Questa sera di fine anno nasce sotto un buon auspicio, dato che, mentre scrivo, sto assistendo a un bel programma su Fabrizio De André su uno dei migliori canali TV esistenti, RAINews24.
Ora è il caso di fare un attimo di mente locale:
- dolce per la cena: comprato
- capelli: lavati
- gatti: nutriti
- genitori: al cinema
- sorella: con amici
Fino a qui tutto a posto, posso uscire tranquillo.
Grazie a chi mi ha sopportato in questo 2007, grazie a chi mi ha dato buoni consigli, grazie a chi mi ha convinto a prendere Iside per far compagnia a Teo, grazie a chi mi ha fatto compagnia fino ad ora, a chi me ne fa, a chi me ne farà.
Grazie anche a chi mi ha rotto le palle, gli chiedo cortesemente di evitare repliche con l'anno nuovo :-D
A tutti, comunque e perunque, buon anno 2008.
Ci si risente l'anno prossimo...
Il blog di Giovanni Bonenti, diario di bordo di un navigatore consapevole.
lunedì 31 dicembre 2007
domenica 30 dicembre 2007
Penultima sera dell'anno
In questi giorni grigiastri, il silenzio è un po' più pesante da tollerare.
Forse perchè i pensieri corrono un po' a caso e a volte rievocano problemi che vorresti lasciar fuori dalla testa fino al giorno dopo, rovinandoti l'umore.
Per fortuna il tutto dura poco, per fortuna negli anni hai sviluppato la capacità di creare una rete di legami a cui appoggiarti quando c'è bisogno di rompere il silenzio con qualche parola in libertà.
Per fortuna bastano poche parole, mezzo sorriso, un saluto, per lasciarsi alle spalle il rumore dei pensieri molesti.
Forse perchè i pensieri corrono un po' a caso e a volte rievocano problemi che vorresti lasciar fuori dalla testa fino al giorno dopo, rovinandoti l'umore.
Per fortuna il tutto dura poco, per fortuna negli anni hai sviluppato la capacità di creare una rete di legami a cui appoggiarti quando c'è bisogno di rompere il silenzio con qualche parola in libertà.
Per fortuna bastano poche parole, mezzo sorriso, un saluto, per lasciarsi alle spalle il rumore dei pensieri molesti.
venerdì 28 dicembre 2007
Una strana mattina
Stanotte ho l'impressione di aver dormito male, mi sono svegliato con una lieve sensazione di disagio a livello dello stomaco, ma mi sento più riposato di ieri mattina.
Forse ieri avevo ancora i postumi della lieve influenza fatta tra lunedì sera e martedì. In più la visita alla nonna e agli altri parenti a Santo Stefano è sempre molto piacevole dal punto di vista umano ma molto stancante dal punto di vista fisico: sarà che non sono a casa mia per cui mi è difficile rilassarmi, sarà che i cuginetti sono belli e simpatici ma sono vivaci come tutti i bambini (grazie a Dio, Alessandra era in "zia Ale mood" per cui se li è sciroppati lei), sarà che farsi 240 Km andata e ritorno in poco più di 11 ore è faticoso di per sè, anche se non guidi.
Sia come sia, oggi sto meglio di ieri, mi sento perfino il naso libero per la prima volta da più di un anno ed è una bella sensazione.
Mi pareva perfino che facesse meno freddo stamattina.
Adesso chiudo gli occhi e mi godo questo momento, prima che passi del tutto.
Forse ieri avevo ancora i postumi della lieve influenza fatta tra lunedì sera e martedì. In più la visita alla nonna e agli altri parenti a Santo Stefano è sempre molto piacevole dal punto di vista umano ma molto stancante dal punto di vista fisico: sarà che non sono a casa mia per cui mi è difficile rilassarmi, sarà che i cuginetti sono belli e simpatici ma sono vivaci come tutti i bambini (grazie a Dio, Alessandra era in "zia Ale mood" per cui se li è sciroppati lei), sarà che farsi 240 Km andata e ritorno in poco più di 11 ore è faticoso di per sè, anche se non guidi.
Sia come sia, oggi sto meglio di ieri, mi sento perfino il naso libero per la prima volta da più di un anno ed è una bella sensazione.
Mi pareva perfino che facesse meno freddo stamattina.
Adesso chiudo gli occhi e mi godo questo momento, prima che passi del tutto.
giovedì 27 dicembre 2007
Auguri a tutti...
...pur se in ritardo.
La stanchezza perdura, nonostante l'abbondante numero di ore dormite durante le feste.
Stamattina la sveglia ha fatto l'effetto di un blocco di ghiaccio che è precipitato direttamente sul sacco scrotale.
Ma fa lo stesso, verranno tempi migliori, passerà 'sto freddo e le giornate torneranno ad allungarsi.
La cosa bella dell'inverno è che quando arriva sai che dopo pochi mesi tornano la primavera e l'ora legale.
Oggi devo preparare la reflex.
La stanchezza perdura, nonostante l'abbondante numero di ore dormite durante le feste.
Stamattina la sveglia ha fatto l'effetto di un blocco di ghiaccio che è precipitato direttamente sul sacco scrotale.
Ma fa lo stesso, verranno tempi migliori, passerà 'sto freddo e le giornate torneranno ad allungarsi.
La cosa bella dell'inverno è che quando arriva sai che dopo pochi mesi tornano la primavera e l'ora legale.
Oggi devo preparare la reflex.
sabato 22 dicembre 2007
Il bicchiere mezzo pieno...
Il periodo difficoltoso perdura, ma, per fortuna, questo fine settimana ce l'ho tutto per me.
Cene, pranzi, molto sonno, qualche lettura, i miei gatti.
E se domani non fa tanto freddo vado anche a correre....
Cene, pranzi, molto sonno, qualche lettura, i miei gatti.
E se domani non fa tanto freddo vado anche a correre....
giovedì 20 dicembre 2007
TIME
Time di questa settimana mette in copertina Putin come uomo dell'anno.
Considerato che predecessori del bel Vladimir sono stati anche Hitler e Bush, direi che è il caso di fare gli scongiuri...
Considerato che predecessori del bel Vladimir sono stati anche Hitler e Bush, direi che è il caso di fare gli scongiuri...
mercoledì 19 dicembre 2007
Qualcosa su cui riflettere
Lo speciale Nathan Never in edicola in questi giorni per i tipi di Sergio Bonelli Editore contiene una classica storia del personaggio, una sorta di poliziotto privato del futuro: una apparente casuale sequenza di avvenimenti che lo porta a scoperchiare un vaso di Pandora fatto di malattie indotte, collusioni tra scienza e industria, mancanza di etica e preponderanza assoluta del profitto.
La cosa interessante, almeno per me, è che il tutto riguarda l'ambito medico.
Certo, è facile scorgere nella trama alcune teorie complottiste che poco riscontro hanno nella pratica clinica quotidiana, ma lo sfondo ideologico è assolutamente condivisibile, con la sua denuncia dello strapotere delle multinazionali del farmaco che strangolano i sistemi sanitari del mondo intero (quelle stesse multinazionali che si rifiutano di vendere farmaci salvavita al terzo mondo a prezzi differenti di quelli del primo mondo, invocando la sacralità del "mercato", e che strepitano come delle suore alla visione del primo film porno della loro vita, quando i governi di alcuni paesi autorizzano la violazione dei brevetti per non farsi strangolare e per consentire alla propria popolazione di sopravvivere).
So bene che a buona parte dei miei colleghi, imbevuti nel mito della "libera professione", queste cose non interessano o anzi, condividono il punto di vista delle multinazionali, ma i fantaccini che, come me, credono ancora che la Sanità debba essere un servizio creatore di salute e non un'azienda che sforna prestazioni, dovrebbero leggersi questa storia, dato che darebbe loro modo di riflettere su come la merda attuale del sistema, lo strapotere dei "contabili" negli ospedali, la privatizzazione progressiva in nome della cosiddetta "efficienza aziendale", la sempre minore possibilità di lavorare serenamente guadagnando il giusto, noi medici ce la siamo voluta e ce la vogliamo ancora facendo coltivare il nostro ego ipertrofico dalle lusinghe, ovviamente interessate, dei rappresentanti.
La cosa interessante, almeno per me, è che il tutto riguarda l'ambito medico.
Certo, è facile scorgere nella trama alcune teorie complottiste che poco riscontro hanno nella pratica clinica quotidiana, ma lo sfondo ideologico è assolutamente condivisibile, con la sua denuncia dello strapotere delle multinazionali del farmaco che strangolano i sistemi sanitari del mondo intero (quelle stesse multinazionali che si rifiutano di vendere farmaci salvavita al terzo mondo a prezzi differenti di quelli del primo mondo, invocando la sacralità del "mercato", e che strepitano come delle suore alla visione del primo film porno della loro vita, quando i governi di alcuni paesi autorizzano la violazione dei brevetti per non farsi strangolare e per consentire alla propria popolazione di sopravvivere).
So bene che a buona parte dei miei colleghi, imbevuti nel mito della "libera professione", queste cose non interessano o anzi, condividono il punto di vista delle multinazionali, ma i fantaccini che, come me, credono ancora che la Sanità debba essere un servizio creatore di salute e non un'azienda che sforna prestazioni, dovrebbero leggersi questa storia, dato che darebbe loro modo di riflettere su come la merda attuale del sistema, lo strapotere dei "contabili" negli ospedali, la privatizzazione progressiva in nome della cosiddetta "efficienza aziendale", la sempre minore possibilità di lavorare serenamente guadagnando il giusto, noi medici ce la siamo voluta e ce la vogliamo ancora facendo coltivare il nostro ego ipertrofico dalle lusinghe, ovviamente interessate, dei rappresentanti.
lunedì 17 dicembre 2007
Dirty love
La musica della seconda metà del ventesimo secolo ha avuto tanti buoni interpreti e creativi, ma un solo genio: Frank Zappa.
Ottantuno album in poco più di vent'anni di carriera, talent scout di musicisti allucinanti quali Terry Bozzio, Warren Cuccurullo, Steve Vai, Mike Keneally, libero pensatore, ostile a qualsiasi forma di censura (ha fatto perfino un album con un suo intervento contro la censura al Congresso degli Stati Uniti: Frank Zappa meets the mothers of prevention) ha scritto musica che ancora oggi suona avanti, modernissima, scritta "domani".
