mercoledì 31 gennaio 2024

31 gennaio 2024

C'è un dolore tagliente e profondo che mi strazia mentre scrivo queste righe, anche perchè non è passato nemmeno un mese da quando il mio caro papà se n'è andato, portato via in poche settimane dalle conseguenze di una malattia presa in gioventù durante gli studi di pediatria, misconosciuta per la maggior parte della sua vita, apparentemente regredita nel 2018, ma che di fronte allo stress di un intervento chirurgico molto impegnativo, si è manifestata e non gli ha lasciato scampo.

Chi mi conosce sa che mio padre, il mio caro papà, nonostante fosse la persona che più mi faceva infuriare, era per me un punto di riferimento preciso, un esempio di vita e di etica professionale che mi ha sempre guidato come un faro all'orizzonte ed è stato fondamentale nella mia vita sia personale che lavorativa.

Negli anni le nostre opinioni sono state sin troppo spesso divergenti, ma l'affetto reciproco non è mai scemato, neanche nei momenti di maggior difficoltà nei nostri rapporti: quante volte gli ho detto "mi hai fatto arrabbiare così tanto che per un po' è meglio che stiamo per conto nostro, ma se non stai bene, se c'è qualcosa che non va, tu chiamami e io arriverò immediatamente."

E lui ha sempre fatto così, affidandosi alla mia cultura, al mio sapere, saper essere e saper fare il medico (quante volte gli ho sentito ripetere questa frase!): e così è andata anche l'ultima volta, quella che gli ha impedito di ritornare a casa dalla sua famiglia, la cosa a cui teneva più di tutto, più della sua amata storia dell'arte, passione di tutta una vita.

Un collega, un amico, che ringrazio, mi ha detto: "Tutte le cose sono state fatte bene, non si poteva fare di più." salvandomi dal senso di colpa.

Però mio padre non c'è più e la mia vita ora è più vuota.


Se qualcuno ancora frequenta questo blog, guarda le foto che scatto, che vengono linkate qui in automatico, legge le poche cose che scrivo, forse vorrà dare un'occhiata al blog che gli ho dedicato, che cercherò di aggiornare con costanza.

Lo trovate qui: Giuseppe Bonenti Pittore e Pediatra

sabato 22 luglio 2023

22 luglio 2023

Dieci anni fa, su questa spiaggia, un po' più in là, i miei capelli erano scuri con qualche filo grigio, ora sono grigi e quelli scuri sono molto rari.
Dieci anni fa solo le punte delle mie dita erano chiare, ora le mie mani intere non si abbronzano più. 
Dieci anni fa ero pieno di stupore, ora sono pieno di ricordi. 
Dieci anni fa ero felice come mai prima, ora cerco in questo posto serenità. 

sabato 17 giugno 2023

Arturo

Solo adesso, a quasi tre settimane dal giorno in cui ti sei addormentato, ho un minimo di forza per poterti salutare. Hai avuto una vita felice e sei stato il nostro piccolo barbaro affettuoso. 

Per questo ci manchi tanto... 

venerdì 30 settembre 2022

30 settembre 2022

"Il vero modo di amare qualche cosa consiste nel renderci conto che la potremmo perdere": frase letta in rete, attribuita a Gilbert Keith Chesterton.

Mi ha fatto riflettere: a conti fatti devo dire che riguardo a questo concetto non ho nulla da rimproverarmi.

In ogni singolo momento della nostra storia sono stato sempre grato per quello che stavo vivendo, sempre consapevole di quanto fosse prezioso ogni attimo passato: forse non è servito a far sì che le cose durassero più di quello che sono durate (il periodo più bello della mia vita adulta), ma sicuramente mi ha impedito di fare sciocchezze che guastassero irreparabilmente ogni possibilità di rapporto.

Forse non sono stato capace di essere di conforto in un momento molto difficile, ma di sicuro posso guardarmi allo specchio senza provare vergogna: tristezza, forse, nostalgia, di sicuro, ma mai vergogna.

domenica 18 settembre 2022

18 settembre 2022

C'è una strana dolcezza, in questo cielo, in questa luce che contrasta con il freddo nell'aria...
Per un attimo, perfetto, il silenzio è dentro come fuori: lo stringo nel pugno delicatamente, perché non mi sfugga come sabbia tra le dita... 

sabato 17 settembre 2022

17 settembre 2022

Una notte di vento si è portata via l'estate.

Tanti pensieri, molti ricordi, tante preoccupazioni affollano la mia mente.

E là al fondo, piccola, piccola, una speranza stenta a farsi vedere...