mercoledì 27 agosto 2008

Il "mio" mare...

Il "mio" mare si affaccia su una spiaggia libera bruttarella della Liguria, in un paese nè troppo grande nè troppo piccolo, ed è abbracciato da un grosso golfo che va da Capo Noli all'isola Gallinara.
Lo chiamo "mio" perchè l'ho visto e mi ci sono bagnato tante di quelle volte che lo sento parte di me.
E' da quando avevo 5 anni che mi immergo in questo in questo mare, da quando la mia sorellina aveva un anno e continuava a pulirsi i piedi dalla sabbia, in un pagliaccetto a righine orizzontali bianche e rosse.
Questo tratto di mare ha condiviso con me tanti momenti di gioia (l'esame di terza media, la maturità, la laurea) e mi ha consolato nel momento del bisogno (quando non riuscivo a dare un esame all'università ed ero andato in depressione, quando una fidanzata mi aveva lasciato).
Non ho mai condiviso il "mio" mare con una donna, non ne ho mai avuto l'occasione, e probabilmente lei non capirebbe cosa significa per me.
Non riesco a staccarmi da questo tratto di mare, dal profilo delle nuvole che si stagliano nel cielo superando le piccole montagne alle spalle della piana, dal sole che sorge appena accanto a capo Noli e che tante volte mi ha salutato quest'anno.
Domani andrò via, le ferie sono finite e mi rimane il rimpianto che dovrà passare un'altro anno prima che possa rivedere il "mio" mare.

sabato 23 agosto 2008

Utilizzare signify con Thunderbird/Icedove

Una delle caratteristiche più tipiche del nerd è dotare il proprio account e-mail con cui si gestiscono le attività "nerdose" di un sistema di firme composto da una parte fissa e da una variabile: quest'ultima è costituita da citazioni buffe o profonde che si prendono da archivi pubblici o il cui archivio viene costruito dal nerd stesso progressivamente nel tempo.
Siccome anch'io mi onoro di far parte della categoria dei nerd, non ho potuto esimermi; per costruire la firma la mia scelta è caduta sul programma "signify", in Debian, che ho integrato con un file di citazioni autocostruito.
Il file di citazioni, che chiameremo frasi.txt è costruito nel seguente modo:

% { weight = x
"frase 1"
% | weight = x
"frase 2"
% | weight = x
"frase 3"
% }

Dove la x è un valore numerico intero o con virgola a seconda della frequenza con cui vogliamo che le frasi siano visualizzate nella nostra firma (nel mio file di frasi, ad esempio, x equivale a 1 per tutte le frasi che così hanno pari probabilità di far parte della firma).
Ora bisogna costruire il file con la parte fissa che chiameremo miapartefissa.txt e che va strutturato nel seguente modo:

Pinco Pallino
% include /home/mioutente/frasi.txt

Ora possiamo verificare che tutto sia a posto aprendo un terminale e digitando più volte il comando:

signify --input=/home/mioutente/miapartefissa.txt

Se il comando restituisce a monitor una firma, con la parte variabile ogni volta diversa, siamo a posto.
Se si usano mailer come Sylpheed o Claws-Mail basta impostare nell'apposito campo di firma del nostro account il comando di cui sopra senza bisogno di altri passaggi.
Per Thunderbird/Icedove le cose sono lievemente più complicate, dato che non è possibile assegnare un comando come fosse un file di firma.
Ci viene in aiuto un'estensione di thunderbird chiamata Signature Switch che si può scaricare da qui.
Dopo averla installata ci troveremo nella finestra di composizione del messaggio un menu in "opzioni->signature switch->options": nella finestra che si apre troviamo varie linguette per configurare la firma.
Per poter avere la nostra firma personalizzata con signify è necessario costruire un file bash (che io ho chiamato autofirma.sh) con queste istruzioni:

#!/bin/sh
signify --input=/home/mioutente/miapartefissa.txt > /home/mioutente/firmalinux1