Girando per la rete ho trovato un video di un suo pezzo (tratto dal primo concerto in memoria, quello che si può trovare nell'album Zappa's Universe) suonato e cantato da Mike Keneally, Steve Vai e Dweezil Zappa, figlio di Frank e valentissimo chitarrista.
Nota: il copyright © del video è degli aventi diritto.
Ottantuno album in poco più di vent'anni di carriera, talent scout di musicisti allucinanti quali Terry Bozzio, Warren Cuccurullo, Steve Vai, Mike Keneally, libero pensatore, ostile a qualsiasi forma di censura (ha fatto perfino un album con un suo intervento contro la censura al Congresso degli Stati Uniti: Frank Zappa meets the mothers of prevention) ha scritto musica che ancora oggi suona avanti, modernissima, scritta "domani".
Girando per la rete ho trovato un video di un suo pezzo (tratto dal primo concerto in memoria, quello che si può trovare nell'album Zappa's Universe) suonato e cantato da Mike Keneally, Steve Vai e Dweezil Zappa, figlio di Frank e valentissimo chitarrista.
Nota: il copyright © del video è degli aventi diritto.
domenica 16 dicembre 2007
Dicono che stanotte nevicherà...
Giornata polare, temperatura intorno a zero gradi, che contrasta col cielo terso e il sole dorato che c'è stato tutto il giorno.
Quando sono uscito di casa per andare a lavorare il cielo si stava rannuvolando ed è prevista la neve per domani.
Basta che mi faccia arrivare a casa dall'ospedale, poi faccia il tempo che vuole: ho messo il piumone nel letto e le lenzuola pulite.
Uno dei (pochi) vantaggi del lavorare di notte è il fatto che il mattino dopo si dorme mentre gli altri lavorano.
E se nevica, si dormirà ancora meglio.
Non vedo l'ora....
Quando sono uscito di casa per andare a lavorare il cielo si stava rannuvolando ed è prevista la neve per domani.
Basta che mi faccia arrivare a casa dall'ospedale, poi faccia il tempo che vuole: ho messo il piumone nel letto e le lenzuola pulite.
Uno dei (pochi) vantaggi del lavorare di notte è il fatto che il mattino dopo si dorme mentre gli altri lavorano.
E se nevica, si dormirà ancora meglio.
Non vedo l'ora....
venerdì 14 dicembre 2007
SINGLE
"Nell'esistenza da single il desiderio dell'altro (o dell'altra) cresce tanto quanto l'impossibilità di integrare queste persone nell'architettura di una vita che ora è davvero "la propria vita". La vita era riempita dalla non-presenza dell'altro. Ora non è più rimasto alcuno spazio per lui (lei). Tutto respira la resistenza alla solitudine: la pluralità delle relazioni, i diritti che vengono loro garantiti, le abitudini domestiche, l'organizzazione del proprio tempo, il modo di ritirarsi di fronte alle sofferenze dalle quali si è afflitti dietro la facciata. L'equilibrio delicato e attentamente bilanciato di tutti questi elementi è messo in pericolo dal desiderio di coltivare un rapporto a due. Le costruzioni dell'autonomia diventano sbarre che imprigionano nella solitudine. La "propria vita" deve essere meglio protetta, i muri che aiutano a proteggerla dalle lesioni devono essere innalzati." - Ulrich Beck
Mi riconosco totalmente in questo articoletto, tratto dalla Repubblica del 14/12/2007. Le ultime frasi sono malinconiche, ma a me la solitudine piace, la considero un valore aggiunto dell'essere single, perchè ti abitua a fare i conti con te stesso e ad andare sempre avanti. Nella vita, tutto sommato, si è soli sempre, anche in mezzo a una folla.
Nota: il copyright © dell'articolo è degli aventi diritto.
Mi riconosco totalmente in questo articoletto, tratto dalla Repubblica del 14/12/2007. Le ultime frasi sono malinconiche, ma a me la solitudine piace, la considero un valore aggiunto dell'essere single, perchè ti abitua a fare i conti con te stesso e ad andare sempre avanti. Nella vita, tutto sommato, si è soli sempre, anche in mezzo a una folla.
Nota: il copyright © dell'articolo è degli aventi diritto.
giovedì 13 dicembre 2007
Flashback
Stasera sono stanco come non mi sentivo da tanto tempo.
Speriamo che 'sto periodo di merda passi in fretta: non temo i cambiamenti, ma comincio a essere troppo vecchio e troppo poco paziente per affrontare le transizioni.
Oggi niente corsa, stasera DVD, gatti e divano.
Speriamo che il tutto vada meglio domani.
Speriamo che 'sto periodo di merda passi in fretta: non temo i cambiamenti, ma comincio a essere troppo vecchio e troppo poco paziente per affrontare le transizioni.
Oggi niente corsa, stasera DVD, gatti e divano.
Speriamo che il tutto vada meglio domani.
mercoledì 12 dicembre 2007
Le fate le abbiamo anche noi.
Dopo Alicia Keys, ieri i benemeriti Linus e Nicola Savino hanno ospitato nel loro programma mattutino "Deejay chiama Italia" su Radio Deejay una delle tre-quattro voci femminili più belle della musica italiana: Giorgia.
Donna, almeno apparentemente, semplice, si presenta alla gente per quello che è, con i propri difetti, un trucco molto leggero e soprattutto una spontaneità naturale, una forte autoironia che, ai miei occhi, la rendono particolarmente affascinante.
Ho molto apprezzato poi, in quest'era in cui si tende a coprire i propri difetti sotto strati di silicone e tossina botulinica, il suo ultimo video "parlo con te", dove la regia inquadra particolari del suo viso e del suo corpo (un occhio con un capillare in evidenza, le labbra con le prime rughe intorno, le mani lievemente ossute con le vene turgide) in maniera impietosa, a sottolineare che Giorgia è una persona vera, che invecchia come tutti e come tale è ormai una donna di più di trent'anni, fiera di esserlo.
Per la mia visione delle cose questa mancanza di mediazione, questa volontà di non nascondere la propria fragilità e la propria caducità, è un grandissimo pregio, dato che dimostra un'attenzione all'essere piuttosto che non all'apparire.
Giorgia, se mai leggerai queste righe, sappi che ti apprezzo anche per le tue rughine intorno alla bocca, anzi mi piaci ancora di più ora che le hai mostrate; la cosa non ti cambierà la vita, ma spero ti faccia piacere.
Nota: la foto di Giorgia è Copyright © 1999-2007 Elemedia S.p.A. Tutti i diritti riservati Radio Deejay
Donna, almeno apparentemente, semplice, si presenta alla gente per quello che è, con i propri difetti, un trucco molto leggero e soprattutto una spontaneità naturale, una forte autoironia che, ai miei occhi, la rendono particolarmente affascinante.
Ho molto apprezzato poi, in quest'era in cui si tende a coprire i propri difetti sotto strati di silicone e tossina botulinica, il suo ultimo video "parlo con te", dove la regia inquadra particolari del suo viso e del suo corpo (un occhio con un capillare in evidenza, le labbra con le prime rughe intorno, le mani lievemente ossute con le vene turgide) in maniera impietosa, a sottolineare che Giorgia è una persona vera, che invecchia come tutti e come tale è ormai una donna di più di trent'anni, fiera di esserlo.
Per la mia visione delle cose questa mancanza di mediazione, questa volontà di non nascondere la propria fragilità e la propria caducità, è un grandissimo pregio, dato che dimostra un'attenzione all'essere piuttosto che non all'apparire.
Giorgia, se mai leggerai queste righe, sappi che ti apprezzo anche per le tue rughine intorno alla bocca, anzi mi piaci ancora di più ora che le hai mostrate; la cosa non ti cambierà la vita, ma spero ti faccia piacere.
Nota: la foto di Giorgia è Copyright © 1999-2007 Elemedia S.p.A. Tutti i diritti riservati Radio Deejay
martedì 11 dicembre 2007
Universal Century, anno 79
La settimana scorsa è uscito il primo cofanetto della mitica serie animata Mobile Suit Gundam.
La serie era stata trasmessa da Tele Montecarlo tanti anni fa (quasi trenta credo) e non era mai stata portata a conclusione dato che i buontemponi che ne avevano commissionato la versione Italiana avevano ben pensato di non pagare i diritti alla casa madre giapponese.
Famosissimo per il mecha design che ha cambiato l'animazione giapponese e ha influenzato la grafica di mezzo mondo, la serie comunque ha il suo punto di forza nelle trame mature e adulte.
Nonostante Gundam sia dal punto di vista grafico in tutto e per tutto un'armatura da Samurai esattamente come i progenitori Mazinger Z, Great Mazinger, Goldrake e c., la trama non parla della lotta dei buoni contro le forze del male (siano esse mostri meccanici preistorici, demoni dell'inferno, o alieni sanguinari) ma parla di esseri umani in guerra. I robottoni non sono più supereroi giganti, ma macchine da guerra al pari dei caccia e dei carri armati.
E la guerra viene presentata per quello che è, una cosa sporca e sanguinaria che travolge come pedine gli esseri umani da una parte e dall'altra del fronte.
Imperdibile.
La serie era stata trasmessa da Tele Montecarlo tanti anni fa (quasi trenta credo) e non era mai stata portata a conclusione dato che i buontemponi che ne avevano commissionato la versione Italiana avevano ben pensato di non pagare i diritti alla casa madre giapponese.
Famosissimo per il mecha design che ha cambiato l'animazione giapponese e ha influenzato la grafica di mezzo mondo, la serie comunque ha il suo punto di forza nelle trame mature e adulte.
Nonostante Gundam sia dal punto di vista grafico in tutto e per tutto un'armatura da Samurai esattamente come i progenitori Mazinger Z, Great Mazinger, Goldrake e c., la trama non parla della lotta dei buoni contro le forze del male (siano esse mostri meccanici preistorici, demoni dell'inferno, o alieni sanguinari) ma parla di esseri umani in guerra. I robottoni non sono più supereroi giganti, ma macchine da guerra al pari dei caccia e dei carri armati.
