martedì 25 dicembre 2012

25 dicembre 2012

Un po' di rabbia sullo sfondo, un problema che dovrò risolvere, ma è stato un Natale bello e insolito.
Auguri...

martedì 18 dicembre 2012

18 dicembre 2012

Da ormai pluriventennale appassionato di Hard Rock e Heavy Metal considero i Motley Crue una delle band del genere che nel bene o nel male bisogna conoscere.
Pur amando la loro musica, comunque, non ho mai provato tanta empatia per il loro stile di vita stradaiolo che trovo un tantinello ipocrita: facile fare il bullo tutto sesso, droga e rock and roll, quando hai le tasche piene di denaro a chili.
Detto questo, avendo letto questa notizia, non posso che esprimere solidarietà e ammirazione per il loro cantante Vince Neil, che dopo anni di stravizi (spesso costruiti ad arte per far parlare di sè) ha dimostrato coraggio e indipendenza di pensiero riguardo al problema della vendita libera delle armi negli Stati Uniti.

English version:
Being an Hard Rock and Heavy Metal fan since more than twenty years, I think that Motley Crue are one of the band that a fan has to know, for good and bad.
Otherwise, even if I love their music, I never was very empathic with their "street lifestyle" because I can't ignore its hypocrisy: it is very easy to act like a bully all for sex, drugs and rock and roll, when your pockets are full with tons of money.
That said, after reading these news I'm absolutely proud to  express sympathy and admiration for Motley Crue's singer Vince Neil: after years of super vices (often built to increase his fame) Vince showed courage and indipendent thinkings about the problem of uncontrolled trade of weapons in U.S.A.

lunedì 3 dicembre 2012

Come sempre in Italia ci facciamo riconoscere...

Renzo Davoli, professore d'informatica dell'Università di Bologna, noto attivista del Software Libero in Italia ha pubblicato una durissima critica alla parte di cultura informatica delle domande per il concorsone finalizzato all'assunzione di nuovi insegnanti.
La riporto pari-pari, perchè mi sembra assolutamente importante:

-------------------------------INIZIO CITAZIONE----------------------------------

Vergognatevi

Chi ha preparato il test di "Competenze Digitali" per il concorsone?
Sono domande inutili, discriminatorie, scritte con linguaggio improprio, con numerosi errori e quasi nulla hanno a che fare con la valutazione del grado di "cultura digitale" dei candidati.
Chi ha preparato il test ha dimostrato di avere di avere scarsa cultura digitale, come è stato possibile che gli sia stata affidata la preparazione di un test per valutare quella degli altri?
Veniamo ai numeri. Su 490 domande:
  • 36 presentano risposte errate di cui
  • 15 hanno errori gravi
  • 94 fanno riferimento a dettagli relativi solo ai sistemi operativi Windows, e quindi discriminatorie verso chi usa altri sistemi operativi (GNU-Linux o MacOS).
  • Compare nelle domande 92 volte la parola Windows, 36 la parola Word, 34 la parola Excel, 12 volte .doc. Il test contiene quindi messaggi pubblicitari. Cita sempre specifici programmi, non concetti o classi di applicazioni. (sarebbe come se in un testo per le scuole guida comparissero sempre le parole Fiat, Panda, Cinquecento).

Questo è l'elenco di tutte le domande con le mie osservazioni e correzioni (basta fare click qui) .
L'autore (gli autori) sembrano ignorare la differenza fra il Web e Internet, fra insieme e sequenza, però sa/sanno perfettamente premere il tasto F5. Non sanno cosa sia il software libero/open source. (Sembra si tratti di persone anziane, nelle risposte compare RPGII, un linguaggio degli anni 70, e questioni relative a modem per la linea commutata, quelli che fischiettavano come i fax negli anni 80-90).
Ho riletto le domande. Le sole che hanno senso per valutare il grado di "competenze digitali" sono ben poche, si contano sulle dita delle mani. Che aridità e ignoranza dimostrano queste domande. Sembra che le "competenze digitali" corrispondano al "saper usare un computer", anzi uno specifico tipo di computer, con uno specifico sistema operativo e specifiche applicazioni.
Mi domando dove al Ministero della "Istruzione" possano aver trovato simili "esperti". Io spero che in pochi all'estero sappiano leggere la lingua Italiana all'estero, queste domande sono una sputtanata al pari dei neutrini nei tunnel.
Ma sono queste le competenze digitali che vogliamo abbiano i docenti della scuola, sono queste che dovrebbero avere anche i professori di latino, quelli di geografia, di filosofia o scienze?
Non sono solo distruttivo, ho preparato anche il mio elenco di domande. Sentite come suonano diversamente:

  • Cosa è l'Informatica?
  • Cosa è un Blog?
  • Cosa è un Wiki?
  • A cosa serve un sevizio di Social Networking?
  • Cosa è un Linguaggio di Programmazione?
  • Cosa è un Algoritmo?
  • Cosa è un Formato di Dato?
  • Cosa è una Licenza d'Uso?
  • Cosa è un Protocollo di Comunicazione?
  • Quale è la differenza fra html e http?
  • Quale è la differenza fra Internet e il Web?
  • Cosa significa Net Neutrality?
  • Quale è la differenza fra Dato e Informazione?
  • Cosa significa "Software Libero"?
  • Cosa è il "Software Proprietario"?
  • Quando un formato di dato viene detto "Aperto" e quando "Libero"?
  • Cosa sono le licenze "Creative Commons"?
  • Cosa è il Digital Divide?
  • E' consentito copiare i programmi?
  • E' consentito fare copia/incolla di immagini e testo da pagine web?
  • Cosa è una Distribuzione di Software?
  • Può un Ente pubblico usare Software Proprietario?
  • Quale è la differenza fra Software e Hardware?
  • Cosa è Wikipedia?
  • E' consentito pubblicare una edizione integrale dei Promessi Sposi sul Web?
  • Cosa si indica con il termine spamming?

A domande come queste può rispondere chiunque, non importa se usa un sistema operativo o un altro. Questi sono concetti, cultura. Sono termini che potete trovare nei giornali o navigando il web. Queste idee fanno parte del "vivere digitale". E' giusto che il concetto di blog sia patrimonio culturale di un professore di Filosofia. Tanti prof. di Filosofia hanno blog personali interessantissimi.
Dalla qualità della selezione del personale docente deriva la qualità della scuola e di conseguenza il grado di cultura delle future generazioni. E' inutile fare manovre e manovrine se poi si butta via la vera ricchezza del paese.
Caro Ministero, questa è una pubblica vergogna, spero che vi si ponga rimedio immediatamente.
Bologna, 02 dicembre 2012.
Renzo Davoli, professore associato di Informatica, Università di Bologna.
(Copyright 2012 Renzo Davoli. Rilasciato con licenza "Verbatim Copying".)

---------------------------------FINE CITAZIONE----------------------------------

sabato 1 dicembre 2012

1 dicembre 2012

Dopo giorni di malattia e dolore fisico, sono le piccole cose quotidiane a dare il senso del ritorno alla normalità: riscoprire il letto come luogo di riposo, portare avanti le faccende di casa lasciate indietro, attardarsi con un cruciverba.
Perfino il pensiero di un sabato lavorativo diventa quasi gradevole...

domenica 18 novembre 2012

17 novembre 2012

A volte la vita è strana, con i suoi colpi di scena e cambi di fronte repentini.
È raro però che il tutto alla fine risulti anche divertente, come invece mi è capitato oggi.

sabato 27 ottobre 2012

27 ottobre 2012

Nonostante l'aria di crisi che si respira dappertutto, Lisbona resta una splendida città, molto vivibile. Ancora una volta ho avuto impressione che per molto aspetti il Portogallo sia un paese più civile del nostro.
In ogni caso, è sempre bello al ritorno ritrovare casa propria...

sabato 6 ottobre 2012

6 ottobre 2012

Pensiero di oggi: "Siamo ragione, sentimento e istinti. Se neghiamo uno di questi aspetti, questo fa disastri. Se ne neghiamo due, quello che rimane ne fa di più."

domenica 16 settembre 2012

16 settembre 2012

Ultima domenica d'estate.
La temperatura è ancora mite, il sole è caldo, ma i brividi che  pungono nelle zone d'ombra ricordano che l'autunno è pronto dietro l'angolo a prendere il posto che gli spetta.
Prepariamoci a resistere, nel chiuso delle nostre case, fino a quando caldo e luce non ci riporteranno di nuovo fuori.

domenica 26 agosto 2012

26 agosto 2012

Dopo la pioggia di ieri il fresco ci ha fatto riposare.
Stamattina ho finalmente potuto chiudere le finestre e fingere che il rumore delle auto fosse lontano lontano...

sabato 25 agosto 2012

mercoledì 22 agosto 2012

22 agosto 2012

Sdraio in veranda, ventilatore, fumetti.
I gatti sono tranquilli.
Più tardi birra.
Domani si ricomincia ma come ultima sera non c'è male.