Dopo averlo salvato rendiamolo eseguibile con il comando:

chmod a+x autofirma.sh

Ora, nella finestra di configurazione di Signature Switch apriamo la linguetta contrassegnata con la dicitura "Advanced"; qui nella voce "Pre load executable" spuntiamo la voce "Use this executable" e segnamo come eseguibile da utilizzare il nostro file bash autofirma.sh.
Adesso, aprendo la finestra "Main" facciamo clik su "new" a destra: nella finestra che si aprirà selezioniamo nella riga "path" il file firmalinux1 che viene prodotto dal nostro file bash, poi salviamo e chiudiamo.
Ora, tutti i nostri account in cui non sarà stato selezionato un file di firma "statico" nella finestra di impostazione degli account utilizzeranno la nostra firma prodotta da signify.

La scrittura di questo how-to non sarebbe mai stata possibile senza l'aiuto di Federico di Gregorio che mi ha spiegato come utilizzare signify e come costruire i file di citazione.


domenica 17 agosto 2008

A metà delle ferie

Mancano 2 settimane alla fine delle ferie.
L'aria è diventata pungente al mattino, come sempre dopo ferragosto, ma per fortuna il bel tempo tiene: speriamo che sia di buon auspicio per l'anno che viene.
Buoni propositi per l'autunno-inverno?
  • continuare a correre 3 volte alla settimana
  • continuare a usare la bici tutte le volte che posso
  • cercare di stare sereno il più possibile in attesa del ritorno della bella stagione
  • cercare di essere un po' meno pigro
  • suonare di più
Se ne realizzo la metà, posso considerarmi contento.

giovedì 7 agosto 2008

Come quando leggevo Sandokan

Una delle cose irrinunciabili che faccio quando sono in ferie è seguire la cronaca dei viaggi di Paolo Rumiz su Repubblica.
Ho iniziato ad essere suo appassionato lettore nel 2004, la prima estate dopo un periodo complicato e difficile: Rumiz mi aiutò a riconciliarmi col mondo raccontando del suo viaggio lungo l'Italia in treno, sulle linee secondarie della ferrovia, i cosiddetti "rami secchi" che la nostra azienda "Trenitalia" ha deciso di tagliare, poco importa se in questo modo si incrementa il traffico su gomma.
L'anno successivo, strano ma più tranquillo, Rumiz mi portò a scoprire le rive dell'Adriatico, inseguendo in barca a vela le rotte di Veneziani e Turchi fino alla fatale Lepanto, raccontando gli stati Slavi, l'Albania, la Romania, la Grecia e le isole dello Ionio, la vita, i pensieri, i paesaggi e gli orizzonti di quel mare con le sue spiagge tanto lunghe da sembrare infinite.
Nel 2006, Rumiz viaggiò con una vecchia 500 raccontandoci la colonna vertebrale d'Italia, l'Appennino, percorso lungo tutte le strade più piccole e tortuose, narrando storie di paesaggi e persone fuori dalle grandi vie del traffico, sempre più rari.
L'anno scorso, l'idea geniale, ripercorrere il cammino che portò Annibale coi suoi elefanti da Tunisi alla conquista dell'Italia, scoprendo quanto ancora vivo in certe zone è il ricordo di quell'impresa che oggi pare incredibile.
Quest'anno è iniziata la narrazione di un viaggio lungo il confine orientale dell'Europa, dalle terre del sole a mezzanotte e dei resti del socialismo reale, fino a Istanbul.
Rumiz ha una scrittura, attenta, pulita, grammaticalmente impeccabile, ma al contempo, vivace, partecipata, autentica.
Leggendo i suoi articoli viaggio lungo le vie di questo Salgari al contrario che visita ogni singolo luogo che racconta e ce ne trasmette voci, musiche, orizzonti e sensazioni.
E ora, se mai qualcuno di importante di Repubblica leggesse per ventura queste righe: a quando la pubblicazione in volume dei suoi viaggi precedenti?

domenica 3 agosto 2008

In ferie...

Dopo un'ultima settimana di lavoro che definire infuocata è un eufemismo, finalmente sono in ferie.
Ho già letto due quotidiani in spiaggia, fatto due cruciverba, salutato gli amici.
Il cielo è azzurro, il mare è piatto.
Buone vacanze :)