E la guerra viene presentata per quello che è, una cosa sporca e sanguinaria che travolge come pedine gli esseri umani da una parte e dall'altra del fronte.
Imperdibile.
domenica 9 dicembre 2007
Al peggio non c'è limite
Solidarietà a Daniele Luttazzi.
Quel che gli è successo l'altra sera sfata il mito che nel mondo lercio delle grandi televisioni ci sia ancora qualcuno con la schiena dritta che non ha paura di prendersi qualche grana pur di difendere la libertà di espressione.
Spero solo che gli avvocati di Daniele facciano un mazzo così al padrone di La7 e ai suoi galoppini.
Quel che gli è successo l'altra sera sfata il mito che nel mondo lercio delle grandi televisioni ci sia ancora qualcuno con la schiena dritta che non ha paura di prendersi qualche grana pur di difendere la libertà di espressione.
Spero solo che gli avvocati di Daniele facciano un mazzo così al padrone di La7 e ai suoi galoppini.
sabato 8 dicembre 2007
Imperdonabile dimenticanza
Nel post sui Queensryche di qualche giorno fa ho dimenticato di includere nell'elenco dei miei album "perfetti" l'eccezionale "Hysteria" dei Def Leppard.
Uscito nel 1987 con quattro anni di ritardo rispetto al precedente "Pyromania", anche a causa di un terribile incidente che aveva coinvolto il batterista Rick Allen, questo album coniuga potenza, song-writing sopraffino, suoni di una pulizia cristallina.
Ogni traccia di questo disco è un "hit-single", dai riff indimenticabili.
A dimostrazione ecco il video di uno dei pezzi strappamutande supremi, "Love bites" (da non confondere col pezzo omonimo e quasi contemporaneo dei Judas Priest), il cui riff di chitarra durante il chorus frantumerebbe anche della biancheria intima in maglia di acciaio:
Un album da (ri)scoprire.
Nota: il copyright © del video è degli aventi diritto.
Uscito nel 1987 con quattro anni di ritardo rispetto al precedente "Pyromania", anche a causa di un terribile incidente che aveva coinvolto il batterista Rick Allen, questo album coniuga potenza, song-writing sopraffino, suoni di una pulizia cristallina.
Ogni traccia di questo disco è un "hit-single", dai riff indimenticabili.
A dimostrazione ecco il video di uno dei pezzi strappamutande supremi, "Love bites" (da non confondere col pezzo omonimo e quasi contemporaneo dei Judas Priest), il cui riff di chitarra durante il chorus frantumerebbe anche della biancheria intima in maglia di acciaio:
Un album da (ri)scoprire.
Nota: il copyright © del video è degli aventi diritto.
Nuovo meme, autoinflitto: penitenza
Prendo spunto da un post sul blog di Christian Surchi per autoinfliggermi un nuovo meme:
-Dire: vorrei dire che ne ho le palle piene della gente che prende in giro e ha pure la boria di trattarti da fesso, come se tu non fossi in grado di capire (assessori, politici, primari, direttori ecc.). Signori, purtroppo il potere non ve lo posso strappare di dosso lasciandovi sanguinanti come tanto mi piacerebbe, ma almeno abbiate la compiacenza di evitare le ipocrisie, non nascondetevi dietro paroloni, sarete meno fastidiosi.
-Fare: mi piacerebbe fare un bel 6 al Superenalotto, così potrei lavorare per puro piacere senza l'idea che se mi rompo le scatole non ho di che portare a casa la pagnotta a fine mese. Ma la vedo grigia, non fosse altro per il fatto che io al Superenalotto non ci gioco :-D.
-Baciare: troppe donne bacerei in questo momento, molte di queste con parecchia lingua (per citare Pieraccioni, nel suo film più divertente), ma siccome allo stato attuale si parla in tutti i casi di sogni, almeno sogno che valga la pena: bacerei Kylie Minogue vestita come nel video di "Can't get you out of my head" ;-).
-Lettera: caro Gesù Bambino, per Natale mi porti un altro anno sereno e mediamente privo di stress come quello appena passato? Ti ringrazio. Tuo sinceramente, Giovanni.
-Testamento: lascio i miei libri e i miei fumetti a chi li leggerà. Lascio i miei gatti a chi vorrà loro bene almeno la metà di quel che gli voglio io. Del resto fate cosa volete.
-Dire: vorrei dire che ne ho le palle piene della gente che prende in giro e ha pure la boria di trattarti da fesso, come se tu non fossi in grado di capire (assessori, politici, primari, direttori ecc.). Signori, purtroppo il potere non ve lo posso strappare di dosso lasciandovi sanguinanti come tanto mi piacerebbe, ma almeno abbiate la compiacenza di evitare le ipocrisie, non nascondetevi dietro paroloni, sarete meno fastidiosi.
-Fare: mi piacerebbe fare un bel 6 al Superenalotto, così potrei lavorare per puro piacere senza l'idea che se mi rompo le scatole non ho di che portare a casa la pagnotta a fine mese. Ma la vedo grigia, non fosse altro per il fatto che io al Superenalotto non ci gioco :-D.
-Baciare: troppe donne bacerei in questo momento, molte di queste con parecchia lingua (per citare Pieraccioni, nel suo film più divertente), ma siccome allo stato attuale si parla in tutti i casi di sogni, almeno sogno che valga la pena: bacerei Kylie Minogue vestita come nel video di "Can't get you out of my head" ;-).
-Lettera: caro Gesù Bambino, per Natale mi porti un altro anno sereno e mediamente privo di stress come quello appena passato? Ti ringrazio. Tuo sinceramente, Giovanni.
-Testamento: lascio i miei libri e i miei fumetti a chi li leggerà. Lascio i miei gatti a chi vorrà loro bene almeno la metà di quel che gli voglio io. Del resto fate cosa volete.
martedì 4 dicembre 2007
Dottor X, Nikki, Sister Mary
Ci sono dischi semplicemente perfetti.
Sono quelli che non ti stancheresti mai di riascoltare, che ricanti dalla prima all'ultima nota ogni volta che li metti su, e, soprattutto, che non invecchiano mai.
Ognuno ha i suoi, per me sono "Hot Rats" di Frank Zappa, "Heaven and Hell" dei Black Sabbath, "Passion and Warfare" di Steve Vai, "Surfin' with the Alien" di Joe Satriani, "Couldn't Stand the Weather" di Stevie Ray Vaughan, "Heavy Weather" dei Weather Report, "2020 Speedball" dei Timoria, "Mantra" dei Ritmo Tribale, "Mlah" dei Negresses Vertes e, ultimo per ordine ma non per importanza, "Operation Mindcrime" dei grandi Queensryche.
Originari di Seattle, grandi innovatori del Metal ben prima dell'arrivo dei concittadini Nirvana, Stone Temple Pilots e Alice in Chain (che si muovevano in direzioni antitetiche alla loro), questo quintetto, in tempi assolutamente non sospetti (nel 1988, ben prima della caduta del muro di Berlino e del crollo dell'URSS), sforna un disco dove parla di servizi segreti deviati, di animi corrotti, della morte dei sentimenti, del controllo dell'informazione e del pericolo del qualunquismo.
Suoni di una pulizia sopraffina, riff e soli mai banali ma che al contempo ti rimangono in testa fin dal primo ascolto (grazie all'abilità compositiva del grande chitarrista Chris De Garmo), testi profondi e impegnati scritti dal cantante Geoff Tate che poi li interpreta con perizia, forte di un'estensione vocale impressionante (la prima volta che ho sentito "Spreading the Desease" sono rimasto a bocca aperta dato che Geoff canta con toni che vanno dal baritono al controtenore), questo album ti trascina senza cadute di tono dal primo secondo all'ultimo, raccontandoti la storia di Nikki, qualunquista contestatore come tanti se ne incontrano che, corrotto dal malvagio Dottor X, si inabissa in una spirale di follia e omicidio fino alla catastrofe finale.
Non c'è dio, solo le cifre stampigliate sulla carta di credito, non c'è amore, solo violenza e possesso, anche Sister Mary, per cui Nikki pare provare qualche sentimento, è una spacciatrice di droga, alla fine nessuno si salverà e Nikki finirà pazzo intrappolato in una cella di manicomio, perseguitato per sempre dal ricordo degli orrori visti e commessi.
L'anno scorso i Queensryche hanno dato alle stampe "Operation Mindcrime II", che, pur essendo inferiore a livello compositivo, completa e aggiorna la storia, senza aggiungere alcun lieto fine: la situazione è cambiata, ma in peggio e la speranza è sempre assente.
Qui sotto, il video di "Eyes of a stranger", tratto da youtube:
Nota: il copyright © del video è degli aventi diritto.
Sono quelli che non ti stancheresti mai di riascoltare, che ricanti dalla prima all'ultima nota ogni volta che li metti su, e, soprattutto, che non invecchiano mai.
Ognuno ha i suoi, per me sono "Hot Rats" di Frank Zappa, "Heaven and Hell" dei Black Sabbath, "Passion and Warfare" di Steve Vai, "Surfin' with the Alien" di Joe Satriani, "Couldn't Stand the Weather" di Stevie Ray Vaughan, "Heavy Weather" dei Weather Report, "2020 Speedball" dei Timoria, "Mantra" dei Ritmo Tribale, "Mlah" dei Negresses Vertes e, ultimo per ordine ma non per importanza, "Operation Mindcrime" dei grandi Queensryche.
Originari di Seattle, grandi innovatori del Metal ben prima dell'arrivo dei concittadini Nirvana, Stone Temple Pilots e Alice in Chain (che si muovevano in direzioni antitetiche alla loro), questo quintetto, in tempi assolutamente non sospetti (nel 1988, ben prima della caduta del muro di Berlino e del crollo dell'URSS), sforna un disco dove parla di servizi segreti deviati, di animi corrotti, della morte dei sentimenti, del controllo dell'informazione e del pericolo del qualunquismo.
Suoni di una pulizia sopraffina, riff e soli mai banali ma che al contempo ti rimangono in testa fin dal primo ascolto (grazie all'abilità compositiva del grande chitarrista Chris De Garmo), testi profondi e impegnati scritti dal cantante Geoff Tate che poi li interpreta con perizia, forte di un'estensione vocale impressionante (la prima volta che ho sentito "Spreading the Desease" sono rimasto a bocca aperta dato che Geoff canta con toni che vanno dal baritono al controtenore), questo album ti trascina senza cadute di tono dal primo secondo all'ultimo, raccontandoti la storia di Nikki, qualunquista contestatore come tanti se ne incontrano che, corrotto dal malvagio Dottor X, si inabissa in una spirale di follia e omicidio fino alla catastrofe finale.
