venerdì 23 ottobre 2009

Qualche chitarrista che mi piace e perchè

TONY IOMMI (Black Sabbath, Heaven and Hell): uno dei chitarristi che più hanno influenzato i musicisti rock. Non c'è chitarrista hard/heavy che non gli debba qualcosa. E ancora oggi ha un tocco pesante come pochi, nonostante i 60 anni di età in avvicinamento, associato a un suono inconfondibile.

DIMEBAG DARRELL (Pantera): il più grande erede di Tony, l'unico con un tocco e un'originalità paragonabili ai suoi, purtroppo morto troppo presto in un modo troppo stupido. Pezzi come "Unbroken", "This love", "Becoming" sono ancora devastanti oggi a più di 10 anni dalla loro pubblicazione. Da riscoprire.

JOHN NORUM (Europe): l'assolo di "The final countdown", venti secondi sublimi in mezzo a un pezzo che racchiude in se tutto il peggio del rock radiofonico degli anni '80 (va bene, se la gioca con l'orrida "Wind of change" degli Scorpions), che danno la misura di questo eccezionale chitarrista, che dopo l'uscita dagli Europe ha scodellato album di Heavy Rock uno più bello dell'altro, rivelandosi anche cantante assai dotato.

JOHN SYKES (Whitesnake, Blue Murder, Thin Lizzy): era il 1987 e noi diciannovenni di allora fanatici di hard rock fummo investiti da un album eccezionale dei Whitesnake, in cui risaltava il pezzo "Still of the night" dove a un David Coverdale gigione e platealmente Zeppeliniano faceva da contraltare un chitarrista che inanellava riff difficilissimi e assoli veloci ed efficaci. Circa 10 anni dopo un amico mi fece sentire un album dal vivo in cui John Sykes (che aveva lasciato i Whitesnake subito dopo l'uscita del disco di cui sopra) dimostrava di poter suonare il pezzo senza perdere un colpo, cantando nel contempo forse meglio del suo ex vocalist. Un mostro di bravura, troppo sottovalutato.

RICHIE KOTZEN (Mr. Big, Poison, una marea di progetti solisti): Richie Kotzen mi fa arrabbiare, suona benissimo (attualmente, a mio parere, è il migliore in circolazione), canta divinamente, ha una tecnica stellare, può suonare qualsiasi genere di musica dal blues alla fusion più estremista, ha gusto negli arrangiamenti ed in più è anche bello!!! Il suo cd di un paio di anni fa "The return of the Mother Head's Family Reunion" l'ho sentito talmente tante volte da conoscerne a memoria ogni singola nota, ma non mi ha ancora stancato. Imperdibile.

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