giovedì 1 marzo 2012

1 marzo 2012

Mi viene naturale oggi scrivere qualcosa su Lucio Dalla, considerato che ci ha lasciati, speriamo per andare in un posto migliore....
Lucio è stato la mia prima vera grande passione musicale: ricordo di averlo conosciuto in un filmato di un programma di Renzo Arbore, forse un'edizione di "L'altra domenica", dove eseguiva dal vivo il pezzo "Come è profondo il mare".
Qualche tempo dopo sentii per radio il pezzo "L'anno che verrà", sia cantato da lui che da Loredana Bertè che lo amava a tal punto da farne una "cover" poco tempo dopo la sua uscita durante uno spettacolo televisivo.
Caso vuole che il fratello più grande di un mio amico avesse comprato la musicassetta dell'album "Lucio Dalla" in cui il pezzo era contenuto.
La ottenni in prestito, anzi, mi fu duplicata e la consumai praticamente (me la ricordo ancora, era una C60 della Basf, tutta rossa).
Poi, complice il regalo del giradischi, cominciai a scoprire il passato grazie alle antologie della collana Linea 3 della RCA "Il primo Lucio Dalla", "4 marzo e altre storie", "Quel fenomeno di Lucio Dalla", "Milano, Torino e dintorni".
Continuai a seguirlo assiduamente fino all'album "Viaggi Organizzati", strano, quasi sperimentale dopo il successone "dalla" (anche questo consumato, ascoltato e riascoltato, di cui ricordo ogni singolo verso ogni volta che ne riascolto qualche pezzo).
Poi i gusti cambiarono, e lo persi un po' di vista (con la dorata eccezione di "DallaMorandi").
Ma ogni volta che mi capita di sentire un suo brano alla radio, di quelli della mia giovinezza, lo canto tutto, dall'inizio alla fine.
Manca solo a questo post l'elenco dei miei brani preferiti: una volta erano quelli in cui Lucio parlava d'amore, ora all'ammmmmmmoooore non ci credo più per cui prediligo quelli più bozzettistici, anche onirici, in cui con 4 parole Dalla riesce a sintetizzare una vita.
Ecco un elenco più o meno casuale:
"1999", "Il fiume e la città", "Orfeo bianco", "Un'auto targata TO", "Corso Buenos Aires", "Quale Allegria", "Il coyote", "Stella di mare", "L'ultima luna", "Notte", "La sera dei miracoli", "Meri Luis" (il cui riff di chitarra ai tempi sembrava la variante italiana di "Smoke on the Water"), "Siamo dei", "L'altra parte del mondo", "1993", "Washington", "Il toro".

Sì, manca "Caruso", l'ho scritto prima che non mi piacciono più le canzoni d'amore, e manca anche "L'anno che verrà" bella, ma talmente ottimista che ascoltarla adesso fa male... tanto.

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