Non c'è dio, solo le cifre stampigliate sulla carta di credito, non c'è amore, solo violenza e possesso, anche Sister Mary, per cui Nikki pare provare qualche sentimento, è una spacciatrice di droga, alla fine nessuno si salverà e Nikki finirà pazzo intrappolato in una cella di manicomio, perseguitato per sempre dal ricordo degli orrori visti e commessi.
L'anno scorso i Queensryche hanno dato alle stampe "Operation Mindcrime II", che, pur essendo inferiore a livello compositivo, completa e aggiorna la storia, senza aggiungere alcun lieto fine: la situazione è cambiata, ma in peggio e la speranza è sempre assente.
"And I raise my head and stare
into the eyes of a stranger.
I always known
that the mirror never lies.
People always turn away
from the eyes of a stranger,
afraid to know
what lies behind the stare"
into the eyes of a stranger.
I always known
that the mirror never lies.
People always turn away
from the eyes of a stranger,
afraid to know
what lies behind the stare"
Qui sotto, il video di "Eyes of a stranger", tratto da youtube:
Nota: il copyright © del video è degli aventi diritto.
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lunedì 3 dicembre 2007
The long and winding road
A volte pesa rendersi conto che l'unica via percorribile è quella più difficile e tortuosa.
Certo, l'angoscia che ti prende quando soppesi le alternative e ti accorgi che non fanno per te rafforza i tuoi propositi e ti sostiene durante il cammino.
Ma incontrare ogni tanto un pezzettino in discesa moderata, non sarebbe male.
Per fortuna il fisico è forte e la mente anche, e dispiaceri come questo svaniscono in pochi minuti passati sveglio nel letto, di mattina presto.
Certo, l'angoscia che ti prende quando soppesi le alternative e ti accorgi che non fanno per te rafforza i tuoi propositi e ti sostiene durante il cammino.
Ma incontrare ogni tanto un pezzettino in discesa moderata, non sarebbe male.
Per fortuna il fisico è forte e la mente anche, e dispiaceri come questo svaniscono in pochi minuti passati sveglio nel letto, di mattina presto.
sabato 1 dicembre 2007
Stanchezza, pensieri, preoccupazioni.....
Forse ha ragione Claudia, ci vorrebbe un periodo di stacco, di silenzio interiore, per ricalibrarsi.
Speriamo che tutto scorra per il verso giusto e che il temporale passi spruzzandoci solo l'impermeabile, magari di striscio....
Speriamo che tutto scorra per il verso giusto e che il temporale passi spruzzandoci solo l'impermeabile, magari di striscio....
martedì 27 novembre 2007
Stanco...
Tanto sonno, poca voglia di lavorare...
Ora mi metto un po' sul divano insieme ai gatti e finisco di vedere CSI.
Vediamo se qualcuno mi cerca in Jabber...
Peraltro, oggi durante la corsa mi sono ascoltato l'ultimo album dei Gotthard, "Domino Effect", hard rock dalla Svizzera, con suoni moderni di altissima qualità, e belle canzoni ben scritte e suonate ancora meglio.
Consigliatissimo.
Ora mi metto un po' sul divano insieme ai gatti e finisco di vedere CSI.
Vediamo se qualcuno mi cerca in Jabber...
Peraltro, oggi durante la corsa mi sono ascoltato l'ultimo album dei Gotthard, "Domino Effect", hard rock dalla Svizzera, con suoni moderni di altissima qualità, e belle canzoni ben scritte e suonate ancora meglio.
Consigliatissimo.
lunedì 26 novembre 2007
Io non suonerò a Sun City!!!
Signori, l'unico supergruppo degno di questo nome, gli Artists United Against Apartheid.
Un pezzo con un groove irresistibile, e il cui intro di tromba è suonato nientepopodimeno che dall'immenso Miles Davis.
E poi, Little Steven, Bruce Springsteen, Hall & Oates, Michael Monroe degli Hanoi Rocks, George Clinton, Jimmy Cliff, Pat Benatar, Grandmaster Flash, Afrika Bambaata, Bonnie Raitt, Bob Dylan, Jackson Browne, Lou Reed, Ringo Starr col figlio Zak Starkey, Run DMC, Peter Gabriel, Nona Hendryx, Joey Ramone, Bernard Edwards, Philip Bayley, Sarah Jane Morris, Pete Townshend e altri ancora che non sono stato capace di riconoscere.
Signore e signori, allacciate le cinture, scordatevi le lacrimucce di "Do they know it's Christmas" e le melensaggini di "We are the world", qui la musica tira secchissimi calci nel culo a tutti e le immagini del video che mostrano gli scontri razziali sono un serio pugno nelle parti basse.
Di quei pugni che fanno male, ma sono molto molto utili per capire come gira il mondo, perchè l'apartheid in Sud Africa è storia, grazie a Dio, ma in altri posti del mondo la musica è tutt'altro che differente.
Nota: il copyright © del video è degli aventi diritto.
Un pezzo con un groove irresistibile, e il cui intro di tromba è suonato nientepopodimeno che dall'immenso Miles Davis.
E poi, Little Steven, Bruce Springsteen, Hall & Oates, Michael Monroe degli Hanoi Rocks, George Clinton, Jimmy Cliff, Pat Benatar, Grandmaster Flash, Afrika Bambaata, Bonnie Raitt, Bob Dylan, Jackson Browne, Lou Reed, Ringo Starr col figlio Zak Starkey, Run DMC, Peter Gabriel, Nona Hendryx, Joey Ramone, Bernard Edwards, Philip Bayley, Sarah Jane Morris, Pete Townshend e altri ancora che non sono stato capace di riconoscere.
Signore e signori, allacciate le cinture, scordatevi le lacrimucce di "Do they know it's Christmas" e le melensaggini di "We are the world", qui la musica tira secchissimi calci nel culo a tutti e le immagini del video che mostrano gli scontri razziali sono un serio pugno nelle parti basse.
Di quei pugni che fanno male, ma sono molto molto utili per capire come gira il mondo, perchè l'apartheid in Sud Africa è storia, grazie a Dio, ma in altri posti del mondo la musica è tutt'altro che differente.
Nota: il copyright © del video è degli aventi diritto.
Va bene il talento, però....
Appena finito di assistere al concerto di Amy Winehouse su AllMusic: la ragazza è diventata famosa per un motivo tormentone che risuona da quest'estate, cantato con un vocione profondo e molto, molto particolare.
Però.... azzz, 'sta donna canta tutte le canzoni alla stessa maniera, mangiandosi le parole in vocalizzi mezzo-sguaiati, con un effetto assai monotono alla lunga, dato che le melodie paiono indistinguibili l'una dall'altra.
Oddio, c'è di molto molto molto peggio (chi ha detto Britney Spears?), il livello è alto, ma Amy, amica mia, c'era una signora che si chiamava Stevie Nicks che faceva furore una ventina di anni fa, sia da sola che con i Fleetwood Mac versione 2.0, e cantava come canti tu ma molto meglio, con più calore e più colore.
Amy, sei giovane, non ti fermare, studia, puoi fare di più, metti via il parruccone stile anni '60, lavati quel trucco troppo pesante: prendi la tua collezione di dischi, riascoltati tutta Janis Joplin, poi riascoltati la Stevie di cui sopra, e poi Mahalia Jackson, Sarah Vaughan, poi magari Ann Wilson, Melissa Etheridge, Bonnie Raitt.
E poi prenditi il giusto per meditare; sono sicuro che alla fine spaccherai il culo al mondo.
Amy sei troppo giovane e brava per essere già così tanto paracula.
Però.... azzz, 'sta donna canta tutte le canzoni alla stessa maniera, mangiandosi le parole in vocalizzi mezzo-sguaiati, con un effetto assai monotono alla lunga, dato che le melodie paiono indistinguibili l'una dall'altra.
Oddio, c'è di molto molto molto peggio (chi ha detto Britney Spears?), il livello è alto, ma Amy, amica mia, c'era una signora che si chiamava Stevie Nicks che faceva furore una ventina di anni fa, sia da sola che con i Fleetwood Mac versione 2.0, e cantava come canti tu ma molto meglio, con più calore e più colore.
Amy, sei giovane, non ti fermare, studia, puoi fare di più, metti via il parruccone stile anni '60, lavati quel trucco troppo pesante: prendi la tua collezione di dischi, riascoltati tutta Janis Joplin, poi riascoltati la Stevie di cui sopra, e poi Mahalia Jackson, Sarah Vaughan, poi magari Ann Wilson, Melissa Etheridge, Bonnie Raitt.
E poi prenditi il giusto per meditare; sono sicuro che alla fine spaccherai il culo al mondo.
Amy sei troppo giovane e brava per essere già così tanto paracula.
domenica 25 novembre 2007
Ma porcaputt....
Ora, va bene alzarsi e scoprire che l'arteria ad alto tasso di scorrimento del traffico in cui abiti è invasa dal tuo lato da un mercatino di cianfrusaglie di cui non sapevi assolutamente nulla, se riesci comunque a uscire con la macchina e andare a fare quello che dovevi fare.
Ma quando torni stanco da una bella corsa in campagna sotto un tiepido sole di novembre, ti sdrai sul divano e scopri che a 10 metri dalle tue finestre c'è un cazzo di pianolaio che sciorina con voce da Mino Reitano con la raucedine il peggio della canzone "itagliana" (dai Pooh più retrivi, al Renato Zero più retorico, passando per Jimmy Fontana, e concedendosi un tocco di internazionalità con l'orrida "My way" di Frank Sinatra) la misura si colma in fretta.
Amico, se dopo stasera ti verrà una paralisi selettiva che ti impedirà di cantare la totalità del tuo orrido repertorio, sappi che è colpa mia. Sarà la volta buona che scoprirai che esiste un mondo di buona musica, anche romantica, nel blues, nel rock, nel soul e forse la tua intelligenza ne gioverà: diversamente, amico, ci sono tanti campi da zappare, tante patate da raccogliere, tanti terreni da dissodare, non rimarrai certo privo di lavoro e non strazierai più orecchie e coglioni alle persone dotate di buon gusto.