Buona serata a tutti.

lunedì 20 agosto 2012

20 agosto 2012

Nonostante la malinconia, le preoccupazioni e, soprattutto, la caldazza infamissima, è piacevole essere di nuovo nella propria tana....
Certo, se ci fosse anche il mare non guasterebbe....


sabato 18 agosto 2012

18 agosto 2012

Vorrei sentirmi sempre sereno come stasera.
Vorrei che l'estate non andasse più via.

lunedì 30 luglio 2012

30 luglio 2012

E anche quest'anno ce l'abbiamo fatta, stessa spiaggia, stesso mare.
Viaggio tranquillo, ora pace.

sabato 21 luglio 2012

21 luglio 2012

Dalla finestra vedo una signora anziana, curva, appoggiata a una stampella.
Dal negozio vicino esce un uomo: ha la stessa età e cammina con il bastone. Senza dire una parola la prende per mano e attraversano il cortile.
Chissà se quando avrò la loro età e i loro acciacchi ci sarà qualcuno che mi prenderà per mano...

lunedì 16 luglio 2012

16 luglio 2012

Giornata stupenda, cielo azzurro senza nuvole, venticello fresco che rende perfetta la temperatura, mattinata di lavoro che scorre liscia.
Riesco perfino a fare un riposino pomeridiano, poi esco a fare una corsa e il ginocchio non mi da quasi fastidio.
Poi torno, apro Facebook e leggo un breve post di Alteria: "Riposa in pace Jon Lord!"
E scopro così che tanto per cambiare un altro pezzo della mia vita è sparito....

Ricordiamolo così....



domenica 15 luglio 2012

15 luglio 2012

Stasera c'è molto vento, l'aria è trasparente e profuma di pulito.
Sarebbe bello che spazzasse via un po' di cattiveria dalle coscienze, e un po' di muffa dalle stanze della nostra mente.
Sarebbe bello, sì.....

giovedì 12 luglio 2012

11 luglio 2012

Domani si torna a lavorare.
Qualche giorno di stacco è stato utile comunque per riprendere fiato.
Ci sono cose a cui pensare, vecchie e nuove, ma la colonna sonora è sempre la stessa, e ha il rumore della vita che scorre.
Cavalchiamo l'onda e godiamoci il viaggio.

domenica 24 giugno 2012

24 giugno 2012

Stasera mi sono reso conto di quanto mi manca il silenzio.
Non l'assenza di pensieri, il distacco almeno momentaneo dalle preoccupazioni: negli anni, con tante difficoltà ho imparato a concedermi spazi dove la mente si libera, mi basta un giro in macchina o in scooter, una corsa con la musica giusta nelle orecchie; ciò che mi manca è veramente l'assenza di rumore, almeno per qualche momento della giornata.
E' la sera della partita della Nazionale, nonchè la festa patronale di Torino, en passant anche il mio onomastico: molta gente deve essere confluita in centro, per godersi la visione del calcio sui maxischermi, a cui faranno seguito i fuochi d'artificio; altri sono chiusi in casa da soli o in compagnia, di fronte alla grande arma di distrazione di massa, patrioti solo quando c'è da guardare 11 idioti che disputano un pallone con altrettanti loro pari.
Eppure automobili continuano a passare, vicine, lontane, sento lattine rotolare in strada, quanta gente c'è qui a Torino? Dove va? Cosa fa? Perchè?
La città comincia a starmi veramente stretta, mi piacerebbe spostarmi in luoghi meno trafficati.
Pensavo questa settimana al mondo, all'umanità che crede di esserne il padrone, quando nel migliore dei casi dovrebbe esserne il custode.
L'uomo creatura prediletta di Dio? Forse, ma al massimo come primus inter pares, privilegio dovuto alla possibilità di concepire l'esistenza di un Dio, ma da qui a comportarsi come principi della creazione, ce ne passa. La mancanza di empatia con il resto dei viventi mi disgusta.
Vorrei andare via di qui certe volte, poi mi giro indietro, guardo la mia storia, e capisco che al momento attuale la strada da percorrere è una, senza bivii nè deviazioni. Così mi asciugo la fronte dal sudore e riprendo a camminare, un passo dopo l'altro: chisà che prima o poi non percorra una zona meno rumorosa....

mercoledì 6 giugno 2012

Ray Bradbury

Oggi un altro grande della fantascienza ci ha lasciati.
Cercherò di onorare la sua memoria leggendo "The Martian Chronicles".
Chi non lo conosce ancora approfondisca, ne varrà la pena.

