mercoledì 28 maggio 2008

Di nuovo a casa....

Quattro giorni di congresso a Roma.
Albergo a Fiumicino, sede congressuale ultra moderna e hi-tech ma scomoda per chiunque (nuova fiera di Roma): non ho sentito una singola persona che non si lamentasse della distanza, del traffico e, soprattutto, dei prezzi esorbitanti per gli spostamenti in Taxi (la prima sera, Fiumicino-Roma e ritorno: 65 € a viaggio; grazie a Dio, il giorno dopo ho scoperto un servizio di navette a prezzi decisamente più popolari, da un terzo a un quarto della tariffa media dei taxi).
Eppure sono contento: la temperatura media era il mio ideale, 32 gradi, il cielo era azzurro, l'aria intorno al mio albergo profumava di mare e la sera mentre cenavo nelle trattorie sentivo schiamazzare il gabbiani sul Tevere.
E poi il centro di Roma è bellissimo, passeggiare riempie gli occhi, le rovine dell'impero mi mozzano il fiato, sono stato dei minuti interi a guardare il Pantheon, il Colosseo, i Fori a bocca aperta, senza parlare, drogandomi del senso di vertigine che mi davano.
E chi se ne importa se al ritorno l'aereo ha accumulato un'ora e mezza di ritardo e siamo rimasti chiusi sulla pista caldissima con l'aria condizionata che non funzionava: a Roma ci tornerei a passeggiare, a riempirmi gli occhi; magari come unica variante cercherei di portarmi la mia unica droga, i miei gatti. Allora il tutto sarebbe veramente molto vicino alla perfezione.

venerdì 16 maggio 2008

Nuova vittima

Altra vittima dell'ignoranza, questa volta di 6 anni.
Morire di fibrosi cistica è una cosa che mi fa venire i brividi dall'orrore.
Sarà il caso che riflettiamo tutti: chi segue i programmi scolastici per smetterla con la "dittatura umanista" (che non diventi però una scusa per smettere di scrivere in italiano); noi medici che ci rifacciamo ai principi della scienza per capire perchè le persone hanno perso fiducia nella categoria (avrei qualche idea che coinvolge troppa attenzione ai portafogli dei pazienti e troppe anime vendute alla case farmaceutiche); la "gggente" che capisca che se uno si spacca il mazzo per 15-20 anni fino a raggiungere una laurea e una specialità, può essere antipatico, può dirti cose spiacevoli, può essere avido, ma ne sa più di te e forse è meglio che tu segua i suoi consigli; la categoria degli avvocati che si mettano a perseguire questi maledetti ciarlatani, ignoranti e pericolosi e non cerchino di spremere dai tanti medici che fanno onestamente e umilmente il proprio lavoro ogni minima goccia di sangue quando succedono cose spiacevoli (dato che la fortuna è cieca, ma la sfiga ci vede benissimo).

giovedì 15 maggio 2008

mercoledì 14 maggio 2008

Siamo un paese del Terzo Mondo

Siamo un paese di santi, di navigatori, di poeti ma di sicuro non di scienziati, dato che in Italia si considera "cultura" solo l'umanesimo e non la scienza.
Non a caso poi mediconi, iridologi, cartomanti, chiromanti, astrologi, santoni proliferano (facendo girare l'economia cosa tanto cara ai Veltrusconiani che stanno in queste ore consolidando la loro presa del potere).
Non a caso poi succedono cose come questa.

lunedì 12 maggio 2008

Zucchine ripiene come mi ha detto Ale

Ingredienti:
  • 3 zucchine tonde
  • 500 grammi di carne macinata di vitello magra
  • 2 cipolle bianche medie
  • parmigiano grattuggiato in abbondanza
  • pan grattato
  • sale
  • pepe