E ritieniti fortunato, dato che ti risparmio la diarrea lunga e dolorosa che di solito allego in bonus alle persone che mi fanno incazzare, mi sento magnanimo dato che non hai in repertorio nulla di Gigi D'Alessio.
Ma quando torni stanco da una bella corsa in campagna sotto un tiepido sole di novembre, ti sdrai sul divano e scopri che a 10 metri dalle tue finestre c'è un cazzo di pianolaio che sciorina con voce da Mino Reitano con la raucedine il peggio della canzone "itagliana" (dai Pooh più retrivi, al Renato Zero più retorico, passando per Jimmy Fontana, e concedendosi un tocco di internazionalità con l'orrida "My way" di Frank Sinatra) la misura si colma in fretta.
Amico, se dopo stasera ti verrà una paralisi selettiva che ti impedirà di cantare la totalità del tuo orrido repertorio, sappi che è colpa mia. Sarà la volta buona che scoprirai che esiste un mondo di buona musica, anche romantica, nel blues, nel rock, nel soul e forse la tua intelligenza ne gioverà: diversamente, amico, ci sono tanti campi da zappare, tante patate da raccogliere, tanti terreni da dissodare, non rimarrai certo privo di lavoro e non strazierai più orecchie e coglioni alle persone dotate di buon gusto.
E ritieniti fortunato, dato che ti risparmio la diarrea lunga e dolorosa che di solito allego in bonus alle persone che mi fanno incazzare, mi sento magnanimo dato che non hai in repertorio nulla di Gigi D'Alessio.
sabato 24 novembre 2007
Yaaaaaaaawwwnnnnnnn.........
Notte da tregenda in PS (non si capisce come mai ma le cose peggiorano man mano che passa il tempo).
Per fortuna bastano un letto e due gatti da tenere vicini per rimettersi completamente in sesto (o quasi).
Ora ho voglia di Qebab...
Per fortuna bastano un letto e due gatti da tenere vicini per rimettersi completamente in sesto (o quasi).
Ora ho voglia di Qebab...
mercoledì 21 novembre 2007
Prove tecniche di oligarchia
Finalmente Berlusconi l'ha fatto, ha litigato con Fini che minacciava di oscurarlo come leader della coalizione dei post-fascisti / ultraliberisti e ora i due sono lì che litigano come due mamme di finaliste di miss Italia.
La cosa preoccupante è il silenzio assordante del centro-sinistra, o meglio, di quell'obbrobrio politico che è il PD, il cui leader per annunciato plebiscito, Walter Veltroni, è lì alla finestra che valuta se gli è più utile allearsi col Cavaliere (che bello, un post-comunista e un finanziere che raccatta dietro di se tutta la crème del neofascismo nazionale, nipotina del duce compresa), oppure con il duo Fini-Casini (un post-comunista, un post-fascista, un post-democristiano che assicura anche la benedizione del Vaticano, manca solo il Post-it e poi siamo a posto).
E tutti a farneticare di "sistema proporzionale alla tedesca" onde mettere in atto quella "grande alleanza" (che peraltro in Germania inizia a traballare pesantemente dopo un paio di anni scarsi) che permetta al ceto parassita dei privilegiati di continuare a lucrare sul lavoro altrui (non a caso il boss di Confindustria, il Montezuma di Italia '90, è lì che guarda soddisfatto le manovre dei nostri politicanti da 29 denari) mentre tutti gli altri avranno un peggioramento effettivo della propria qualità di vita, senza distinzione.
Il tutto con il beneplacito del principale nemico commerciale dell'Europa, gli Stati Uniti, che non hanno neanche bisogno di sparare per esportare da noi il loro "american way of life" del put, dato che facciamo tutto da soli, da bravi pecoroni, per compiacerli.
Signori, lo so che non ve ne importa nulla, ma sappiate che mi procurate un senso di ribrezzo e di nausea acuto con la vostra ipocrisia.
Almeno non riempitevi la bocca più con le parole "diritti" o "libertà", dite che vi interessa salvaguardare la grana dei vostri grandi elettori che vi permettono di mantenere le vostre poltroncine dandovi accesso a quel "potere" che soddisfa il vostro ego ipertrofico: farete una figura migliore.
Tanto non siete dei buoni politici, nel senso nobile del termine, siete dei politicanti da strapazzo, banderuole sventolanti pronte a girarsi al primo cambio di direzione della corrente d'aria.
La cosa preoccupante è il silenzio assordante del centro-sinistra, o meglio, di quell'obbrobrio politico che è il PD, il cui leader per annunciato plebiscito, Walter Veltroni, è lì alla finestra che valuta se gli è più utile allearsi col Cavaliere (che bello, un post-comunista e un finanziere che raccatta dietro di se tutta la crème del neofascismo nazionale, nipotina del duce compresa), oppure con il duo Fini-Casini (un post-comunista, un post-fascista, un post-democristiano che assicura anche la benedizione del Vaticano, manca solo il Post-it e poi siamo a posto).
E tutti a farneticare di "sistema proporzionale alla tedesca" onde mettere in atto quella "grande alleanza" (che peraltro in Germania inizia a traballare pesantemente dopo un paio di anni scarsi) che permetta al ceto parassita dei privilegiati di continuare a lucrare sul lavoro altrui (non a caso il boss di Confindustria, il Montezuma di Italia '90, è lì che guarda soddisfatto le manovre dei nostri politicanti da 29 denari) mentre tutti gli altri avranno un peggioramento effettivo della propria qualità di vita, senza distinzione.
Il tutto con il beneplacito del principale nemico commerciale dell'Europa, gli Stati Uniti, che non hanno neanche bisogno di sparare per esportare da noi il loro "american way of life" del put, dato che facciamo tutto da soli, da bravi pecoroni, per compiacerli.
Signori, lo so che non ve ne importa nulla, ma sappiate che mi procurate un senso di ribrezzo e di nausea acuto con la vostra ipocrisia.
Almeno non riempitevi la bocca più con le parole "diritti" o "libertà", dite che vi interessa salvaguardare la grana dei vostri grandi elettori che vi permettono di mantenere le vostre poltroncine dandovi accesso a quel "potere" che soddisfa il vostro ego ipertrofico: farete una figura migliore.
Tanto non siete dei buoni politici, nel senso nobile del termine, siete dei politicanti da strapazzo, banderuole sventolanti pronte a girarsi al primo cambio di direzione della corrente d'aria.
martedì 20 novembre 2007
Luttazzi e il PD
Mi ero perso questo post sul blog di Christian Surchi.
Rimedio e lo cito.
Neanche da dire che sottoscrivo al 1000% (no, non è un refuso).
Grazie a Christian e grazie a Daniele Luttazzi, che dimostra che non tutte le persone di spettacolo hanno fatto dell'egocentrismo, del paraculismo e dell'incoerenza la propria bandiera.
Meglio pochi ma buoni? Non so, ma insieme a Daniele mi sento almeno in buona compagnia.
Rimedio e lo cito.
Neanche da dire che sottoscrivo al 1000% (no, non è un refuso).
Grazie a Christian e grazie a Daniele Luttazzi, che dimostra che non tutte le persone di spettacolo hanno fatto dell'egocentrismo, del paraculismo e dell'incoerenza la propria bandiera.
Meglio pochi ma buoni? Non so, ma insieme a Daniele mi sento almeno in buona compagnia.
domenica 18 novembre 2007
Un film da rivedere, da conoscere, da diffondere....
Come da programma ieri sera mi sono concesso pace, divano e DVD, ma invece di dedicarmi alla terza stagione di Babylon 5, ho ripescato un vecchio film di Fantascienza, "2022 i sopravvissuti", pessima resa italiana del titolo originale "Soylent green".
In una terra futura assai vicina la popolazione mondiale è cresciuta senza controllo, le riserve di cibo sono ridotte all'osso, l'inquinamento dilaga, le specie animali sono quasi completamente estinte e la forbice tra ricchi e poveri è larga come un abisso (primi brividi, eh?).
In una New York popolata da 40.000.000 di persone, più della metà delle quali disoccupate e senza fissa dimora, il detective Robert Thorn (interpretato dal fascistone Charlton Heston), insieme al suo "uomo libro" Solomon Roth (il grande Edward G. Robinson, nella sua ultima interpretazione, dato che morirà di cancro pochi giorni dopo la fine delle riprese), indaga sull'omicidio di un alto dirigente della Soylent, la multinazionale produttrice del cibo più diffuso.
L'indagine li porterà a scoprire una cospirazione dovuta al fatto che la situazione mondiale non è disperata come si pensava.... è peggio ancora.
Privo di finale edificante, come spesso usava nella cinematografia di fantascienza degli anni '70, "2022" andrebbe diffuso nelle scuole perchè contiene molti spunti di riflessione quanto mai attuali, oggi che parole come "sviluppo sostenibile" o addirittura "decrescita" risuonano sempre più spesso.
Notevole l'interpretazione di Heston che prende il suo classico personaggio "all-american" tutto fucile, frontiera e cazzo duro (già usato nei primi due film della serie "Planet of the Apes" e in "The Omega man") e lo evolve in uno sconfitto totale, che si muove come una marionetta in balia di eventi più grandi di lui e il cui sacrificio sarà assolutamente inutile in un mondo che corre a gran velocità verso il baratro dell'autodistruzione.
Consigliatissimo a tutte le persone con un cervello funzionante in mezzo alle orecchie.
In una terra futura assai vicina la popolazione mondiale è cresciuta senza controllo, le riserve di cibo sono ridotte all'osso, l'inquinamento dilaga, le specie animali sono quasi completamente estinte e la forbice tra ricchi e poveri è larga come un abisso (primi brividi, eh?).
In una New York popolata da 40.000.000 di persone, più della metà delle quali disoccupate e senza fissa dimora, il detective Robert Thorn (interpretato dal fascistone Charlton Heston), insieme al suo "uomo libro" Solomon Roth (il grande Edward G. Robinson, nella sua ultima interpretazione, dato che morirà di cancro pochi giorni dopo la fine delle riprese), indaga sull'omicidio di un alto dirigente della Soylent, la multinazionale produttrice del cibo più diffuso.