Toxic Tuna: criminale

Qualche giorno fa ho scritto un post dedicato a Ketty Passa, e pertanto non posso esimermi dal diffondere almeno ai miei pochi lettori il video del nuovo singolo della sua band, i Toxic Tuna.
La canzone è allegra e "catchy" quanto basta, ben composta e ben eseguita; il video ha un'ottima regia e un'eccellente fotografia, è autoironico al punto giusto a stemperare in parte un testo duro, che narra di una sofferenza bruciante (anche se a ben vedere, la conclusione è molto molto inquietante).
Ketty è una donna intelligente e, per quel che la conosco, sincera, schietta e coerente; lei e i suoi soci sono musicisti preparati, sanno quel che vogliono, sono completamente padroni del proprio linguaggio e non hanno paura di faticare per promuovere il proprio lavoro, per cui se vi piace il video supportateli, lo meritano.


lunedì 28 maggio 2012

27 maggio 2012

Su Repubblica di oggi c'era un bell'articolo di Stieg Larsson che ho salvato grazie a Evernote.
Da da pensare, così lo condivido a questo link, ovviamente solo a scopo di divulgazione.


mercoledì 16 maggio 2012

martedì 15 maggio 2012

15 maggio 2012

Periodo di lentezza esistenziale, tutto rimane indietro, i libri da leggere, i fumetti che si accumulano dappertutto, le parole crociate, e i post su questo blog...
Sono in sintonia totale coi miei gatti, un posto su un divano dove giacere e riposare è la cosa che più cerco.
E la felicità per le piccole cose viene fuori subdola e corposa, e ti riempie l'animo di vibrazioni positive.
La piccola cosa di stasera? Doubledecker su Rocknrollradio.it, la sua simpaticissima rete di ascoltatori e la sua ipersensibile, deliziosa, folle, ribelle, bellissima e intellettualissima conduttrice Ketty Passa, che non conosco di persona ma a cui penso quasi come fosse un'amica di vecchia data.
Stasera per problemi suoi era arrabbiata col mondo e per sfogarsi, con l'aiuto del pubblico, ha tirato fuori una scaletta di pezzi di una potenza tale che avrebbe spettinato un'istrice: la cosa divertente è che tutte le volte che sento il suo programma alla fine sono in pace col mondo, spero che stasera questo valga anche per lei, almeno un po' di più rispetto a qualche ora fa.
La vita è strana, se si considera che mi trovo a 40 anni e più (dopo tanti anni di pensieri profondi e importanti) a dilettarmi con queste cose così leggere, ma questa stranezza è un valore, se lo si sa apprezzare.
Buonanotte.


martedì 1 maggio 2012

1 maggio 2012

Turno di notte, serata piovosa.
Tanto che non scrivo qui.
Mi sento vuoto, troppe preoccupazioni, troppi problemi noti, sviscerati millimetro per millimetro, fino ad essere sicuri al 100% di essere nelle mani del fato riguardo ad eventuali soluzioni.
Allora la voglia di parlare ti passa, figuriamoci quella di scrivere.
Si naviga a vista in mezzo alla nebbia, anche solo il regolare tran tran quotidiano è considerato una meta desiderabile.
Mi chiudo in me e nelle mie cose, passo pomeriggi di festa in silenzio, solo con le mie letture, poche parole scambiate via chat con mia sorella o con qualche amico davanti a una birra, scherzando, flirtando, facendo finta che sì, in fondo va tutto bene, che tutto è tranquillo, che non ci sono cose di cui preoccuparsi.
Si vive per vivere, non per imparare a farlo, ma a volte anche la quotidianità è una conquista, un bene prezioso di cui andare fieri.

domenica 22 aprile 2012

primavera sul Po


primavera sul Po, originally uploaded by giovanni_bonenti.

martedì 13 marzo 2012

12 marzo 2012

Un mito assoluto non c'è altro da dire....