Tagliate le zucchine a metà, disponetele su un piatto piano, mettete un po' di sale su ogni mezza zucchina e fatele andare nel microonde al massimo per 6-7 minuti.
Mentre le zucchine si scottano affettate le cipolle e disponetele in una padella con olio e cominciate a imbiondirle.
Tirate poi fuori le zucchine dal microonde, svuotatele in modo da ricavare 6 scodelline.
Schiacciate la polpa svuotata con la forchetta e mettetela a soffriggere insieme alle cipolle, a fuoco medio.
Disponete in una insalatiera la carne macinata, salatela, pepatela, aggiungete i 2/3 del formaggio grattuggiato e il soffritto di cipolle e zucchine.
Rimescolate il tutto in modo da amalgamare il più possibile tutti gli ingredienti; con l'impasto riempite le scodelline di zucchina che avrete disposto su una teglia o sulla leccarda del forno, dopo aver praticato un forellino sul fondo di ognuna di esse.
Poi sopra ogni zucchina ripiena mettete un po' del parmigiano avanzato e una spolverata di pan grattato; infilate nel forno che avrete fatto scaldare a 180° e lasciate cuocere mezz'ora.
Risultato da leccarsi i baffi, di cui ringrazio la mia indispensabile sorella.
Come consiglio finale esorto a friggere le cipolle e la polpa di zucchina in olio d'oliva, così la frittura risulterà più profumata.

Salvi anche quest'anno....

E per il terzo anno di fila Gianni De Biasi ha salvato il Torino.
Le lenzuola granata nuove hanno portato bene, dato che ci siamo salvati addirittura con una settimana di anticipo.
Adesso però, caro presidente Cairo, un poco di umiltà in più e lasci lavorare chi sa.

martedì 6 maggio 2008

Felicità...

Una gatta che dorme in braccio tra me e il portatile, l'altro gatto sdraiato vicino a me che ronfa quando lo accarezzo.
La gastrite che stasera si comporta bene e non si fa sentire.
Aveva ragione Trilussa, a volte la felicità è una piccola cosa...

domenica 4 maggio 2008

Back home



Ieri mattina mi alzo, e mentre cambio le lenzuola decido di ascoltare un po' di musica, accendo il computer e metto su l'ultimo album di Richie Kozen: "The return of the mother head family reunion".
Dopo aver messo su la mio lussuosissima parure di lenzuola, federe e copriletto granata, mi appresto a uscire, vado a spegnere il computer e mi accorgo che la Ubuntu Hardy nuova di zecca mi chiede di essere aggiornata: do l'ok, tanto più che tra i vari aggiornamenti c'è il pacchetto del kernel; come d'abitudine apro un terminale per guardare i messaggi durante l'aggiornamento e inorridisco quando proprio mentre si riaggiorna il kernel compare un bel (si fa per dire) "segmentation fault".
Al riavvio il bootloader non vedeva più il kernel (ovviamente).
E allora prendo il DVD della Debian Etch, installo il sistema base (senza alcun problema di riconoscimento e attivazione della partizione LVM direttamente dal debian installer, cosa che mi permette di ricostruire la tabella delle partizioni senza rischiare perdita di dati), risolvo con l'aiuto di Fog (collegato in chat) e di un live cd un piccolo problema di configurazione errata di GRUB, riavvio, aggiorno a testing e siamo a posto.
E con quest'ultimo scherzo il mio "rapporto" con la Ubuntu si esaurisce: a me che non sono l'ultimo degli sprovveduti in fatto di Desktop Linux lo scherzino del "segmentation fault" sull'aggiornamento del kernel è costato un pomeriggio di lavoro, ma un utente "normale" si sarebbe trovato perso, senza possibilità di capire cosa era successo; a rendere ancora più grave la cosa è il fatto che la Ubuntu Hardy è una versione "Long Time Support" e pertanto dovrebbe essere particolarmente curata e ottimizzata per favorire chi usa il computer per la produttività individuale.
Da oggi in poi a chi mi chiede una distribuzione Linux per iniziare consiglierò l'inossidabile Mandriva, o, meglio ancora, la PCLinuxOS (così prende confidenza con apt e poi può passare senza problemi a Debian).