L'indagine li porterà a scoprire una cospirazione dovuta al fatto che la situazione mondiale non è disperata come si pensava.... è peggio ancora.
Privo di finale edificante, come spesso usava nella cinematografia di fantascienza degli anni '70, "2022" andrebbe diffuso nelle scuole perchè contiene molti spunti di riflessione quanto mai attuali, oggi che parole come "sviluppo sostenibile" o addirittura "decrescita" risuonano sempre più spesso.
Notevole l'interpretazione di Heston che prende il suo classico personaggio "all-american" tutto fucile, frontiera e cazzo duro (già usato nei primi due film della serie "Planet of the Apes" e in "The Omega man") e lo evolve in uno sconfitto totale, che si muove come una marionetta in balia di eventi più grandi di lui e il cui sacrificio sarà assolutamente inutile in un mondo che corre a gran velocità verso il baratro dell'autodistruzione.
Consigliatissimo a tutte le persone con un cervello funzionante in mezzo alle orecchie.
sabato 17 novembre 2007
Gurgle...
Dopo un corso di aggiornamento sulla radiologia delle vie aeree mi sento la testa come mi ci avessero ficcato un quintale di nuove nozioni pigiandole col batticarne e aspetto il momento in cui si riorganizzeranno da sole.
Per cui stasera non si esce, adesso suono un po' poi vado a farmi un bel piatto di spaghetti con sugo alle vongole.
E dopo il programma comprende:
. divano
. plaid di pile
. gatti
. tele
. DVD (magari mi rimetto a vedere la terza serie di Babylon 5).
Sono troppo stanco anche per leggere i fumetti...
Per cui stasera non si esce, adesso suono un po' poi vado a farmi un bel piatto di spaghetti con sugo alle vongole.
E dopo il programma comprende:
. divano
. plaid di pile
. gatti
. tele
. DVD (magari mi rimetto a vedere la terza serie di Babylon 5).
Sono troppo stanco anche per leggere i fumetti...
venerdì 16 novembre 2007
E sticazzi....
Ho appena finito di leggere la Repubblica di oggi, e nella pagina della cronaca di Torino trovo articolo festante sull'apertura della prima fabbrica privata di sigarette a Settimo, la Yesmoke.
Grande pistolotto sulla libera impresa, sul gioiello tecnologico, sui piccoli commercianti che sfidano i colossi delle multinazionali del tabacco, sull'orgoglio di creare un prodotto locale e stronzate simili.
Alla fine dell'articolo due frasucce di prammatica sul fatto che il fumo fa venire il cancro, con tanto di lacrimucce di coccodrillo di uno degli intervistati che afferma di essere ben conscio dei danni da fumo, ma di essere per la libertà individuale perchè fumare è un piccolo piacere ecc. (ovvero "pecunia non olet").
Mi aspetto da un momento all'altro un'altra gioiosa intervista (a pagamento?) quando Yesmoke esporterà lieta e benevola i suoi prodotti "tutti italiani" nei paesi del terzo mondo, con peana del put sulla bellezza della libertà di commercio.
A quel punto so che non sarà lontano il momento in cui qualche assessore, in nome del rilancio economico e della rivalorizzazione dell'indotto, annuncerà che una nota industria di quel di Brescia ha deciso di spostare dalle nostre parti la produzione di simpatici giocattolini esplosivi a forma di pappagallino verde, da esportare in toto in Afghanistan, in Irak e nel Darfur. Sicuramente l'assessore in questione sottolineerà i grandi benefici che deriveranno dall'insediamento di questa realtà nella nostra regione, e sul fatto che in questo modo, dopo la Microsoft, altra innovazione tecnologica giungerà sul nostro territorio ponendo la provincia di Torino all'avanguardia nei mercati.
L'unico motivo per cui non smetto di comprare Repubblica è dovuto al fatto che gli altri giornali che si occupano di cronaca cittadina sono ancora peggiori.
PS A scanso di equivoci: la storia della fabbrica bresciana, per quel che ne so al momento attuale, è solo frutto della mia fantasia polemica. Certo è che pur non essendo vera, è verosimile ;)
Grande pistolotto sulla libera impresa, sul gioiello tecnologico, sui piccoli commercianti che sfidano i colossi delle multinazionali del tabacco, sull'orgoglio di creare un prodotto locale e stronzate simili.
Alla fine dell'articolo due frasucce di prammatica sul fatto che il fumo fa venire il cancro, con tanto di lacrimucce di coccodrillo di uno degli intervistati che afferma di essere ben conscio dei danni da fumo, ma di essere per la libertà individuale perchè fumare è un piccolo piacere ecc. (ovvero "pecunia non olet").
Mi aspetto da un momento all'altro un'altra gioiosa intervista (a pagamento?) quando Yesmoke esporterà lieta e benevola i suoi prodotti "tutti italiani" nei paesi del terzo mondo, con peana del put sulla bellezza della libertà di commercio.
A quel punto so che non sarà lontano il momento in cui qualche assessore, in nome del rilancio economico e della rivalorizzazione dell'indotto, annuncerà che una nota industria di quel di Brescia ha deciso di spostare dalle nostre parti la produzione di simpatici giocattolini esplosivi a forma di pappagallino verde, da esportare in toto in Afghanistan, in Irak e nel Darfur. Sicuramente l'assessore in questione sottolineerà i grandi benefici che deriveranno dall'insediamento di questa realtà nella nostra regione, e sul fatto che in questo modo, dopo la Microsoft, altra innovazione tecnologica giungerà sul nostro territorio ponendo la provincia di Torino all'avanguardia nei mercati.
L'unico motivo per cui non smetto di comprare Repubblica è dovuto al fatto che gli altri giornali che si occupano di cronaca cittadina sono ancora peggiori.
PS A scanso di equivoci: la storia della fabbrica bresciana, per quel che ne so al momento attuale, è solo frutto della mia fantasia polemica. Certo è che pur non essendo vera, è verosimile ;)
giovedì 15 novembre 2007
Gatti
Fin da quando eravamo piccoli, io e mia sorella avremmo voluto un animaletto.
Per tutta una serie di motivi che non sto a elencare, i miei genitori non sono mai stati d'accordo ad adottare niente di diverso da pesci rossi e tartarughine.
Quando Alessandra è andata a vivere per conto suo, è arrivato Zac. Coccolone con gli umani, Zac è il vero ras del suo quartiere, ogni tanto torna a casa ammaccato (mia sorella le chiama "ferite di guerra"), preferisce dormire di giorno e stare fuori la notte. Quando piove si arrabbia moltissimo dato che non capisce come mai mia sorella non faccia niente per far smettere la pioggia immediatamente.
Qualche anno dopo è stato il mio turno di andare a stare per conto mio (dopo 3 anni di pendolarismo tra Torino e Novara); il tempo di mettere a posto la casa ed è arrivato Teo.
Teo è timido, è diventato diffidente dopo che ho fatto l'errore di accogliere in casa una persona indegna della mia considerazione, ma mi ama di un affetto incondizionato.
Coccolone con me, ruffiano ma senza dar confidenza con tutti gli altri, morde se si arrabbia e lecca come un cane se è contento.
Dato che abbiamo vissuto insieme per 5 anni mi sono accorto di quanto lui soffrisse la solitudine quando ero fuori casa: questo oltre che motivo di sofferenza per lui era un condizionamento per me e per eventuali miei spostamenti.
Per questo motivo (e per il fatto che ne avevo voglia), quest'anno è arrivata Iside. Col naso nero, e gli occhi obliqui fatti a forma di limone, Iside è una forza della natura, ha preso immediatamente possesso dei giocattoli di Teo (prepotente come tutte le femmine :-D), non morde e non lecca, ringhia e mangerebbe 24 ore al giorno, possibilmente rubando il cibo altrui piuttosto che prenderlo dalla propria scodella.
Teo da quando c'è lei è dimagrito a furia di inseguirla e di farsi inseguire, è sempre di buon umore e non mi morde più le mani quando esco di casa.
Perchè ho scritto questo post? Perchè più conosco gli esseri umani, più apprezzo gli animali ;)
PS sopra Iside in primo piano e Teo sornione più indietro; sotto, Zac, col suo sguardo da caporione.
mercoledì 14 novembre 2007
Come nasce un blog
Raccolgo l'invito di Claudia, il cui blog è una delle mie letture preferite, che mi estende l'invito a spiegare come sono diventato un blogger (un blogger? e che è? se magna? :-D):
- Chi o cosa ti ha spinto a creare un blog?
La voglia di avere una scusa per scrivere un po' tutti i giorni, il fatto che mi piace raccontare le cose, anche se poi, alla fine dei conti, so parlare bene solo delle idee balzane che mi frullano nella testa
- Il tuo primo post?
Il primo di novembre di quest'anno e si intitola "primo post", all'anima dell'originalità ;-)
- Il post di cui ti vergogni di più?
Grazie a Dio ne ho scritti pochi, ma comunque se nella vita conto sempre fino a 10 prima di proferir parola, prima di scrivere un pezzo da pubblicare conto almeno fino a 100
- Il post di cui sei più fiero?
Vedi sopra... ne ho scritti ancora pochi. Diciamo sono fiero del fatto di riuscire a impegnarmi a scrivere qualcosa con un minimo di senso tutti i giorni, anche se il senso molte volte ce l'ha solo per me.
Claudia, ecco qui, non so chi possa continuare questa intervista autoinflitta.
- Chi o cosa ti ha spinto a creare un blog?
La voglia di avere una scusa per scrivere un po' tutti i giorni, il fatto che mi piace raccontare le cose, anche se poi, alla fine dei conti, so parlare bene solo delle idee balzane che mi frullano nella testa
- Il tuo primo post?
Il primo di novembre di quest'anno e si intitola "primo post", all'anima dell'originalità ;-)
- Il post di cui ti vergogni di più?
Grazie a Dio ne ho scritti pochi, ma comunque se nella vita conto sempre fino a 10 prima di proferir parola, prima di scrivere un pezzo da pubblicare conto almeno fino a 100
- Il post di cui sei più fiero?