Mai avrei pensato di ascoltare dal vivo la musica degli Who, cantata inoltre dalla loro storica voce, Roger Daltrey.
La vita è strana ma a volte riserva belle sorprese.

sabato 10 marzo 2012

NoMoreSpeech

I NoMoreSpeech sono una band milanese che da 6 anni calca i palchi del Nord Italia portando avanti un'attività live intensa e accumulando un'esperienza che, col monicker "NoSpeech", li ha portati a vincere l'Heineken Jammin' Festival di Mestre nel 2010 e ad aprire il concerto degli Aerosmith.
Ascoltando il loro primo CD omonimo, è indubbio di trovarsi davanti a quattro musicisti preparati: Roby Fabiani è un batterista preciso, capace di creare figure ritimiche tutt'altro che banali, ma senza dare mai la sensazione di strafare; Nando de Luca è un bassista moderno e poliedrico, in grado di mettere ritmiche funk al servizio di contesti decisamente "heavy", e abile complemento sia del chitarrista nella struttura armonica della musica, sia del batterista nella scansione ritmica; Tony Cordaro è un chitarrista originale, attento ai suoni contemporanei ma con evidenti influenze da parte di grandi del passato (il suo riffing più armonico che ritmico mi ricorda molto da vicino il fraseggio di John Sykes); infine Alteria conferma di essere una grande cantante *rock*, abile nelle note basse, ma con un'estensione verso gli acuti di tutto rispetto, anche se lontana dallo stile lirico tipico delle cantanti hard/heavy attuali (quali Amy Lee, Tarja Turunen o Simone Simons).
Ma quello che a parer mio colpisce dell'album è l'attenzione verso la forma canzone e l'arrangiamento: ogni pezzo è ben costruito, i ritornelli sono di buona presa senza essere banali, ogni canzone ha una sua originalità precisa, pur nell'omogeneità stilistica dell'insieme, e gli arrangiamenti sono curati senza però che l'altissimo livello tecnico prevalga sulla fruibilità del tutto.
Certo, a voler essere pignoli, il "mood" dell'album risente molto dell'influenza di band "alternative" quali i Guano Apes del periodo d'oro (quello dell'album "Don't give me names"), ma Alteria e soci non hanno fatto mai mistero di avere rispetto e passione per la musica di quella band, quindi questo non è necessariamente un difetto: credo che in un prossimo secondo lavoro i NoMoreSpeech avranno l'esperienza e anche la sicurezza di sè necessaria ai fini di presentare al mondo uno stile "proprio" al 100%. 
Infine, anche in previsione di una meritata visibilità internazionale, consiglierei ad Alteria di limare ancora qualche spigolosità di pronuncia Inglese.
Ma nel complesso "NoMoreSpeech" è un lavoro ben scritto e arrangiato, suonato meglio ancora, consigliato a tutti coloro che come me credono in una via italiana al rock duro, e che abbiano voglia di supportare persone oneste e sincere che amano il proprio lavoro e rispettano il proprio pubblico.

giovedì 8 marzo 2012

8 marzo 2012

Un buon modo per rinfrancarsi dopo una giornata faticosa è prendersi 10 minuti per giocare a "tappo e nastro" con la propria gatta. :)

giovedì 1 marzo 2012

1 marzo 2012

Mi viene naturale oggi scrivere qualcosa su Lucio Dalla, considerato che ci ha lasciati, speriamo per andare in un posto migliore....
Lucio è stato la mia prima vera grande passione musicale: ricordo di averlo conosciuto in un filmato di un programma di Renzo Arbore, forse un'edizione di "L'altra domenica", dove eseguiva dal vivo il pezzo "Come è profondo il mare".
Qualche tempo dopo sentii per radio il pezzo "L'anno che verrà", sia cantato da lui che da Loredana Bertè che lo amava a tal punto da farne una "cover" poco tempo dopo la sua uscita durante uno spettacolo televisivo.
Caso vuole che il fratello più grande di un mio amico avesse comprato la musicassetta dell'album "Lucio Dalla" in cui il pezzo era contenuto.
La ottenni in prestito, anzi, mi fu duplicata e la consumai praticamente (me la ricordo ancora, era una C60 della Basf, tutta rossa).
Poi, complice il regalo del giradischi, cominciai a scoprire il passato grazie alle antologie della collana Linea 3 della RCA "Il primo Lucio Dalla", "4 marzo e altre storie", "Quel fenomeno di Lucio Dalla", "Milano, Torino e dintorni".
Continuai a seguirlo assiduamente fino all'album "Viaggi Organizzati", strano, quasi sperimentale dopo il successone "dalla" (anche questo consumato, ascoltato e riascoltato, di cui ricordo ogni singolo verso ogni volta che ne riascolto qualche pezzo).
Poi i gusti cambiarono, e lo persi un po' di vista (con la dorata eccezione di "DallaMorandi").
Ma ogni volta che mi capita di sentire un suo brano alla radio, di quelli della mia giovinezza, lo canto tutto, dall'inizio alla fine.
Manca solo a questo post l'elenco dei miei brani preferiti: una volta erano quelli in cui Lucio parlava d'amore, ora all'ammmmmmmoooore non ci credo più per cui prediligo quelli più bozzettistici, anche onirici, in cui con 4 parole Dalla riesce a sintetizzare una vita.
Ecco un elenco più o meno casuale:
"1999", "Il fiume e la città", "Orfeo bianco", "Un'auto targata TO", "Corso Buenos Aires", "Quale Allegria", "Il coyote", "Stella di mare", "L'ultima luna", "Notte", "La sera dei miracoli", "Meri Luis" (il cui riff di chitarra ai tempi sembrava la variante italiana di "Smoke on the Water"), "Siamo dei", "L'altra parte del mondo", "1993", "Washington", "Il toro".

