martedì 31 gennaio 2012

Buia Adrenalina

Sabato scorso ho comprato il nuovo album dei Lacuna Coil, una delle mie band preferite e da allora l'ho già ascoltato una decina di volte.
Prima di tutto una considerazione: i Lacuna offrono al prezzo con cui altri offrono solo il vinile un "pack" con l'album sia in vinile (di ottima qualità, bello pesante) che in cd.
La foto di copertina è bella, inquietante il giusto, senza essere di cattivo gusto.
La musica è di qualità altissima, l'abilità tecnica dei musicisti è nota, ne ho parlato anch'io qui sopra.
Il tono dell'album però rispetto al precedente "Shallow life" è cambiato: il "dark" del titolo domina, non nel senso del neo-romanticismo tipico del goth-metal, ma di un'atmosfera di fondo triste, sofferta, non pessimista, ma ben lontana dai colori quasi solari del lavoro precedente.
Anche nelle interviste i due vocalist Cristina e Andrea hanno fatto cenno a vicende che in questi anni li hanno toccati nel profondo e che sono entrate almeno di striscio nel processo di composizione dei pezzi (penso ad esempio alla morte di Paul Gray, bassista degli Slipknot, una delle band del compagno di Cristina, il chitarrista James Root).
C'è una speranza al fondo del percorso doloroso dell'album, ma va guadagnata sublimando il male e trasformandolo in positività, questo pare essere il messaggio, ben sintetizzato dalla metafora della "buia adrenalina" del titolo.
I nostri insieme alle composizioni originali propongono inoltre una cover di "Losing my religion" dei REM: nonostante se ne approprino completamente, trasformandolo in una perfetta canzone "stile Lacuna Coil", come già era successo per il pezzo "Enjoy the silence" dei Depeche Mode, questo è il brano dell'album più debole, a mio parere. Ma si tratta di gusti.
L'acquisto è consigliatissimo, non fosse altro per conoscere i rockers italiani più famosi nel mondo, che en passant sono ottimi musicisti, capaci di scrivere canzoni di irresistibile presa, suonate con perizia tecnica impressionante e suoni di potenza assoluta.

domenica 8 gennaio 2012

8 gennaio 2012

Il mio ultimo giorno di ferie.
Un po' di mal di pancia all'idea di tornare al lavoro, ma una giornata calda, limpida e serena costituisce una distrazione sufficiente.

domenica 1 gennaio 2012

1 gennaio 2012

E così l'anno nuovo è arrivato.
Non tedierò i miei quattro lettori con frasi sul 2011 appena concluso né stilerò una lista di buoni propositi anche perché né ho solo uno, vivere, possibilmente con onestà e dignità.
Perciò mi limito a banali ma sinceri auguri di serenità a tutti.
Il cielo terso e l'aria limpida sono utili quando si naviga a vista.