Vedi sopra... ne ho scritti ancora pochi. Diciamo sono fiero del fatto di riuscire a impegnarmi a scrivere qualcosa con un minimo di senso tutti i giorni, anche se il senso molte volte ce l'ha solo per me.
Claudia, ecco qui, non so chi possa continuare questa intervista autoinflitta.
Ho ancora sonno...
Per fortuna, domani ho preso un giorno di ferie, così posso dormire un po' di più.
Non che poi non abbia nulla da fare, dato che devo almeno:
- andare al mercato
- andare a correre
- andare da Angelo e Rick a prendere i fumetti
e il tutto non necessariamente in quest'ordine.
Senza contare che vorrei anche leggere un po' e stare a fare compagnia ai miei gatti.
Certe volte mi piacerebbe imparare a non dormire o almeno che mi fossero sufficienti 2-3 ore di sonno.
Non che poi non abbia nulla da fare, dato che devo almeno:
- andare al mercato
- andare a correre
- andare da Angelo e Rick a prendere i fumetti
e il tutto non necessariamente in quest'ordine.
Senza contare che vorrei anche leggere un po' e stare a fare compagnia ai miei gatti.
Certe volte mi piacerebbe imparare a non dormire o almeno che mi fossero sufficienti 2-3 ore di sonno.
martedì 13 novembre 2007
Stanchezza
Ieri notte ho dormito male.
La lezione di Aikido mi ha caricato di adrenalina ma non è stata abbastanza faticosa da farmela smaltire (e per fortuna che Vanni non legge questo blog, se no domani sai che palle :-D).
Stasera come rimedio contro la stanchezza e l'indolenzimento muscolare, birra e panini alla Petrarca, i panini migliori di Torino.
Visualizzazione ingrandita della mappa
PS: sì, uno dei due che prende mazzate da Vanni nel video sul suo blog sono io ;)
La lezione di Aikido mi ha caricato di adrenalina ma non è stata abbastanza faticosa da farmela smaltire (e per fortuna che Vanni non legge questo blog, se no domani sai che palle :-D).
Stasera come rimedio contro la stanchezza e l'indolenzimento muscolare, birra e panini alla Petrarca, i panini migliori di Torino.
Visualizzazione ingrandita della mappa
PS: sì, uno dei due che prende mazzate da Vanni nel video sul suo blog sono io ;)
lunedì 12 novembre 2007
Oggi c'era il vento...
Torino giace ai piedi delle Alpi, affacciata all'imbocco della Valle di Susa.
Per questo motivo quando arrivano le perturbazioni, l'aria scendendo dalle montagne si incanala lungo la valle, dove prende forza e velocità e si rovescia sulla città come un fiume da una diga che si rompe.
Di notte il vento lascia una sensazione di inquietudine: le tapparelle sbattono, sacchetti e foglie volano per aria alla luce fredda e sbieca dei lampioni, come fossero fantasmini dispettosi.
Di giorno invece tutto cambia: il vento passando porta con se le nuvole e lo smog, ripulendo il cielo che si colora di un azzurro limpido e abbagliante; la luce del sole si spande dappertutto colorando gli edifici con un tono dorato.
Oggi poi il vento era caldo e sembrava un giorno di primavera.
Forse si è capito, ma il vento mi piace molto, profuma l'aria, rende Torino più bella e mi fa sentire vivo.
Per questo motivo quando arrivano le perturbazioni, l'aria scendendo dalle montagne si incanala lungo la valle, dove prende forza e velocità e si rovescia sulla città come un fiume da una diga che si rompe.
Di notte il vento lascia una sensazione di inquietudine: le tapparelle sbattono, sacchetti e foglie volano per aria alla luce fredda e sbieca dei lampioni, come fossero fantasmini dispettosi.
Di giorno invece tutto cambia: il vento passando porta con se le nuvole e lo smog, ripulendo il cielo che si colora di un azzurro limpido e abbagliante; la luce del sole si spande dappertutto colorando gli edifici con un tono dorato.
Oggi poi il vento era caldo e sembrava un giorno di primavera.
Forse si è capito, ma il vento mi piace molto, profuma l'aria, rende Torino più bella e mi fa sentire vivo.
domenica 11 novembre 2007
La playlist della mia corsa di oggi
- Andy Taylor: I might lie
- White Zombie: Electric Head pt. 2
- Velvet Revolver: Dirty Little Thing
- Tony MacAlpine: Hundreds of Thousands
- Alice Cooper: Hey Stoopid
- Billy Idol: Rebel Yell
- Blue Oyster Cult: Astronomy
- Greg Howe: Bad Racket
- Joe Satriani: Driving At Night
- Joe Satriani: Crushing Day
- White Zombie: Electric Head pt. 2
- Velvet Revolver: Dirty Little Thing
- Tony MacAlpine: Hundreds of Thousands
- Alice Cooper: Hey Stoopid
- Billy Idol: Rebel Yell
- Blue Oyster Cult: Astronomy
- Greg Howe: Bad Racket
- Joe Satriani: Driving At Night
- Joe Satriani: Crushing Day
Grazie a Dio, ci sono anche preti colti....
Per chi come me si ritiene credente ma prova fastidio e disagio di fronte alle gerarchie ecclesiastiche, al loro conservatorismo, alla loro mancanza di amore e di pietà (il caso Welby docet), il sito di Don Paolo Curtaz è motivo di speranza oltre che fonte di riflessione.
L'approccio di Paolo alla scrittura evangelica e biblica non è mai dogmatico, sempre dialettico e, anche quando non si condividono le opinioni che egli esprime, non è difficile riconoscergli una coerenza e un'onestà intellettuale ormai sempre più rare.
Segnalo nel commento al Vangelo di questa settimana uno dei rari approcci documentati e senza storture alla festa di Halloween: certo, il punto di vista di Paolo è quello di un sacerdote cattolico, ma gli si deve riconoscere che non si è inventato baggianate sul satanismo e compagnia bella, ma ha contestualizzato la festa per quello che è.
Grazie Paolo, continua così.
L'approccio di Paolo alla scrittura evangelica e biblica non è mai dogmatico, sempre dialettico e, anche quando non si condividono le opinioni che egli esprime, non è difficile riconoscergli una coerenza e un'onestà intellettuale ormai sempre più rare.
Segnalo nel commento al Vangelo di questa settimana uno dei rari approcci documentati e senza storture alla festa di Halloween: certo, il punto di vista di Paolo è quello di un sacerdote cattolico, ma gli si deve riconoscere che non si è inventato baggianate sul satanismo e compagnia bella, ma ha contestualizzato la festa per quello che è.
Grazie Paolo, continua così.
venerdì 9 novembre 2007
Girando per la rete....
.... e in particolare su Youtube, a volte si trovano dei piccoli gioielli, come questo video di Andy Taylor, storico chitarrista dei Duran Duran, che, dopo una serie di prove che definire mediocri dal punto di vista tecnico è un eufemismo, azzecca questo "I might lie" brano di AOR, che ancora oggi spacca.
Nota: il copyright © del video è degli aventi diritto.
Nota: il copyright © del video è degli aventi diritto.
giovedì 8 novembre 2007
Applausi a scena aperta
Da lungo tempo stimo Valerio Evangelisti come scrittore.
Questo articolo, gli ha fatto guadagnare altri punti.
Altro che il populismo caciarone di Beppe Grillo......
Grazie a Maurizio Cometto, che me l'ha segnalato
Questo articolo, gli ha fatto guadagnare altri punti.
Altro che il populismo caciarone di Beppe Grillo......
Grazie a Maurizio Cometto, che me l'ha segnalato
Uffa....
Speravo di andare a casa presto per poter correre col sole, dato che oggi è una giornata splendida, ma avevo dimenticato una riunione in ospedale, che finisce alle 16 e 30. :(
Mi sa che rimetto Richie Kozen nel lettore di file audio, devo riprendere il buon umore...
Mi sa che rimetto Richie Kozen nel lettore di file audio, devo riprendere il buon umore...
mercoledì 7 novembre 2007
Eddy Grant (grazie a Christian Surchi per l'ispirazione)
Ogni tanto mi diverto a leggere il blog di Christian Surchi, sia perchè lo conosco, sia perchè mi piacciono molte cose di quel blog, a partire dal titolo.
L'ultimo post, ricorda un vecchio pezzo di Eddy Grant, ed ha scatenato in me una serie di ricordi.
Per cui sono andato su youtube e ho trovato il video del pezzo che ho citato nel commento al post di Christian.
E siccome non è embeddable linko il video del primo pezzo famoso in Italia di Eddy Grant, la mitica "Do you feel my love".
Nota: il copyright © del video è degli aventi diritto.
L'ultimo post, ricorda un vecchio pezzo di Eddy Grant, ed ha scatenato in me una serie di ricordi.
Per cui sono andato su youtube e ho trovato il video del pezzo che ho citato nel commento al post di Christian.
E siccome non è embeddable linko il video del primo pezzo famoso in Italia di Eddy Grant, la mitica "Do you feel my love".
Nota: il copyright © del video è degli aventi diritto.
martedì 6 novembre 2007
Che fatica....
Oggi la corsa è stata dura, forse perchè ero stanco, forse perchè ero un po' troppo vestito.
Comunque i miei 40 minuti li ho fatti.
Nel lettore mp3/ogg avevo selezionato per fortuna "The return of the mother head's family reunion" di Richie Kotzen.
Richie è uno di quei chitarristi rock pazzeschi, che ha come modello ispiratore il Gary Moore del periodo rock, canzoni potenti, schitarrate impressionanti e un cantato assai degno di nota.
Questo album è allegria e vitalità, in formato hard rock- blues.
Consigliatissimo.
Comunque i miei 40 minuti li ho fatti.
Nel lettore mp3/ogg avevo selezionato per fortuna "The return of the mother head's family reunion" di Richie Kotzen.
Richie è uno di quei chitarristi rock pazzeschi, che ha come modello ispiratore il Gary Moore del periodo rock, canzoni potenti, schitarrate impressionanti e un cantato assai degno di nota.
Questo album è allegria e vitalità, in formato hard rock- blues.
Consigliatissimo.
Giornata grigia...
... ma si corre lo stesso.
