venerdì 14 dicembre 2007

SINGLE

"Nell'esistenza da single il desiderio dell'altro (o dell'altra) cresce tanto quanto l'impossibilità di integrare queste persone nell'architettura di una vita che ora è davvero "la propria vita". La vita era riempita dalla non-presenza dell'altro. Ora non è più rimasto alcuno spazio per lui (lei). Tutto respira la resistenza alla solitudine: la pluralità delle relazioni, i diritti che vengono loro garantiti, le abitudini domestiche, l'organizzazione del proprio tempo, il modo di ritirarsi di fronte alle sofferenze dalle quali si è afflitti dietro la facciata. L'equilibrio delicato e attentamente bilanciato di tutti questi elementi è messo in pericolo dal desiderio di coltivare un rapporto a due. Le costruzioni dell'autonomia diventano sbarre che imprigionano nella solitudine. La "propria vita" deve essere meglio protetta, i muri che aiutano a proteggerla dalle lesioni devono essere innalzati." - Ulrich Beck

Mi riconosco totalmente in questo articoletto, tratto dalla Repubblica del 14/12/2007. Le ultime frasi sono malinconiche, ma a me la solitudine piace, la considero un valore aggiunto dell'essere single, perchè ti abitua a fare i conti con te stesso e ad andare sempre avanti. Nella vita, tutto sommato, si è soli sempre, anche in mezzo a una folla.

Nota: il copyright © dell'articolo è degli aventi diritto.

2 commenti:

  1. Sai cosa?
    A me la parola single fa sempre venire in mente una frase comica: "Sono single per scelta. Di un altro!" =)

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  2. @etherea': Una volta per me era esattamente così, ora è differente, quella della "singlitudine" è diventata una scelta di vita; sarà che dopo aver provato l'ebbrezza di convivere, la sola idea di avere un'altra persona in casa mia per più di due ore mi provoca orticaria e conati di vomito :-D

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