venerdì 27 marzo 2009

Non tutta la musica lenta è mielosa

Un video dei grandi Stone Sour, che dimostra come si possano fare pezzi lenti e acustici senza cadere nel mieloso.
E poi Corey Taylor è il miglior cantante dell'era moderna....

lunedì 23 marzo 2009

Springtime

Finalmente il clima mite sta tracimando da oltre i monti.
Era tanto tempo che non lo aspettavo così tanto.

mercoledì 11 marzo 2009

Watchmen

Finalmente il film è uscito e non poteva essere realizzato meglio.
A questo link trovate un breve articolo introduttivo, se non conoscete il libro.
E spero sinceramente che Alan Moore, tra una magia e l'altra, abbia voglia di dare un'occhiata al film, credo che gli piacerebbe.

mercoledì 4 marzo 2009

Una scoperta interessante, ogni tanto...

E' un periodo che mi capita di scoprire cose interessanti qui a Torino.
L'ultima di queste è il caffè Elena di Piazza Vittorio: l'ho evitato per anni, dato che per un bel po' di tempo è stato il ritrovo di fighettume pseudo radical-chic, con l'aria vagamente alternativa da studente fuori corso di lettere e filosofia, e quella parlata gergale da giovani torinesi tamarri (ormai maggioritaria, purtroppo, in questa strana città, unico posto del piemonte dove non si parla il Piemontese insieme all'Italiano) del tipo: "Ehi, minchia, come ti butta?" "Minchia troppo bbEEne!!".
Sono tanti i locali di quel tipo qui a Torino e fortunatamente passano di moda presso la suddetta marmaglia la quale si scoccia delle abitudini ed è sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo: anche il caffè Elena non ha fatto eccezione, e da locale mal frequentato da caciaroni, si è trasformato già da un po' di tempo in quel che era all'origine, ovvero un caffè storico, dall'aria austera e tutto sommato abbastanza accogliente per un orso vecchio stampo come me.
L'occasione si è presentata una decina di giorni fa, ero uscito dal dentista e mi stava passando l'effetto dell'anestesia, con la conseguente sensazione di dolore intenso e bruciante che caratterizza il fenomeno: sono entrato all'Elena, con la mia miglior faccia da rispettabile medico quarantenne, ho chiesto un bicchiere di acqua gasata, ne ho bevuto un sorso e poi ho sciolto in quel che rimaneva la bustina di antidolorifico che mi portavo dietro.
Consumato il tutto mi sono avviato alla cassa per pagare l'acqua ma i gestori mi hanno detto "Non si preoccupi, va bene così.": io sarò fatto all'antica, ma quella cortesia non richiesta mi ha fatto molto piacere.
Per cui l'altra sera sono entrato di nuovo con la scusa di un caffè, anche allo scopo di ripagarli per la loro gentilezza: la miscela non è fra le mie preferite, il Lavazza Blu, ma il caffè esce dalla macchinetta denso al punto giusto, permettendo allo zucchero di galleggiare sulla superficie per una decina di secondi; i camerieri sono sorridenti, educati e gentili; il buffet dell'aperitivo è vario e di aspetto appetitoso; e l'atmosfera è deliziosamente impregnata di tipico understatement torinese vecchio stile.
Inoltre, l'Elena si incrocia curiosamente con l'altra grande scoperta che ho fatto di recente, ovvero che Bruce Sterling, che ritengo uno dei grandissimi della letteratura fantascientifica, è venuto ad abitare qui in città.
Sterling è una di quelle figure che fra gli anni '80 e gli anni '90 hanno aperto nuove porte alla fantascienza impedendole di diventare una stagnante parodia di se stessa come invece la fantasy attuale.
In omaggio a Torino, egli ha scritto un racconto nuovo, pubblicato sul più recente numero della rivista Robot, il 56, in cui piazza Vittorio e l'Elena sono il centro di un multiverso di Italie parallele, di cui la nostra costituisce uno dei rappresentanti più sfigati.
Al di là del tono fortemente ironico del racconto, l'autore riesce egregiamente a far trasparire sia la simpatia per quell'angolo di città, per la cultura e la creatività del recente passato torinese, sia l'antipatia per certe figure che l'intellighenzia e il politicame cittadino continuano, gonfiando il petto come tacchini, a considerare proprie, pur non avendole queste dato nulla, se non qualche luce di rimbalzo sui giornali che si occupano di gossip.
Per cui adesso ho un motivo in più per bazzicare il caffè Elena, metti mai che riesca a scambiare quattro parole con Sterling: sarei proprio curioso di chiedergli per quale motivo ha deciso di stabilirsi in questa città mediocre, stretta fra una pseudo-sinistra fiatiana e una destra clerical-fascio-berlusconiana, magari riesce a darmi qualche speranza per il nostro futuro.
Mi piacerebbe molto, dato che ne ho sempre di meno.