Ho bisogno di esorcizzare un po' di cose brutte viste e sentite in questi giorni, e aggirarmi per il quartiere correndo, con le cuffie nelle orecchie, è un buon modo per calmare i pensieri e per incanalarli verso una direzione positiva, qualunque essa sia.
La partenza è sempre faticosa, ma la soddisfazione dell'arrivo, di non essermi fermato e di aver vinto di nuovo la sfida con me stesso, è impagabile tutte le volte.
Magari più tardi pubblico la playlist di oggi pomeriggio...
Ho bisogno di esorcizzare un po' di cose brutte viste e sentite in questi giorni, e aggirarmi per il quartiere correndo, con le cuffie nelle orecchie, è un buon modo per calmare i pensieri e per incanalarli verso una direzione positiva, qualunque essa sia.
La partenza è sempre faticosa, ma la soddisfazione dell'arrivo, di non essermi fermato e di aver vinto di nuovo la sfida con me stesso, è impagabile tutte le volte.
Magari più tardi pubblico la playlist di oggi pomeriggio...
lunedì 5 novembre 2007
Ma allora le fate esistono...
... o almeno ne esiste una.
Non amo molto l'r'n'b degli ultimi anni, anzi la maggior parte mi disgusta, dato che lo trovo tutto uguale con testi di una banalità che fa rabbrividire.
Solo un'artista mi ha sempre colpito, fin dagli esordi, Alicia Keys.
Bellissima (ma non è una sua esclusiva, pensiamo a Beyoncé, Kelly Rowland, Jennifer Lopez e a tante altre), con una voce dall'estensione pazzesca, caldissima e profonda da donna nera, pianista abilissima.
Per questo motivo, la mattina del 31 ottobre, ho ascoltato con attenzione la sua intervista al programma di Linus e Nicola Savino "Deejay chiama Italia", e.... scoperta delle scoperte, Alicia non è solo bella e brava (dimostra la sua tecnica vocale con un gorgheggio impressionante fatto "live" ai microfoni della radio), ma anche intelligente e simpatica.
Avessi 19 o 20 anni sarei innamorato di lei alla follia, ora il mio disincanto me lo impedisce, ma confesso qui sopra tutta la mia ammirazione per le sue doti di artista e il mio apprezzamento per le sue doti umane.
Grazie Alicia, per avermi concesso qualche istante di sogno.
Per chi volesse rendersi conto, la registrazione video della partecipazione di Alicia a Radio Deejay si trova qui e qui.
I video, come prevedibile, sono in formato proprietario, ma gli amanti del software libero non avranno problemi a visualizzarli in firefox mediante i plugin per mplayer o per vlc.
Nota: l'immagine di Alicia Keys è Copyright © 1999-2007 Elemedia S.p.A. Tutti i diritti riservati Radio Deejay.
sabato 3 novembre 2007
Pubblicità regresso
Musica di synth cupa di sottofondo, un tipo dall'aria losca che guarda i bambini che giocano in un giardino, e la voce fuori campo: "Chi usa software illegali contribuisce a finanziare un giro di criminali con XY migliaia di € all'anno....", e poi il simbolo della Pubblicità Progresso.
Già nell'era Berlusconi era stato dato un brutto colpo a questo istituto della Pubblicità Progresso, con l'assurdo spot del tipo con la borsa della spesa in mano che veniva ringraziato a destra e a manca perchè "faceva girare l'economia", ma ora siamo giunti al parossismo del ridicolo dato che si lancia il messaggio subliminale che usare una copia di OFFICE craccata sia paragonabile a un reato di mafia (tanto per chiarire, io non lo faccio, dato che non uso software proprietario sui miei computer).
Signori, avete ragione, bisogna smetterla di usare software illegali, bisogna favorire i formati liberi, l'interoperabilità dei programmi, così la gente potrà scegliere di mettere sui propri computer i software che più gli aggradano, magari addirittura passare al Software Libero senza avere problemi coi propri dati.
Signori della pubblicità progresso, ci sono quintali di cocaina che girano per le città volti a deliziare i nasini delicati dell'alta borghesia: quelli portano centinaia di migliaia di euro dritti dritti nelle tasche della mafia; ci sono centinaia di prostitute bambine in schiavitù sulle strade che si vendono per riscattare la propria vita finita nelle mani dei mercanti di esseri umani.
Vogliamo smetterla di preoccuparci delle sciocchezze e dedicare tempo e risorse a problemi veramente importanti?
Già nell'era Berlusconi era stato dato un brutto colpo a questo istituto della Pubblicità Progresso, con l'assurdo spot del tipo con la borsa della spesa in mano che veniva ringraziato a destra e a manca perchè "faceva girare l'economia", ma ora siamo giunti al parossismo del ridicolo dato che si lancia il messaggio subliminale che usare una copia di OFFICE craccata sia paragonabile a un reato di mafia (tanto per chiarire, io non lo faccio, dato che non uso software proprietario sui miei computer).
Signori, avete ragione, bisogna smetterla di usare software illegali, bisogna favorire i formati liberi, l'interoperabilità dei programmi, così la gente potrà scegliere di mettere sui propri computer i software che più gli aggradano, magari addirittura passare al Software Libero senza avere problemi coi propri dati.
Signori della pubblicità progresso, ci sono quintali di cocaina che girano per le città volti a deliziare i nasini delicati dell'alta borghesia: quelli portano centinaia di migliaia di euro dritti dritti nelle tasche della mafia; ci sono centinaia di prostitute bambine in schiavitù sulle strade che si vendono per riscattare la propria vita finita nelle mani dei mercanti di esseri umani.
Vogliamo smetterla di preoccuparci delle sciocchezze e dedicare tempo e risorse a problemi veramente importanti?
venerdì 2 novembre 2007
Se è un segno dei tempi, vuol dire che siamo al delirio....
In questo articolo di Repubblica si racconta della nuova "intelligentissima" trovata degli Statunitensi: proibire l'uso dei lettori mp3 durante la maratone in quanto sarebbero una sorta di doping.
Proprio ieri, correndo, ragionavo su come la musica ti aiuti a superare la crisi iniziale: quando infatti riesco a coordinare il passo con la cassa e il rullante della musica heavy metal e hard rock che mi suona in cuffia, mi sembra che niente mi possa fermare.
Ovviamente, gran parte è suggestione, ma certamente ascoltare qualcosa di ben cadenzato aiuta a mantenere il ritmo e a respirare regolarmente (già nelle triremi il capovoga dava il ritmo battendo su un tamburo).
Ma da qui a considerarlo doping ce ne passa...
Già mi vedo la protesta della RIAA, l'associazione dei discografici Americani, che attacca un provvedimento illiberale che incide pesantemente sul mercato della musica già fiaccato dai pirati cattivi che non si fermano neanche di fronte ai DRM.
La razionalità sta lentamente ma inesorabilmente abbandonando il mondo.
PS: ma cosa succederebbe se un atleta si presentasse con un vecchio ma sempre efficace Walkman a cassette o con una radiolina a transistor?
Proprio ieri, correndo, ragionavo su come la musica ti aiuti a superare la crisi iniziale: quando infatti riesco a coordinare il passo con la cassa e il rullante della musica heavy metal e hard rock che mi suona in cuffia, mi sembra che niente mi possa fermare.
Ovviamente, gran parte è suggestione, ma certamente ascoltare qualcosa di ben cadenzato aiuta a mantenere il ritmo e a respirare regolarmente (già nelle triremi il capovoga dava il ritmo battendo su un tamburo).
Ma da qui a considerarlo doping ce ne passa...
Già mi vedo la protesta della RIAA, l'associazione dei discografici Americani, che attacca un provvedimento illiberale che incide pesantemente sul mercato della musica già fiaccato dai pirati cattivi che non si fermano neanche di fronte ai DRM.
La razionalità sta lentamente ma inesorabilmente abbandonando il mondo.
PS: ma cosa succederebbe se un atleta si presentasse con un vecchio ma sempre efficace Walkman a cassette o con una radiolina a transistor?
giovedì 1 novembre 2007
Notte del primo novembre
Le castagne sono sul tavolo...
Un pensiero affettuoso per chi c'è e per chi non c'è più.
I gatti hanno mangiato i loro croccantini.
Si può andare a dormire tranquilli....
Un pensiero affettuoso per chi c'è e per chi non c'è più.
I gatti hanno mangiato i loro croccantini.
Si può andare a dormire tranquilli....
A proposito di raccontare...
Ieri sera sono andato a fare un giro in centro a Torino. Era pieno di gente agghindata in stile gothic per festeggiare Halloween.
Era anche pieno di ragazzi dell'oratorio di una chiesa nel quadrilatero che facevano una sorta di contro-festa e distribuivano dei pieghevoli pieni di sciocchezze sulla festa di Halloween, prima tra tutte quella che fosse una sorta di "perversione" della festa dei Santi, mentre invece è tutto il contrario, visto che la festa dei Santi è la "cristianizzazione" della festa di inizio inverno tipica di molte culture precristiane come quella gallica e quella greca.
Discutendo di questo con amici mi sono trovato a narrare il mito di Demetra, Persefone e Ade.
Devo confessare che ho provato una certa soddisfazione nel vedere le facce interessate degli amici a cui l'ho raccontato.
Era anche pieno di ragazzi dell'oratorio di una chiesa nel quadrilatero che facevano una sorta di contro-festa e distribuivano dei pieghevoli pieni di sciocchezze sulla festa di Halloween, prima tra tutte quella che fosse una sorta di "perversione" della festa dei Santi, mentre invece è tutto il contrario, visto che la festa dei Santi è la "cristianizzazione" della festa di inizio inverno tipica di molte culture precristiane come quella gallica e quella greca.
Discutendo di questo con amici mi sono trovato a narrare il mito di Demetra, Persefone e Ade.
Devo confessare che ho provato una certa soddisfazione nel vedere le facce interessate degli amici a cui l'ho raccontato.
Si comincia
Primo post....
"Horror vacui" di fronte allo spazio bianco? Forse... Ma a me piace scrivere, piace leggere, piace raccontare le cose.
Un blog è un bel modo per tenersi in allenamento.
"Horror vacui" di fronte allo spazio bianco? Forse... Ma a me piace scrivere, piace leggere, piace raccontare le cose.
Un blog è un bel modo per tenersi in allenamento.
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