Sì, manca "Caruso", l'ho scritto prima che non mi piacciono più le canzoni d'amore, e manca anche "L'anno che verrà" bella, ma talmente ottimista che ascoltarla adesso fa male... tanto.

Lucio Dalla (4/3/1943 - 1/3/2012)

Canto l’uomo che è morto
Non il Dio che è risorto
Canto l’uomo infangato
Non il Dio che è lavato.
Canto l’uomo impazzito
Non il Dio rinsavito
Canto l’uomo ficcato
Dentro il chiodo ed il legno.
L’uomo che è tutta una croce
L’uomo senza più voce
L’uomo intirizzito
L’uomo nudo, straziato
L’uomo seppellito.
Canto la rabbia e l’amore
Dell’uomo che è stato vinto
Canto l’uomo respinto
Non l’uomo vincitore.
Canto l’uomo perduto
L’uomo che chiede aiuto
L’uomo che guarda
Nell’acqua del fiume.
Dove l’acqua conduce
l’uomo che accende una luce
o quello che trova la voce.
Canto l’uomo che è morto
non il Dio che è risorto.
Canto l’uomo salvato
non l’uomo sacrificato.
Canto l’uomo risorto.
Non il Dio che è li’ morto.
Canto l’uomo che è solo
Come una freccia
Nel suolo.
L’uomo che vuole lottare
E che non vuole morire.
Canto Andrea del vento
Ragazzo di Crotone
Che si fa avanti e racconta
La sua vita di cafone.
Anch’io sono partito
Piangevo alla stazione
E poi là nella neve
Dove si poteva sperare.
Non c’era l’onda del mare
Là sono arrivato
Anch’io mi sono fermato.
Canto l’uomo che ascolto
Con la voce distesa sul prato
Canto chi vuole tornare
Non chi vuole fuggire.
Canto Andrea che dice :
« Quella era la mia terra,
Adesso la prendo e la mangio»
(Lucio Dalla, Comunista, 1990)

domenica 26 febbraio 2012

26 febbraio 2012

Ogni esperienza è utile e positiva, se non altro perché insegna qualcosa riguardo ai propri limiti. La cosa importante è comprendere, adeguarsi e migliorare, quando possibile.

mercoledì 15 febbraio 2012

Le Olimpiadi? Le voleva Cetto La Qualunque

Le Olimpiadi? Le voleva Cetto La Qualunque:
È ammirevole la paziente costanza con cui una serie di esponenti politici si adoperano per aumentare il discredito goduto presso i cittadini dalla loro categoria.

Nel giorno in cui la Corte costituzionale fa franare l’imbarazzante bugia con cui la vecchia maggioranza aveva tentato di evitare il processo per concussione e prostituzione minorile contro Silvio Berlusconi (“telefonò in Questura nelle sue vesti di premier”, “pensava che la ragazza fosse la nipote di Mubarak”), ecco che un altro folto gruppo di uomini di partito, per lo più targati Pdl, decide di immolare la propria residua (e ormai microscopica) credibilità sull’altare dei giochi olimpici.

I fatti sono noti. Il governo dice no alla candidatura di Roma per le Olimpiadi 2020 e il premier Monti motiva la scelta con un ragionamento di disarmante buonsenso. La situazione finanziaria del Paese è quel che è. I giochi sono una bella cosa, ma costano un patrimonio. Se qualcosa va storto diventano un bagno di sangue e l’Italia in questo momento non può permettersi di mettere a rischio altri soldi dei contribuenti.

