a stranger,
afraid to know
what lies behind the stare"



Qui sotto, il video di "Eyes of a stranger", tratto da youtube:




Nota: il copyright © del video è degli aventi diritto.

lunedì 3 dicembre 2007

The long and winding road

A volte pesa rendersi conto che l'unica via percorribile è quella più difficile e tortuosa.
Certo, l'angoscia che ti prende quando soppesi le alternative e ti accorgi che non fanno per te rafforza i tuoi propositi e ti sostiene durante il cammino.
Ma incontrare ogni tanto un pezzettino in discesa moderata, non sarebbe male.
Per fortuna il fisico è forte e la mente anche, e dispiaceri come questo svaniscono in pochi minuti passati sveglio nel letto, di mattina presto.

sabato 1 dicembre 2007

Stanchezza, pensieri, preoccupazioni.....

Forse ha ragione Claudia, ci vorrebbe un periodo di stacco, di silenzio interiore, per ricalibrarsi.
Speriamo che tutto scorra per il verso giusto e che il temporale passi spruzzandoci solo l'impermeabile, magari di striscio....