lunedì 28 maggio 2012

27 maggio 2012

Su Repubblica di oggi c'era un bell'articolo di Stieg Larsson che ho salvato grazie a Evernote.
Da da pensare, così lo condivido a questo link, ovviamente solo a scopo di divulgazione.


mercoledì 16 maggio 2012

martedì 15 maggio 2012

15 maggio 2012

Periodo di lentezza esistenziale, tutto rimane indietro, i libri da leggere, i fumetti che si accumulano dappertutto, le parole crociate, e i post su questo blog...
Sono in sintonia totale coi miei gatti, un posto su un divano dove giacere e riposare è la cosa che più cerco.
E la felicità per le piccole cose viene fuori subdola e corposa, e ti riempie l'animo di vibrazioni positive.
La piccola cosa di stasera? Doubledecker su Rocknrollradio.it, la sua simpaticissima rete di ascoltatori e la sua ipersensibile, deliziosa, folle, ribelle, bellissima e intellettualissima conduttrice Ketty Passa, che non conosco di persona ma a cui penso quasi come fosse un'amica di vecchia data.
Stasera per problemi suoi era arrabbiata col mondo e per sfogarsi, con l'aiuto del pubblico, ha tirato fuori una scaletta di pezzi di una potenza tale che avrebbe spettinato un'istrice: la cosa divertente è che tutte le volte che sento il suo programma alla fine sono in pace col mondo, spero che stasera questo valga anche per lei, almeno un po' di più rispetto a qualche ora fa.
La vita è strana, se si considera che mi trovo a 40 anni e più (dopo tanti anni di pensieri profondi e importanti) a dilettarmi con queste cose così leggere, ma questa stranezza è un valore, se lo si sa apprezzare.
Buonanotte.


martedì 1 maggio 2012

1 maggio 2012

Turno di notte, serata piovosa.
Tanto che non scrivo qui.
Mi sento vuoto, troppe preoccupazioni, troppi problemi noti, sviscerati millimetro per millimetro, fino ad essere sicuri al 100% di essere nelle mani del fato riguardo ad eventuali soluzioni.
Allora la voglia di parlare ti passa, figuriamoci quella di scrivere.
Si naviga a vista in mezzo alla nebbia, anche solo il regolare tran tran quotidiano è considerato una meta desiderabile.
Mi chiudo in me e nelle mie cose, passo pomeriggi di festa in silenzio, solo con le mie letture, poche parole scambiate via chat con mia sorella o con qualche amico davanti a una birra, scherzando, flirtando, facendo finta che sì, in fondo va tutto bene, che tutto è tranquillo, che non ci sono cose di cui preoccuparsi.
Si vive per vivere, non per imparare a farlo, ma a volte anche la quotidianità è una conquista, un bene prezioso di cui andare fieri.