La questione doveva finire qui. Anche perché gli italiani sanno benissimo come si sono conclusi la maggior parte dei grandi eventi sportivi degli ultimi 25 anni: colate di cemento, opere non ultimate, mazzette e mafia a gogò. Il tutto con costi che, in molti casi, si sono decuplicati rispetto al previsto.

Se poi qualcuno ha letto i giornali ha scoperto che autorevoli studi economici hanno dimostrato come le ultime cinque edizioni dei giochi “non abbiano mai evidenziato benefici economici a lungo termine”. E che anzi in Grecia maledicono ancora quelli di Atene 2004 dove, secondo un’inchiesta del Daily Mail, 21 sui 22 siti Olimpici sono subito rimasti inutilizzati, mentre per mantenere quelle strutture è stato speso più di mezzo miliardo di euro all’anno.

Insomma le Olimpiadi sono un lusso che uno Stato ancora sull’orlo del default come il nostro deve evitare come la peste. E invece, sprezzanti del ridicolo, immediatamente dopo il no di Monti, le cariatidi della politica, specialiste nei buchi di bilancio, partono subito all’attacco.

Forte delle sue preclare esperienze pre e post Mani pulite, Fabrizio Cicchitto tuona: “La rinuncia a sostenere la candidatura di Roma è un grave errore. Sappiamo benissimo che le Olimpiadi a seconda di come sono impostate e poi gestite possono essere un fattore di sviluppo o invece di dissipazione di risorse. A nostro avviso esistevano tutte le condizioni perché si verificasse la prima di queste due ipotesi”.

L’ex ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli, noto alle cronache per aver nominato a Firenze, su richiesta di un collega di partito, un provveditore alle Opere pubbliche senza requisiti e soprattutto gradito alla cricca di Balducci e Anemone, arriva addirittura alle minacce: “Il Pdl, partito fondamentale per il governo, non può accettare il no di Monti”.

Poi, in ordine sparso, parlano tutti gli altri: dal vicepresidente della regione Lazio, Luciano Ciocchetti (Udc), che si dispera : “Le Olimpiadi sarebbero state un traino per il Paese”; fino al vicepresidente dei deputati Pdl, un incredibile Maurizio Bianconi, secondo cui “ridurre la candidatura di Roma pura questione monetaria e, quel che è più grave, valutarla come “rischio dei denari dei contribuenti”, è spia di una cultura modesta, strabica, meramente economicista, gregaria degli interessi della finanza, antinazionale, perniciosa per la comunità”.

Roba da far impallidire Cetto La Qualunque. Degna di un paese, passato dal declino al degrado, che oggi tenta di non affondare dopo essere stato per anni qualunquemente governato. Povera Italia.

martedì 14 febbraio 2012

14 febbraio 2012

La riflessione sulla vita passata è una cosa che capita quando meno te lo aspetti, te la trovi addosso d'improvviso come un raffreddore, e devi farci i conti.
A me è capitato oggi, non perchè sia la stucchevole festività di San Valentino (che mai ho passato in compagnia femminile, per cui non mi fa nè caldo nè freddo), ma a causa di un programma sui libri trasmesso dal canale RAI Storia (uno di quei pochi canali che non ti fa avere la sensazione che guardare la TV sia una perdita di tempo) cui ho assistito stasera cenando. Venivano presentati numerosi libri in cui per un motivo o per l'altro i protagonisti dovevano fare i conti col proprio vissuto, su ciò che erano rispetto a ciò che pensavano sarebbero stati da giovani. Che la mia mente partisse per la propria strada seguendo quella medesima traccia, è stato quasi un automatismo.
Se penso al ragazzo che ero, alle mie aspettative di allora, la mia vita attuale è molto diversa: vuoi perchè da giovane ero molto conformista senza saperlo, mi vedevo sposato con figli perchè era la cosa che facevano tutti e mi sembrava naturale  seguire quel cammino; vuoi perchè ero tremendamente ingenuo come tutti gli ottimisti, credevo nella bontà dell'uomo, che le cose potessero solo migliorare, ecc. ecc. ecc.
La vita poi mi ha regalato le sue belle badilate sulle gengive, ridimensionandomi da un certo punto di vista, ma costringendomi a interrogarmi quotidianamente su me stesso, e a tirare fuori il mio potenziale.
Ho realizzato la cosa a cui tenevo di più, diventare medico, e sono un professionista dignitoso che cerca di lavorare onestamente e con scrupolo.
Ho fatto cose che non immaginavo avrei fatto, un viaggio in Brasile, scrivere dei racconti, comprarmi un motorino, suonare la chitarra con gli amici in sala prove (anche se la cosa è finita), imparare a farmi capire in lingue che non ho studiato, leggere libri di Fantascienza in Inglese, diventare cintura nera di aikido, divertirmi a correre nel parco vicino a casa.
Non ho una moglie e dei figli perchè sono stato costretto a venire a patti con i miei limiti, ma questo non è un male.
Cerco di essere rispettoso e gentile con il prossimo, non perchè voglia che mi ritorni qualcosa, ma perchè credo fermamente che sia giusto così.
Rispetto a quel che credevo sarei stato mi mancano molte cose, ma tante di più ne ho guadagnate che non avrei mai immaginato di possedere.
Tutto sommato, mi pare di essere una persona migliore di quel che mi sarei aspettato....

