domenica 26 febbraio 2012

26 febbraio 2012

Ogni esperienza è utile e positiva, se non altro perché insegna qualcosa riguardo ai propri limiti. La cosa importante è comprendere, adeguarsi e migliorare, quando possibile.

mercoledì 15 febbraio 2012

Le Olimpiadi? Le voleva Cetto La Qualunque

Le Olimpiadi? Le voleva Cetto La Qualunque:
È ammirevole la paziente costanza con cui una serie di esponenti politici si adoperano per aumentare il discredito goduto presso i cittadini dalla loro categoria.

Nel giorno in cui la Corte costituzionale fa franare l’imbarazzante bugia con cui la vecchia maggioranza aveva tentato di evitare il processo per concussione e prostituzione minorile contro Silvio Berlusconi (“telefonò in Questura nelle sue vesti di premier”, “pensava che la ragazza fosse la nipote di Mubarak”), ecco che un altro folto gruppo di uomini di partito, per lo più targati Pdl, decide di immolare la propria residua (e ormai microscopica) credibilità sull’altare dei giochi olimpici.

I fatti sono noti. Il governo dice no alla candidatura di Roma per le Olimpiadi 2020 e il premier Monti motiva la scelta con un ragionamento di disarmante buonsenso. La situazione finanziaria del Paese è quel che è. I giochi sono una bella cosa, ma costano un patrimonio. Se qualcosa va storto diventano un bagno di sangue e l’Italia in questo momento non può permettersi di mettere a rischio altri soldi dei contribuenti.

La questione doveva finire qui. Anche perché gli italiani sanno benissimo come si sono conclusi la maggior parte dei grandi eventi sportivi degli ultimi 25 anni: colate di cemento, opere non ultimate, mazzette e mafia a gogò. Il tutto con costi che, in molti casi, si sono decuplicati rispetto al previsto.

Se poi qualcuno ha letto i giornali ha scoperto che autorevoli studi economici hanno dimostrato come le ultime cinque edizioni dei giochi “non abbiano mai evidenziato benefici economici a lungo termine”. E che anzi in Grecia maledicono ancora quelli di Atene 2004 dove, secondo un’inchiesta del Daily Mail, 21 sui 22 siti Olimpici sono subito rimasti inutilizzati, mentre per mantenere quelle strutture è stato speso più di mezzo miliardo di euro all’anno.

Insomma le Olimpiadi sono un lusso che uno Stato ancora sull’orlo del default come il nostro deve evitare come la peste. E invece, sprezzanti del ridicolo, immediatamente dopo il no di Monti, le cariatidi della politica, specialiste nei buchi di bilancio, partono subito all’attacco.

Forte delle sue preclare esperienze pre e post Mani pulite, Fabrizio Cicchitto tuona: “La rinuncia a sostenere la candidatura di Roma è un grave errore. Sappiamo benissimo che le Olimpiadi a seconda di come sono impostate e poi gestite possono essere un fattore di sviluppo o invece di dissipazione di risorse. A nostro avviso esistevano tutte le condizioni perché si verificasse la prima di queste due ipotesi”.

L’ex ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli, noto alle cronache per aver nominato a Firenze, su richiesta di un collega di partito, un provveditore alle Opere pubbliche senza requisiti e soprattutto gradito alla cricca di Balducci e Anemone, arriva addirittura alle minacce: “Il Pdl, partito fondamentale per il governo, non può accettare il no di Monti”.

Poi, in ordine sparso, parlano tutti gli altri: dal vicepresidente della regione Lazio, Luciano Ciocchetti (Udc), che si dispera : “Le Olimpiadi sarebbero state un traino per il Paese”; fino al vicepresidente dei deputati Pdl, un incredibile Maurizio Bianconi, secondo cui “ridurre la candidatura di Roma pura questione monetaria e, quel che è più grave, valutarla come “rischio dei denari dei contribuenti”, è spia di una cultura modesta, strabica, meramente economicista, gregaria degli interessi della finanza, antinazionale, perniciosa per la comunità”.

Roba da far impallidire Cetto La Qualunque. Degna di un paese, passato dal declino al degrado, che oggi tenta di non affondare dopo essere stato per anni qualunquemente governato. Povera Italia.

martedì 14 febbraio 2012

14 febbraio 2012

La riflessione sulla vita passata è una cosa che capita quando meno te lo aspetti, te la trovi addosso d'improvviso come un raffreddore, e devi farci i conti.
A me è capitato oggi, non perchè sia la stucchevole festività di San Valentino (che mai ho passato in compagnia femminile, per cui non mi fa nè caldo nè freddo), ma a causa di un programma sui libri trasmesso dal canale RAI Storia (uno di quei pochi canali che non ti fa avere la sensazione che guardare la TV sia una perdita di tempo) cui ho assistito stasera cenando. Venivano presentati numerosi libri in cui per un motivo o per l'altro i protagonisti dovevano fare i conti col proprio vissuto, su ciò che erano rispetto a ciò che pensavano sarebbero stati da giovani. Che la mia mente partisse per la propria strada seguendo quella medesima traccia, è stato quasi un automatismo.
Se penso al ragazzo che ero, alle mie aspettative di allora, la mia vita attuale è molto diversa: vuoi perchè da giovane ero molto conformista senza saperlo, mi vedevo sposato con figli perchè era la cosa che facevano tutti e mi sembrava naturale  seguire quel cammino; vuoi perchè ero tremendamente ingenuo come tutti gli ottimisti, credevo nella bontà dell'uomo, che le cose potessero solo migliorare, ecc. ecc. ecc.
La vita poi mi ha regalato le sue belle badilate sulle gengive, ridimensionandomi da un certo punto di vista, ma costringendomi a interrogarmi quotidianamente su me stesso, e a tirare fuori il mio potenziale.
Ho realizzato la cosa a cui tenevo di più, diventare medico, e sono un professionista dignitoso che cerca di lavorare onestamente e con scrupolo.
Ho fatto cose che non immaginavo avrei fatto, un viaggio in Brasile, scrivere dei racconti, comprarmi un motorino, suonare la chitarra con gli amici in sala prove (anche se la cosa è finita), imparare a farmi capire in lingue che non ho studiato, leggere libri di Fantascienza in Inglese, diventare cintura nera di aikido, divertirmi a correre nel parco vicino a casa.
Non ho una moglie e dei figli perchè sono stato costretto a venire a patti con i miei limiti, ma questo non è un male.
Cerco di essere rispettoso e gentile con il prossimo, non perchè voglia che mi ritorni qualcosa, ma perchè credo fermamente che sia giusto così.
Rispetto a quel che credevo sarei stato mi mancano molte cose, ma tante di più ne ho guadagnate che non avrei mai immaginato di possedere.
Tutto sommato, mi pare di essere una persona migliore di quel che mi sarei aspettato....

giovedì 9 febbraio 2012

NOMORESPEECH: il video di "Think or Feel" in anteprima su Metalitalia.com | Metalitalia.com

Condivido il video volentieri perchè il pezzo è bello, la band spacca, e Alteria oltre a essere brava (e bella) è una persona simpatica e gentile.
In sintesi, se lo meritano.
Il 2 marzo esce il CD (hint) ;)


giovedì 2 febbraio 2012

Siberia

Non so come mai, ma questo video mi sembra che sia adatto a questi giorni....

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