giovedì 9 febbraio 2012

NOMORESPEECH: il video di "Think or Feel" in anteprima su Metalitalia.com | Metalitalia.com

Condivido il video volentieri perchè il pezzo è bello, la band spacca, e Alteria oltre a essere brava (e bella) è una persona simpatica e gentile.
In sintesi, se lo meritano.
Il 2 marzo esce il CD (hint) ;)


giovedì 2 febbraio 2012

Siberia

Non so come mai, ma questo video mi sembra che sia adatto a questi giorni....

Il copyright © è degli aventi diritto

martedì 31 gennaio 2012

Buia Adrenalina

Sabato scorso ho comprato il nuovo album dei Lacuna Coil, una delle mie band preferite e da allora l'ho già ascoltato una decina di volte.
Prima di tutto una considerazione: i Lacuna offrono al prezzo con cui altri offrono solo il vinile un "pack" con l'album sia in vinile (di ottima qualità, bello pesante) che in cd.
La foto di copertina è bella, inquietante il giusto, senza essere di cattivo gusto.
La musica è di qualità altissima, l'abilità tecnica dei musicisti è nota, ne ho parlato anch'io qui sopra.
Il tono dell'album però rispetto al precedente "Shallow life" è cambiato: il "dark" del titolo domina, non nel senso del neo-romanticismo tipico del goth-metal, ma di un'atmosfera di fondo triste, sofferta, non pessimista, ma ben lontana dai colori quasi solari del lavoro precedente.
Anche nelle interviste i due vocalist Cristina e Andrea hanno fatto cenno a vicende che in questi anni li hanno toccati nel profondo e che sono entrate almeno di striscio nel processo di composizione dei pezzi (penso ad esempio alla morte di Paul Gray, bassista degli Slipknot, una delle band del compagno di Cristina, il chitarrista James Root).
C'è una speranza al fondo del percorso doloroso dell'album, ma va guadagnata sublimando il male e trasformandolo in positività, questo pare essere il messaggio, ben sintetizzato dalla metafora della "buia adrenalina" del titolo.
I nostri insieme alle composizioni originali propongono inoltre una cover di "Losing my religion" dei REM: nonostante se ne approprino completamente, trasformandolo in una perfetta canzone "stile Lacuna Coil", come già era successo per il pezzo "Enjoy the silence" dei Depeche Mode, questo è il brano dell'album più debole, a mio parere. Ma si tratta di gusti.
L'acquisto è consigliatissimo, non fosse altro per conoscere i rockers italiani più famosi nel mondo, che en passant sono ottimi musicisti, capaci di scrivere canzoni di irresistibile presa, suonate con perizia tecnica impressionante e suoni di potenza assoluta.

domenica 8 gennaio 2012

8 gennaio 2012

Il mio ultimo giorno di ferie.
Un po' di mal di pancia all'idea di tornare al lavoro, ma una giornata calda, limpida e serena costituisce una distrazione sufficiente.

domenica 1 gennaio 2012

1 gennaio 2012

E così l'anno nuovo è arrivato.
Non tedierò i miei quattro lettori con frasi sul 2011 appena concluso né stilerò una lista di buoni propositi anche perché né ho solo uno, vivere, possibilmente con onestà e dignità.
Perciò mi limito a banali ma sinceri auguri di serenità a tutti.
Il cielo terso e l'aria limpida sono utili quando si naviga a vista.